Roma, 29 ott. - Alla manifestazione degli studenti contro la riforma della scuola e dell'università, tenuta oggi a Roma, non vi è stato nessuno scontro tra studenti di opposti estremismi, ma solo l'infiltrazione di un gruppo di fascisti, razzisti, xenofobi, violenti". E' quanto sostengono gli studenti riuniti ora in assemblea sulle scale del rettorato dell'università "La Sapienza" di Roma.
"Non c'è stato nessuno scontro tra opposti estremisti ma solo un'aggressione da parte di soggetti estranei, pericolosi e la legittima difesa degli aggrediti", ha gridato dal megafono Giorgio del collettivo di fisica. "Il nostro è un movimento democratico e non può accettare chi si presenta in piazza per aggredire con bastoni e coltelli - ha aggiunto Luca, di Uniriot - qualcuno probabilmente spera che da oggi si cominci a parlare di scontri, ma la verità è solo che ci sono 40 imbecilli che cercano di strumentalizzare il movimento. Noi dobbiamo rispondere che, a differenza di loro che vivono una vita fatta di aggressioni, abbiamo altro da fare. Proseguiremo la mobilitazione con l'obiettivo di garantire un futuro di libertà al paese".
Secondo il terzo studente che ha preso la parola, gli aggressori erano "provocatori mandati dal governo, un corpo estraneo al movimento", ma gli studenti universitari non vogliono accettare "la logica dello scontro": se il governo ha varato in pochi minuti il decreto Gelmini e la legge 133 il movimento universitario è pronto a dare "mesi e mesi da torcere". Infine uno studente delle scuole superiori ha denunciato che gli aggressori hanno "tirato fuori cinghie e bastoni" e hanno "caricato" gli altri studenti pacifici, alcuni dei quali sono finiti all'ospedale.
29 ottobre 2008
SCUOLA: FERRERO,
GOVERNO ISOLI PROVOCATORI E VIOLENTI
ROMA, 29 OTT - ''La provocazione degli agitatori e degli studenti di estrema destra infiltrati nel corteo di questa mattina a piazza Navona e le forze dell'ordine che hanno preso a manganellate pacifici studenti e giovani maestre che protestavano contro l'approvazione del decreto Gelmini sono atti gravissimi e inaccettabili, che purtroppo si commentano da soli.
Il governo impedisca in ogni modo simili atti, spieghi alle forze dell'ordine che vanno isolati e allontanati provocatori e violenti, non pacifici studenti e insegnanti''. Lo afferma Paolo Ferrero, segretario nazionale del Prc.
"Chiediamo anche - aggiunge - l'immediato rilascio, da parte della Questura di Roma, del dipendente della Direzione nazionale del Prc Yassir Goretz, presente agli scontri e ai disordini con l'unico fine di portare solidarietà e sostegno agli studenti e ai docenti pacifici che manifestavano e in alcun modo responsabile di alcunché. Riteniamo infine che il ministro degli Interni sia tenuto a riferire immediatamente su quanto avvenuto".
Il governo impedisca in ogni modo simili atti, spieghi alle forze dell'ordine che vanno isolati e allontanati provocatori e violenti, non pacifici studenti e insegnanti''. Lo afferma Paolo Ferrero, segretario nazionale del Prc.
"Chiediamo anche - aggiunge - l'immediato rilascio, da parte della Questura di Roma, del dipendente della Direzione nazionale del Prc Yassir Goretz, presente agli scontri e ai disordini con l'unico fine di portare solidarietà e sostegno agli studenti e ai docenti pacifici che manifestavano e in alcun modo responsabile di alcunché. Riteniamo infine che il ministro degli Interni sia tenuto a riferire immediatamente su quanto avvenuto".
28 ottobre 2008
RIBALTONE E PARALISI AMMINISTRATIVA
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
Circolo di Ardea
COMUNICATO STAMPA
Ribaltone e paralisi amministrativa
E' trascorso più di un mese dall'ultimo Consiglio Comunale. In quella seduta si respirava una atmosfera surreale, il Consiglio Comunale ha votato il nuovo presidente, frutto di un accordo politico che ha visto passare nella maggioranza di Eufemi tre membri ex DS e la nomina di un nuovo assessore ai LL.PP. Ci aspettavamo un annuncio da parte del Sindaco, ma Eufemi ha glissato chiudendo rapidamente la seduta ed evitando un confronto pubblico.
Ad un mese di distanza la Giunta non ha prodotto nulla e le sedute sono sospese a causa del "chiarimento" richiesto da Alleanza Nazionale. Nel frattempo si perdono richieste di finanziamento, la macchina amministrativa è al collasso, le opere pubbliche sono fuori controllo (vedi dimissioni dei direttori dei lavori), la tanto decantata mensa scolastica è partita tra le proteste dei genitori che oltre all'aumento dei prezzi segnalano inascoltati grosse disfunzioni. L'ufficio anagrafe del Comune invaso dai topi viene chiuso per derattizzazione ed è solo il caso di dire che quei locali in affitto, proprietà dei soliti parenti di Consiglieri Comunali non sono idonei né per i dipendenti né per il ricevimento al pubblico. Mentre l'UDC che in precedenza lanciava anatemi contro il Sindaco e la maggioranza ora è silente e pago. Alleanza Nazionale scalpita e tiene in standby l'amministrazione contro il ribaltone, non tanto per questioni di diversità politiche, i Lavori Pubblici sono un bel pezzo di potere conteso tra i notabili ed i pischelli di AN, una lotta intestina che ha visto calare i "colonnelli" del provinciale, che hanno tuonato contro l'inciucio, ma in fondo una correzione farebbe cambiare idea anche al duro "federale" Lollobrigida.
In questo marasma Eufemi non è più in grado di governare, infatti alza i "fumogeni" con le famose ordinanze antibivacco e antiprostituzione, ben poca cosa rispetto alle gravi carenze dei servizi ed ai veri problemi di sicurezza in cui è lasciato l'intero territorio.
I cittadini di Ardea aspettano scettici la sentenza di AN che deve sciogliere un dubbio Amletico: governare insieme con gli ex Comunisti e scontentare la base che ha creduto ad un progetto diverso o lasciare Eufemi al suo destino mentre è in vista la costituente della PDL? Ai posteri l'ardua sentenza? Purtroppo le conseguenze di questo quazzabuglio le paghiamo noi cittadini e contribuenti che certo non meritiamo tanto cinismo e superficialità politica.
Valtere Roviglioni PRC
Circolo di Ardea
COMUNICATO STAMPA
Ribaltone e paralisi amministrativa
E' trascorso più di un mese dall'ultimo Consiglio Comunale. In quella seduta si respirava una atmosfera surreale, il Consiglio Comunale ha votato il nuovo presidente, frutto di un accordo politico che ha visto passare nella maggioranza di Eufemi tre membri ex DS e la nomina di un nuovo assessore ai LL.PP. Ci aspettavamo un annuncio da parte del Sindaco, ma Eufemi ha glissato chiudendo rapidamente la seduta ed evitando un confronto pubblico.
Ad un mese di distanza la Giunta non ha prodotto nulla e le sedute sono sospese a causa del "chiarimento" richiesto da Alleanza Nazionale. Nel frattempo si perdono richieste di finanziamento, la macchina amministrativa è al collasso, le opere pubbliche sono fuori controllo (vedi dimissioni dei direttori dei lavori), la tanto decantata mensa scolastica è partita tra le proteste dei genitori che oltre all'aumento dei prezzi segnalano inascoltati grosse disfunzioni. L'ufficio anagrafe del Comune invaso dai topi viene chiuso per derattizzazione ed è solo il caso di dire che quei locali in affitto, proprietà dei soliti parenti di Consiglieri Comunali non sono idonei né per i dipendenti né per il ricevimento al pubblico. Mentre l'UDC che in precedenza lanciava anatemi contro il Sindaco e la maggioranza ora è silente e pago. Alleanza Nazionale scalpita e tiene in standby l'amministrazione contro il ribaltone, non tanto per questioni di diversità politiche, i Lavori Pubblici sono un bel pezzo di potere conteso tra i notabili ed i pischelli di AN, una lotta intestina che ha visto calare i "colonnelli" del provinciale, che hanno tuonato contro l'inciucio, ma in fondo una correzione farebbe cambiare idea anche al duro "federale" Lollobrigida.
In questo marasma Eufemi non è più in grado di governare, infatti alza i "fumogeni" con le famose ordinanze antibivacco e antiprostituzione, ben poca cosa rispetto alle gravi carenze dei servizi ed ai veri problemi di sicurezza in cui è lasciato l'intero territorio.
I cittadini di Ardea aspettano scettici la sentenza di AN che deve sciogliere un dubbio Amletico: governare insieme con gli ex Comunisti e scontentare la base che ha creduto ad un progetto diverso o lasciare Eufemi al suo destino mentre è in vista la costituente della PDL? Ai posteri l'ardua sentenza? Purtroppo le conseguenze di questo quazzabuglio le paghiamo noi cittadini e contribuenti che certo non meritiamo tanto cinismo e superficialità politica.
Valtere Roviglioni PRC
IL PD PREMIA ABATE
COMUNICATO STAMPA
Importante riconoscimento per il consigliere Antonino Abate e per il Partito Democratico di Ardea
Il consigliere del Partito Democratico di Ardea Antonino Abate ha ricevuto un importante e atteso riconoscimento da parte della direzione provinciale del partito che l'ha nominato membro della Commissione di Garanzia per il tesseramento che partirà a giorni.
L'incarico ha competenza a livello dell'intera provincia di Roma e ovviamente anche per i comuni limitrofi quali soprattutto Pomezia, Ardea, Anzio e Nettuno.
Si tratta di un incarico di prestigio che onora il Pd di Ardea e premia la lealtà di un esponente politico di collaudata esperienza e che ha saputo mantenere una posizione di grande fermezza ed equilibrio anche in periodi difficili e confusi come quelli degli ultimi mesi nel consiglio comunale di Ardea, quando sembrava che fosse rimasto solo e perfino ai margini del PD.
Oggi Abate, con gli amici di sempre, e con l'aiuto delle persone di maggiore sensibilità politica, ritorna a riappropriarsi del ruolo che già aveva nella Margherita e che fa da contraltare alla magnifica notizia che anche il PD di Ardea, accantonati i dissidi e le incomprensioni si accinge a riprendere il percorso di consolidamento e crescita dei consensi.
Infatti, è recente l'intesa raggiunta che delega nuovamente a un "direttorio" di sette persone la responsabilità di gestione del partito che subito dopo il tesseramento sarà affidato a un portavoce e a un presidente, oltre naturalmente al direttivo del circolo.
Ardea, lì 28 ottobre 2008
Michele Lotierzo
(Membro del Direttorio PD Ardea)
Importante riconoscimento per il consigliere Antonino Abate e per il Partito Democratico di Ardea
Il consigliere del Partito Democratico di Ardea Antonino Abate ha ricevuto un importante e atteso riconoscimento da parte della direzione provinciale del partito che l'ha nominato membro della Commissione di Garanzia per il tesseramento che partirà a giorni.
L'incarico ha competenza a livello dell'intera provincia di Roma e ovviamente anche per i comuni limitrofi quali soprattutto Pomezia, Ardea, Anzio e Nettuno.
Si tratta di un incarico di prestigio che onora il Pd di Ardea e premia la lealtà di un esponente politico di collaudata esperienza e che ha saputo mantenere una posizione di grande fermezza ed equilibrio anche in periodi difficili e confusi come quelli degli ultimi mesi nel consiglio comunale di Ardea, quando sembrava che fosse rimasto solo e perfino ai margini del PD.
Oggi Abate, con gli amici di sempre, e con l'aiuto delle persone di maggiore sensibilità politica, ritorna a riappropriarsi del ruolo che già aveva nella Margherita e che fa da contraltare alla magnifica notizia che anche il PD di Ardea, accantonati i dissidi e le incomprensioni si accinge a riprendere il percorso di consolidamento e crescita dei consensi.
Infatti, è recente l'intesa raggiunta che delega nuovamente a un "direttorio" di sette persone la responsabilità di gestione del partito che subito dopo il tesseramento sarà affidato a un portavoce e a un presidente, oltre naturalmente al direttivo del circolo.
Ardea, lì 28 ottobre 2008
Michele Lotierzo
(Membro del Direttorio PD Ardea)
27 ottobre 2008
MANIFESTAZIONE NO-TURBOGAS:
ASSENZA DEI POLITICI!!!
26 Ottobre 2008: MANIFESTAZIONE CONTRO LA TURBOGAS AD APRILIA
Si è conclusa verso le 14, con una pacifica invasione del terreno dove ricade il dannosissimo progetto della turbogas, la bella manifestazione di ieri, durante la quale la comunità pontina e sud-metropolitana è tornata ad esprimere ferma contrarietà all'impianto.
Un chiaro messaggio alla Regione Lazio, presieduta da Piero Marrazzo, che a breve sarà chiamata ad esprimersi su di un progetto inutile (stante a quanto recita il piano energetico regionale), rischioso per la salute degli individui (lo dice l'Università La Sapienza) e soprattutto rifiutato dalla collettività.
Il lungo corteo, cui hanno preso parte circa ottomila cittadini (Fonte TG3 Regione) di Aprilia e dei comuni limitrofi, è partito da piazza Roma per snodarsi attraverso via degli Aranci, via Matteotti e via Nettunense, in direzione della borgata di Campo di Carne, zona densamente popolata e di fatto non più a vocazione industriale da decenni.
Il tema gioioso e pacifico della manifestazione è stato guastato d'altro canto dalla pressoché totale assenza della classe politica, invitata a prendere parte.
Poche le adesioni da parte dei partiti (Prc, Verdi, Sinistra Critica) e poche le presenze dei rappresentanti istituzionali (il vicesindaco Vincenzo Giovannini, alcuni assessori e consiglieri comunali di Aprilia). Dal Consiglio regionale è arrivato solo Ivano Peduzzi (Prc). Un vero peccato questa assenza, anche perché proprio dai rappresentanti di via della Pisana i cittadini attendono risposte e prese di posizione, che evidentemente questa mattina non sono arrivate.
I cittadini sono indignati per questa ennesima mancanza di rispetto. D'altro canto, ritengono che sia più importante la larga presenza in piazza che le scelte assunte nel chiuso delle stanze governative. Per questo, dopo l'ennesima straordinaria dimostrazione di piazza, aspettiamo che il governatore Piero Marrazzo accolga la richiesta di riaprire l'iter di valutazione di impatto ambientale e, come già promesso, il nostro invito per un confronto pubblico ad Aprilia.
A margine, sono intervenuti anche i no-turbogas della Rete di Pontinia, che hanno già annunciato una manifestazione nella loro città per il prossimo 14 dicembre.
LA RETE CITTADINI NO ALLA TURBOGAS DI APRILIA
Si è conclusa verso le 14, con una pacifica invasione del terreno dove ricade il dannosissimo progetto della turbogas, la bella manifestazione di ieri, durante la quale la comunità pontina e sud-metropolitana è tornata ad esprimere ferma contrarietà all'impianto.
Un chiaro messaggio alla Regione Lazio, presieduta da Piero Marrazzo, che a breve sarà chiamata ad esprimersi su di un progetto inutile (stante a quanto recita il piano energetico regionale), rischioso per la salute degli individui (lo dice l'Università La Sapienza) e soprattutto rifiutato dalla collettività.
Il lungo corteo, cui hanno preso parte circa ottomila cittadini (Fonte TG3 Regione) di Aprilia e dei comuni limitrofi, è partito da piazza Roma per snodarsi attraverso via degli Aranci, via Matteotti e via Nettunense, in direzione della borgata di Campo di Carne, zona densamente popolata e di fatto non più a vocazione industriale da decenni.
Il tema gioioso e pacifico della manifestazione è stato guastato d'altro canto dalla pressoché totale assenza della classe politica, invitata a prendere parte.
Poche le adesioni da parte dei partiti (Prc, Verdi, Sinistra Critica) e poche le presenze dei rappresentanti istituzionali (il vicesindaco Vincenzo Giovannini, alcuni assessori e consiglieri comunali di Aprilia). Dal Consiglio regionale è arrivato solo Ivano Peduzzi (Prc). Un vero peccato questa assenza, anche perché proprio dai rappresentanti di via della Pisana i cittadini attendono risposte e prese di posizione, che evidentemente questa mattina non sono arrivate.
I cittadini sono indignati per questa ennesima mancanza di rispetto. D'altro canto, ritengono che sia più importante la larga presenza in piazza che le scelte assunte nel chiuso delle stanze governative. Per questo, dopo l'ennesima straordinaria dimostrazione di piazza, aspettiamo che il governatore Piero Marrazzo accolga la richiesta di riaprire l'iter di valutazione di impatto ambientale e, come già promesso, il nostro invito per un confronto pubblico ad Aprilia.
A margine, sono intervenuti anche i no-turbogas della Rete di Pontinia, che hanno già annunciato una manifestazione nella loro città per il prossimo 14 dicembre.
LA RETE CITTADINI NO ALLA TURBOGAS DI APRILIA
26 ottobre 2008
NON BASTA UN(A) ROCCAFIORITA...
COMITATO DI QUARTIERE CASTAGNOLA
L'Assessorato all'Ambiente del Comune di Ardea ha reso pubblico un comunicato col quale esorta la popolazione a non conferire in maniera caotica i rifiuti sul territorio.
In linea di principio è un'iniziativa più che lodevole.
Ma le esortazioni dell'assessore Roccafiorita sono destinate ad avere ben poco riscontro:
Che ne è stato dell'isola ecologica chiusa e mai più ripristinata?
E della campagna di raccolta differenziata domiciliare che doveva partire a settembre non si sa di quale anno?
Non è corretto scaricare la responsabilità dell'abbandono indiscriminato solo sulle spalle dei cittadini, la maggior parte dei quali è attenta e disciplinata, tacendo tartufescamente sulle reali responsabilità di un modo di "governare" veramente molto, molto discutibile.
Via della Vite, 10 - 00040 - ARDEA (RM) - elenarusso2006@libero.it
L'Assessorato all'Ambiente del Comune di Ardea ha reso pubblico un comunicato col quale esorta la popolazione a non conferire in maniera caotica i rifiuti sul territorio.
In linea di principio è un'iniziativa più che lodevole.
Ma le esortazioni dell'assessore Roccafiorita sono destinate ad avere ben poco riscontro:
- Il ritiro al proprio domicilio degli ingombranti e dei rifiuti speciali da parte della GESAM non è a titolo gratuito: quanti saranno i cittadini che sborseranno di tasca propria dei soldi per sbarazzarsene? Sicuramente meno di quelli che continueranno ad abbandonarli per strada con un costo ben maggiore per le casse comunali (e quindi per le nostre tasche) che se non fosse reso gratuito il ritiro domiciliare.
- Depositare i rifiuti sempre dentro i cassonetti non è sempre possibile in quanto sono spesso stracolmi e il loro numero è sottodimensionato rispetto alle esigenze della popolazione soprattutto d'estate, quando la popolazione aumenta vertiginosamente e il numero dei cassonetti è sempre il medesimo.
- Per garantire il rispetto degli orari di conferimento bisognerebbe che le Forze dell'ordine effettuassero delle ronde per individuare i trasgressori, ma questo porterebbe alla "scoperta" che molti rifiuti gettati nei cassonetti sono in realtà scarti di attività che ben poco hanno a che fare con i rifiuti solidi urbani.
- I contenitori per la raccolta differenziata non vengono svuotati assiduamente dalla ditta preposta e sono spesso traboccanti, per cui l'unico modo per lasciare le buste piene di materiale riciclabile raccolto dagli scrupolosi cittadini è lasciarle presso le campane oppure gettarle nei cassonetti.
Che ne è stato dell'isola ecologica chiusa e mai più ripristinata?
E della campagna di raccolta differenziata domiciliare che doveva partire a settembre non si sa di quale anno?
Non è corretto scaricare la responsabilità dell'abbandono indiscriminato solo sulle spalle dei cittadini, la maggior parte dei quali è attenta e disciplinata, tacendo tartufescamente sulle reali responsabilità di un modo di "governare" veramente molto, molto discutibile.
Via della Vite, 10 - 00040 - ARDEA (RM) - elenarusso2006@libero.it
25 ottobre 2008
ANCORA SUL PASSATO CHE RITORNA...
Nell'area "Opinioni dei politici" un messaggio di Antonino Abate, noto esponente della Margherita ed ora del PD, puntualizza alcuni passi del comunicato emesso dal Laboratorio cittadino per la Sinistra leggibile per intero più sotto in questa stessa pagina.
In particolare nel messaggio si legge - riportiamo testualmente: «... i programmi del centro sinistra pur diviso erano alternativi ad Eufemi, tale scelta discutibilissima, ma credo che le scelte altrui vadano sempre rispettate. non mi trovo daccordo quando il laboratorio cittadino indica i tre solo come provenienti dal PD "peraltro ci hanno solo transitato per pochissimo tempo" provenendo da DS e SDI, e omettono di dire che erano le persone che avevano scelto per governarci insieme Ardea.».
In particolare nel messaggio si legge - riportiamo testualmente: «... i programmi del centro sinistra pur diviso erano alternativi ad Eufemi, tale scelta discutibilissima, ma credo che le scelte altrui vadano sempre rispettate. non mi trovo daccordo quando il laboratorio cittadino indica i tre solo come provenienti dal PD "peraltro ci hanno solo transitato per pochissimo tempo" provenendo da DS e SDI, e omettono di dire che erano le persone che avevano scelto per governarci insieme Ardea.».
24 ottobre 2008
IL PASSATO CHE RITORNA
COMUNICATO STAMPA
Il Laboratorio Cittadino per la Sinistra Unita (PRC, PS, Verdi, SD) valuta che l'ingresso in maggioranza di personaggi provenienti dal Partito Democratico sia un ulteriore passaggio che testimonia la degenerazione della politica ad Ardea. Chi decide di sostenere una destra che ha mostrato ampiamente tutti i suoi limiti e fallimenti, abiura il suo passato e rivela finalmente il suo vero volto.
Infatti questa trasmigrazione non è stata giustificata né politicamente né amministrativamente da De Angelis, Petrella e Magliacca e quindi trova la sua ragione solo nella smodata ed egoistica voglia di potere che non ha esitato neppure di fronte ai pesanti attacchi del governo centrale alla scuola, alla Costituzione, allo stato sociale, al lavoro ed all'ambiente. Una scelta che, peraltro, contribuisce a fare chiarezza nelle fila del centrosinistra, impegnato in un percorso che punta ad eliminare le dissonanze interne e le scorie della vecchia politica. La fuoriuscita di individui che nulla hanno a che vedere con un progetto di governo alternativo a quello del centrodestra giova al processo avviato con il Laboratorio cittadino per la sinistra unita, luogo di confronto di idee e costruzione di progetti politici.
Inquieta che una maggioranza già numericamente solida si pieghi al ricatto di qualche suo esponente. L'accettazione di presenze anomale è il segnale di una debolezza politica, molto grave in una situazione come quella di Ardea che richiederebbe agilità e lucidità amministrativa.
Spiace osservare che il sindaco Eufemi - fautore o vittima di questa situazione - perda autorevolezza istituzionale, avvilendo la figura di garanzia che comunque dovrebbe rappresentare.
Tale comportamento mina la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, lede i principi di responsabilità che sono alla base della democrazia e favorisce il qualunquismo e la rassegnazione, creando disinteresse alla partecipazione per una nuova politica.
Osserviamo che mentre a sinistra c'è uno sforzo di rinnovamento, la destra è catalizzatrice di interessi e personaggi che negli anni '80 e '90 hanno determinato l'aggressione del territorio e causato il dissesto economico, cioè il fallimento del comune. Condizioni che si ripropongono oggi con il redigendo Piano Regolatore e con i debiti di milioni di Euro cumulati con la pessima gestione dei soldi pubblici. E' in atto una vera e propria restaurazione che avrà esiti funesti per la città.
Ardea - 24 Ottobre 2008
Laboratorio Cittadino per la Sinistra Unita (PRC, PS, Verdi, SD)
Il Laboratorio Cittadino per la Sinistra Unita (PRC, PS, Verdi, SD) valuta che l'ingresso in maggioranza di personaggi provenienti dal Partito Democratico sia un ulteriore passaggio che testimonia la degenerazione della politica ad Ardea. Chi decide di sostenere una destra che ha mostrato ampiamente tutti i suoi limiti e fallimenti, abiura il suo passato e rivela finalmente il suo vero volto.
Infatti questa trasmigrazione non è stata giustificata né politicamente né amministrativamente da De Angelis, Petrella e Magliacca e quindi trova la sua ragione solo nella smodata ed egoistica voglia di potere che non ha esitato neppure di fronte ai pesanti attacchi del governo centrale alla scuola, alla Costituzione, allo stato sociale, al lavoro ed all'ambiente. Una scelta che, peraltro, contribuisce a fare chiarezza nelle fila del centrosinistra, impegnato in un percorso che punta ad eliminare le dissonanze interne e le scorie della vecchia politica. La fuoriuscita di individui che nulla hanno a che vedere con un progetto di governo alternativo a quello del centrodestra giova al processo avviato con il Laboratorio cittadino per la sinistra unita, luogo di confronto di idee e costruzione di progetti politici.
Inquieta che una maggioranza già numericamente solida si pieghi al ricatto di qualche suo esponente. L'accettazione di presenze anomale è il segnale di una debolezza politica, molto grave in una situazione come quella di Ardea che richiederebbe agilità e lucidità amministrativa.
Spiace osservare che il sindaco Eufemi - fautore o vittima di questa situazione - perda autorevolezza istituzionale, avvilendo la figura di garanzia che comunque dovrebbe rappresentare.
Tale comportamento mina la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, lede i principi di responsabilità che sono alla base della democrazia e favorisce il qualunquismo e la rassegnazione, creando disinteresse alla partecipazione per una nuova politica.
Osserviamo che mentre a sinistra c'è uno sforzo di rinnovamento, la destra è catalizzatrice di interessi e personaggi che negli anni '80 e '90 hanno determinato l'aggressione del territorio e causato il dissesto economico, cioè il fallimento del comune. Condizioni che si ripropongono oggi con il redigendo Piano Regolatore e con i debiti di milioni di Euro cumulati con la pessima gestione dei soldi pubblici. E' in atto una vera e propria restaurazione che avrà esiti funesti per la città.
Ardea - 24 Ottobre 2008
Laboratorio Cittadino per la Sinistra Unita (PRC, PS, Verdi, SD)
ORARI UFFICI PUBBLICI
Non hanno avuto ancora un riscontro gli inviti rivolti al sindaco Eufemi sul tema degli orari degli uffici pubblici già sollevato dal Comitato di Quartiere "Nuova Florida già dal 24 settembre 2007, e sollecitato il 15 gennaio, 14 aprile, 3 e 10 settembre 2008.
Se per distrazione o perché troppo assorto nel ricomporre il puzzle degli equilibri politici della coalizione, al sindaco il Comitato ricorda l'istanza dei cittadini per l'apertura degli uffici ANAGRAFE e TRIBUTI il SABATO mattina.
Il Comitato ribadisce che gli elettori «leggendo la "Premessa" al programma elettorale della coalizione che sosteneva Eufemi, sono stati indotti a credere (sperare) che quanto scritto per Sindaco e Giunta, cioè che "devono essere a disposizione dei consiglieri comunali e dei cittadini" fosse l'indirizzo, la filosofia, che avrebbe dovuto permeare l'amministrazione comunale tutta, scendendo giù giù nei suoi vari livelli, fino a raggiungere anche l'ultimo precario assunto.
In questo loro pensiero erano anche confortati da altre parti di tale "Premessa", quali "...non aver timore di assumerci la responsabilità di decidere" e "I cittadini ci guardano, aspettano risposte e giudicano l'azione degli amministratori".
Fra l'elenco dei "Progetti ed obiettivi" poi (ma che avrebbe meritato una loro lettura più accurata ed approfondita) sono rimasti incantati dal "6. il Comune al servizio dei cittadini"!
Ora, non solo questi elettori, ma la cittadinanza tutta, debbono purtroppo constatare che – come al solito - le parole non trovano riscontro nei fatti, per cui - parafrasando Di Pietro Calabrese - non ci resta che chiederle: "Va bene tutto, ma fateci grazia delle vostre roboanti ed inutili dichiarazioni e della promessa del miglior governo prossimo venturo.
Siate gentili, malgovernateci come vi pare, ma non fate finta che state facendo qualcosa per cambiare la situazione"!».
Se per distrazione o perché troppo assorto nel ricomporre il puzzle degli equilibri politici della coalizione, al sindaco il Comitato ricorda l'istanza dei cittadini per l'apertura degli uffici ANAGRAFE e TRIBUTI il SABATO mattina.
Il Comitato ribadisce che gli elettori «leggendo la "Premessa" al programma elettorale della coalizione che sosteneva Eufemi, sono stati indotti a credere (sperare) che quanto scritto per Sindaco e Giunta, cioè che "devono essere a disposizione dei consiglieri comunali e dei cittadini" fosse l'indirizzo, la filosofia, che avrebbe dovuto permeare l'amministrazione comunale tutta, scendendo giù giù nei suoi vari livelli, fino a raggiungere anche l'ultimo precario assunto.
In questo loro pensiero erano anche confortati da altre parti di tale "Premessa", quali "...non aver timore di assumerci la responsabilità di decidere" e "I cittadini ci guardano, aspettano risposte e giudicano l'azione degli amministratori".
Fra l'elenco dei "Progetti ed obiettivi" poi (ma che avrebbe meritato una loro lettura più accurata ed approfondita) sono rimasti incantati dal "6. il Comune al servizio dei cittadini"!
Ora, non solo questi elettori, ma la cittadinanza tutta, debbono purtroppo constatare che – come al solito - le parole non trovano riscontro nei fatti, per cui - parafrasando Di Pietro Calabrese - non ci resta che chiederle: "Va bene tutto, ma fateci grazia delle vostre roboanti ed inutili dichiarazioni e della promessa del miglior governo prossimo venturo.
Siate gentili, malgovernateci come vi pare, ma non fate finta che state facendo qualcosa per cambiare la situazione"!».
23 ottobre 2008
SCUOLA PUBBLICA: COSA ACCADRÀ?
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA - POMEZIA
Continua la mobilitazione del Comitato in Difesa della Scuola Pubblica di Pomezia e Ardea.
Dopo la straordinaria partecipazione alla fiaccolata di venerdì scorso, sabato 25 aprile alle ore 9.30 presso il "cinema dei preti" è stato organizzato un dibattito pubblico sulla Riforma della Scuola.
Invitiamo tutti i cittadini a partecipare.
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA - Circolo "Lucio Libertini" di Pomezia - prcpomezia@email.it - 340/8699048 - http://prcpomezia.splinder.com
Continua la mobilitazione del Comitato in Difesa della Scuola Pubblica di Pomezia e Ardea.
Dopo la straordinaria partecipazione alla fiaccolata di venerdì scorso, sabato 25 aprile alle ore 9.30 presso il "cinema dei preti" è stato organizzato un dibattito pubblico sulla Riforma della Scuola.
Invitiamo tutti i cittadini a partecipare.
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA - Circolo "Lucio Libertini" di Pomezia - prcpomezia@email.it - 340/8699048 - http://prcpomezia.splinder.com
NO TURBOGAS: DOMENICA 26 OTTOBRE
La macchina organizzativa per la manifestazione indetta per domenica prossima, 26 ottobre, è al lavoro. L'appuntamento, per tutti, è alle 10 in piazza Roma ad Aprilia.
Il corteo pacifico promosso dalla Rete Cittadini Contro la Turbogas di Aprilia, che nei giorni scorsi ha incontrato le associazioni Alt, Legambiente e Coldiretti (che aderiscono alla manifestazione) arriva a pochi della seduta del Tavolo per Aprilia presso la sala Etruschi del palazzo del Consiglio regionale e soprattutto nei giorni in cui gli uffici Via della Regione saranno chiamati ad esprimersi in merito alla nostra richiesta di riaprire l'istruttoria pubblica, di istituire una nuova Valutazione di Impatto Ambientale e una Valutazione Ambientale Strategica.
Nonostante la sensazione provata in quel tavolo è che tutto sia ormai già deciso e che i soggetti interessati siano già all'unanimità concordi nel ritenere chiusa la partita, il nostro avviso è ben differente. Le incongruenze dell'iter progettuale sono ormai ben alla luce del sole e le criticità ambientali del territorio sono impossibili da negare... il resto serve solo a far perdere ulteriormente ai cittadini fiducia nei confronti delle istituzioni e degli organi competenti.
La manifestazione, ancora una volta, arriva per esprimere in modo pacifico e con la sola forza del buon senso e delle buone ragioni, contrarietà non solo all'impianto di Campo di Carne, ma anche alla politica energetica della Regione Lazio, che si è espressa in merito ad una nuova installazione nonostante non sia ancora dotata di un piano energetico regionale, e che la bozza stessa di quest'ultimo elaborato parli di autosufficienza energetica fino al 2020 già garantita allo stato attuale delle cose.
Eppure, nonostante sia dimostrato che la turbogas di Aprilia non serve... la turbogas di Aprilia va fatta senza ulteriori discussioni. Domenica scenderanno in strada tutti quelli che non la pensano così.
LA RETE CITTADINI CONTRO LA TURBOGAS DI APRILIA
22 ottobre 2008
FORSE NON È APOLOGIA, MA POCO CI MANCA!!!
Pur se le motivazioni di base possono essere condivisibili, riteniamo profondamente errato voler suggerire, come risoluzione del problema del ritardo dei consiglieri comunali nel presentarsi alle sedute del Consiglio, l'adozione di una legge promulgata da Benito Mussolini in merito all'orario di lavoro.
Non è questo il momento per scherzare su una storia recente che è costata troppe vite, troppe persecuzioni, dolore e sofferenza. L'Italia vive oggi un periodo di declino nel quale sempre più insistentemente si profila la perdita dei più elementari diritti democratici: dalla paventata perdita del diritto di sciopero al ricorso alla forza (adducendo motivi di ordine pubblico) per sopprimere ogni forma di protesta, senza parlare del ritorno di privilegi e sostegni per determinati ceti e l'adozione di misure finanziarie di salvaguardia per determinati settori a discapito di altri.
Tutte cose già viste e vissute che per la memoria corta degli Italiani ciclicamente si ripetono.
Il cretino di turno, complice l'inesistenza di un sindacato che tale possa definirsi e grazie alla latitanza - per non dire scomparsa - delle forze di sinistra, come al solito è pronto ad usare il bastone sull'asino che cerca di mangiare una carota che è solo un miraggio e mai arriverà...
Dissentiamo profondamente dall'iniziativa del sig. Zucchi che ci ha mandato un messaggio - accompagnato da un documento del 1941 riferito ad un telegramma del duce, del quale pubblicheremo il testo privo del documento perché riteniamo non aggiunga nulla al contenuto del messaggio stesso.
Se ritiene che la circolare, destinata agli allora funzionari del Ministero del Lavoro, possa essere utile al sindaco per far rispettare gli orari da parte dei suoi consiglieri, la protocolli al Comune insieme ad una bella lettera di accompagnamento!
NON E' APOLOGIA DEL FASCISMO, E' STORIA!
"ESSERE PUNTUALI SIGNIFICA SPRECARE UN SACCO DI TEMPO IN ATTESA DEGLI ALTRI" (Gandolin)
Pare che l'allegata circolare (badate bene: non è apologia del fascismo, è storia) abbia ispirato il Ministro Brunetta nella stesura di qualche suo recente provvedimento...
Se solo il nostro Sindaco volesse passare questo storico documento al neo-nominato Presidente del Consiglio Comunale, affinché questi ne possa trarre lo spunto per una circolare riservata ai signori Consiglieri per sollecitarne la puntualità in occasione delle sedute del Consiglio, renderebbe sicuramente un doveroso e gradito servizio alla cittadinanza!!!
E.Zucchi
cittadino di Ardea
Non è questo il momento per scherzare su una storia recente che è costata troppe vite, troppe persecuzioni, dolore e sofferenza. L'Italia vive oggi un periodo di declino nel quale sempre più insistentemente si profila la perdita dei più elementari diritti democratici: dalla paventata perdita del diritto di sciopero al ricorso alla forza (adducendo motivi di ordine pubblico) per sopprimere ogni forma di protesta, senza parlare del ritorno di privilegi e sostegni per determinati ceti e l'adozione di misure finanziarie di salvaguardia per determinati settori a discapito di altri.
Tutte cose già viste e vissute che per la memoria corta degli Italiani ciclicamente si ripetono.
Il cretino di turno, complice l'inesistenza di un sindacato che tale possa definirsi e grazie alla latitanza - per non dire scomparsa - delle forze di sinistra, come al solito è pronto ad usare il bastone sull'asino che cerca di mangiare una carota che è solo un miraggio e mai arriverà...
Dissentiamo profondamente dall'iniziativa del sig. Zucchi che ci ha mandato un messaggio - accompagnato da un documento del 1941 riferito ad un telegramma del duce, del quale pubblicheremo il testo privo del documento perché riteniamo non aggiunga nulla al contenuto del messaggio stesso.
Se ritiene che la circolare, destinata agli allora funzionari del Ministero del Lavoro, possa essere utile al sindaco per far rispettare gli orari da parte dei suoi consiglieri, la protocolli al Comune insieme ad una bella lettera di accompagnamento!
NON E' APOLOGIA DEL FASCISMO, E' STORIA!
"ESSERE PUNTUALI SIGNIFICA SPRECARE UN SACCO DI TEMPO IN ATTESA DEGLI ALTRI" (Gandolin)
Pare che l'allegata circolare (badate bene: non è apologia del fascismo, è storia) abbia ispirato il Ministro Brunetta nella stesura di qualche suo recente provvedimento...
Se solo il nostro Sindaco volesse passare questo storico documento al neo-nominato Presidente del Consiglio Comunale, affinché questi ne possa trarre lo spunto per una circolare riservata ai signori Consiglieri per sollecitarne la puntualità in occasione delle sedute del Consiglio, renderebbe sicuramente un doveroso e gradito servizio alla cittadinanza!!!
E.Zucchi
cittadino di Ardea
NUOVO PRESIDENTE PER LA PRO LOCO TOR S. LORENZO
Dopo la nomina a portavoce dei Verdi di Ardea della dott.ssa Graziella Furini, fondatrice e presidente di lungo periodo della Pro Loco, il Consiglio di Amministrazione della Pro Loco Tor San Lorenzo, giovedì 16 ottobre, ha chiesto all'attuale vicepresidente di accettare la carica di presidente «all'insegna della continuità e ne ha ricevuto risposta affermativa. Mammone Aurora è una giovane pensionata con la passione per la pittura e ringraziando per l'incarico dichiara di voler dare un'impronta squisitamente culturale a tutte le iniziative che la Pro Loco andrà a realizzare».
CONGRESSO ITALIA DEI VALORI DI ARDEA
Sabato 18 ottobre si è svolto il Congresso del locale Partito dell'Italia Dei Valori.
All'evento hanno partecipato forze politiche del Centro Sinistra tra le quali esponenti del PD e di Rifondazione Comunista.
L'assise - numerosa - ha avuto il saluto dell'On. Stefano Pedica e del Consigliere Regionale Claudio Bucci.
Dopo un'ampia discussione la platea congressuale ha votato a maggioranza la mozione del Segretario Alberto Delli Colli ed eletto membri del direttivo i sig/ri:
Italia Dei Valori - Ardea
All'evento hanno partecipato forze politiche del Centro Sinistra tra le quali esponenti del PD e di Rifondazione Comunista.
L'assise - numerosa - ha avuto il saluto dell'On. Stefano Pedica e del Consigliere Regionale Claudio Bucci.
Dopo un'ampia discussione la platea congressuale ha votato a maggioranza la mozione del Segretario Alberto Delli Colli ed eletto membri del direttivo i sig/ri:
- Montanino Sara
- Capraro Cristina
- Creta Pasquale
- Pompei Sabrina
- Calabrese Umberto
Italia Dei Valori - Ardea
21 ottobre 2008
COMUNICATO
Innanzitutto intendiamo esprimere la piena solidarietà al webmaster di Ardea on-line e consideriamo l'eventuale chiusura del sito come la perdita dell'unica voce libera del paese.
In merito alla posizione del PRC nel "Laboratorio" ci sembra superfluo tornare ancora sul tema, più volte il segr. Botta ed il direttivo hanno ribadito la collaborazione e dimostrato l'adesione con partecipazione attiva.
In seno al circolo esistono certamente posizioni diverse che rispettiamo democraticamente, e che rappresentano in ogni caso la ricchezza del partito, quindi pur riconoscendo ad ogni singolo iscritto la scelta di dissentire il percorso per una Sinistra unita ad Ardea, il PRC "conferma" la linea votata a maggioranza, quella di essere parte del Laboratorio Cittadino, anche e soprattutto pagandone il prezzo tra molteplici discussioni interne e qualche allontanamento, ovviamente volontario.
Iniziamo a chiederci quale sia invece il vero senso di questo Laboratorio che sembra più interessato a polemiche inutili e dannose, piuttosto che a rappresentare una valida opposizione politica da "Sinistra" sul territorio.
Auspichiamo che l'argomento sia stato esauriente, il direttivo non intende più tornare sulla questione, dovendo giustificare ogni piccolo evento, pertanto informiamo che ulteriori episodi di sfiducia nei confronti del nostro partito saranno considerati solo provocazioni politiche col solo scopo di isolare ed escludere Rifondazione Comunista dal progetto di ricostruzione di una Sinistra ad Ardea.
Il direttivo PRC circolo Ardea
In merito alla posizione del PRC nel "Laboratorio" ci sembra superfluo tornare ancora sul tema, più volte il segr. Botta ed il direttivo hanno ribadito la collaborazione e dimostrato l'adesione con partecipazione attiva.
In seno al circolo esistono certamente posizioni diverse che rispettiamo democraticamente, e che rappresentano in ogni caso la ricchezza del partito, quindi pur riconoscendo ad ogni singolo iscritto la scelta di dissentire il percorso per una Sinistra unita ad Ardea, il PRC "conferma" la linea votata a maggioranza, quella di essere parte del Laboratorio Cittadino, anche e soprattutto pagandone il prezzo tra molteplici discussioni interne e qualche allontanamento, ovviamente volontario.
Iniziamo a chiederci quale sia invece il vero senso di questo Laboratorio che sembra più interessato a polemiche inutili e dannose, piuttosto che a rappresentare una valida opposizione politica da "Sinistra" sul territorio.
Auspichiamo che l'argomento sia stato esauriente, il direttivo non intende più tornare sulla questione, dovendo giustificare ogni piccolo evento, pertanto informiamo che ulteriori episodi di sfiducia nei confronti del nostro partito saranno considerati solo provocazioni politiche col solo scopo di isolare ed escludere Rifondazione Comunista dal progetto di ricostruzione di una Sinistra ad Ardea.
Il direttivo PRC circolo Ardea
SAREBBE UN PECCATO
Cari amici lettori,
Ritengo il sito di ARDEA-online.org troppo importante per la collettività di questa cittadina che ha bisogno di ogni tipo di informazione, ed il sito (con il suo preziosissimo archivio) non ce la fa mancare.
Se si vogliono avvicinare i giovani (molto più informatizzati di molti di noi) alle vicende "politiche" che riguardano la nostra collettività, questo sito ha svolto fino ad oggi, e sta svolgendo, un ruolo egregio.
Forse ad alcuni da fastidio il fornire un apporto alle varie discussioni perchè il sito ha una colorazione politica nella quale non si riconosce, o facendolo teme che altri lettori potrebbero etichettarlo come ideologicamente appartenente a quella stessa corrente politica.
Altri, al contrario, forse ritengono che esso debba essere una piattaforma esclusivamente riservata per la diffusione di un solo modo di pensare.
Altri ancora - come spesso successo al sottoscritto - alle volte possono sentirsi piccati dai commenti, spesso salaci, del Webmaster.
Ma... se questo è il prezzo da pagare per tutti coloro che appartengono alla cosidetta "Società Civile", credetemi, con i tempi che corrono, è un prezzo molto lieve a fronte della possibilità di esprimersi senza remore.
Non dobbiamo MAI DIMENTICARE quanto George Orwell ha sentenziato: "La vera libertà di stampa è dire alla gente ciò che la gente non vorrebbe sentirsi dire" e questo, cari amici di Ardea-online, questo sito ce lo permette!!!
Un caloroso apprezzamento quindi al lavoro finora svolto, con la viva preghiera di voler continuare nel sicuramente gravoso impegno di restare una libera palestra di idee.
Cordialmente
Ezio Zucchi
Ritengo il sito di ARDEA-online.org troppo importante per la collettività di questa cittadina che ha bisogno di ogni tipo di informazione, ed il sito (con il suo preziosissimo archivio) non ce la fa mancare.
Se si vogliono avvicinare i giovani (molto più informatizzati di molti di noi) alle vicende "politiche" che riguardano la nostra collettività, questo sito ha svolto fino ad oggi, e sta svolgendo, un ruolo egregio.
Forse ad alcuni da fastidio il fornire un apporto alle varie discussioni perchè il sito ha una colorazione politica nella quale non si riconosce, o facendolo teme che altri lettori potrebbero etichettarlo come ideologicamente appartenente a quella stessa corrente politica.
Altri, al contrario, forse ritengono che esso debba essere una piattaforma esclusivamente riservata per la diffusione di un solo modo di pensare.
Altri ancora - come spesso successo al sottoscritto - alle volte possono sentirsi piccati dai commenti, spesso salaci, del Webmaster.
Ma... se questo è il prezzo da pagare per tutti coloro che appartengono alla cosidetta "Società Civile", credetemi, con i tempi che corrono, è un prezzo molto lieve a fronte della possibilità di esprimersi senza remore.
Non dobbiamo MAI DIMENTICARE quanto George Orwell ha sentenziato: "La vera libertà di stampa è dire alla gente ciò che la gente non vorrebbe sentirsi dire" e questo, cari amici di Ardea-online, questo sito ce lo permette!!!
Un caloroso apprezzamento quindi al lavoro finora svolto, con la viva preghiera di voler continuare nel sicuramente gravoso impegno di restare una libera palestra di idee.
Cordialmente
Ezio Zucchi
RIQUALIFICAZIONE E RILANCIO DEI CONSULTORI
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA - POMEZIA
Di seguito la lettera che l'Assessore pometino Anna Mirarchi ha scritto ai responsabili locali dell'ASL e al referente del Consultorio di Pomezia.
Oggetto: fondi regionali destinati alla riqualificazione e al rilancio dei consultori familiari del Lazio
In un clima politico, sociale sempre più preoccupante per la dignità e la libertà delle donne, accolgo con apprezzamento l'iniziativa della Regione Lazio che ha deliberato uno stanziamento di fondi per il rilancio e la riqualificazione dei consultori familiari del Lazio, per ricollocarli al centro del sistema dei servizi di welfare. Con questa delibera le Asl dovranno presentare progetti sperimentali che riguardano cinque aree di attività: la mediazione familiare, le attività di prevenzione e sostegno dei casi di violenza, interventi di ascolto e mediazione culturale accesso ai servizi dei cittadini stranieri e le attività di sostegno ai genitori. La popolazione del Comune di Pomezia è in forte crescita, credo sia giusto sfruttare questa opportunità e sono certa che stiate già lavorando in questa direzione. Gli operatori e le operatrici dei Consultori della ASL RM H4 di Pomezia si sono sempre attivati e ancora stanno operando perché questo patrimonio unico non venga disperso. Credo che assieme a loro, quello che è stato il frutto di tante esperienze innovative nei contenuti e nelle modalità operative, condotte da professioniste/i che hanno prodotto esperienze spesso esemplari, vada decisamente valorizzato e pubblicizzato ed incrementato ulteriormente anche con la collaborazione del Comune di Pomezia. La legge 194, frutto della grande stagione di mobilitazione delle donne negli anni '70 e che simbolicamente rappresenta il riconoscimento della loro (nostra) autodeterminazione, dovrebbe, secondo me, essere attuata pienamente con strutture e servizi adeguati e col potenziamento e la formazione continua del personale dedicato a questi servizi. Sono certa che sarete concordi nella necessità di uno sforzo positivo per portare avanti e migliorare ciò che è iniziato 30 anni fa. Le attività consultoriali, hanno rappresentato e rappresentano un importante presidio di riferimento, soprattutto per le fasce svantaggiate della popolazione (immigrata ma non solo!), che hanno grandi difficoltà e poche altre alternative, ma crediamo che possano e debbano essere un servizio per tutte/i, specie per le giovani generazioni che spesso non sanno nemmeno che cosa significhi questa parola e quali lunghe fatiche e conquiste ci siano volute per attuarli anche nelle nostre città. In conclusione, credo fermamente che i Consultori Familiari rappresentano un patrimonio prezioso, sia per l'esperienza accumulata dalla loro nascita, sia per le ragioni di fondo della loro esistenza: non sono residui del passato, ma fondamenti per sistemi sanitari del futuro, volti a promuovere la salute pubblica. Auspicabile quindi un impegno organizzato da parte di tutti noi.
L'assessore Anna Mirarchi
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA - Circolo "Lucio Libertini" di Pomezia - prcpomezia@email.it - 340/8699048 - http://prcpomezia.splinder.com
Di seguito la lettera che l'Assessore pometino Anna Mirarchi ha scritto ai responsabili locali dell'ASL e al referente del Consultorio di Pomezia.
Oggetto: fondi regionali destinati alla riqualificazione e al rilancio dei consultori familiari del Lazio
In un clima politico, sociale sempre più preoccupante per la dignità e la libertà delle donne, accolgo con apprezzamento l'iniziativa della Regione Lazio che ha deliberato uno stanziamento di fondi per il rilancio e la riqualificazione dei consultori familiari del Lazio, per ricollocarli al centro del sistema dei servizi di welfare. Con questa delibera le Asl dovranno presentare progetti sperimentali che riguardano cinque aree di attività: la mediazione familiare, le attività di prevenzione e sostegno dei casi di violenza, interventi di ascolto e mediazione culturale accesso ai servizi dei cittadini stranieri e le attività di sostegno ai genitori. La popolazione del Comune di Pomezia è in forte crescita, credo sia giusto sfruttare questa opportunità e sono certa che stiate già lavorando in questa direzione. Gli operatori e le operatrici dei Consultori della ASL RM H4 di Pomezia si sono sempre attivati e ancora stanno operando perché questo patrimonio unico non venga disperso. Credo che assieme a loro, quello che è stato il frutto di tante esperienze innovative nei contenuti e nelle modalità operative, condotte da professioniste/i che hanno prodotto esperienze spesso esemplari, vada decisamente valorizzato e pubblicizzato ed incrementato ulteriormente anche con la collaborazione del Comune di Pomezia. La legge 194, frutto della grande stagione di mobilitazione delle donne negli anni '70 e che simbolicamente rappresenta il riconoscimento della loro (nostra) autodeterminazione, dovrebbe, secondo me, essere attuata pienamente con strutture e servizi adeguati e col potenziamento e la formazione continua del personale dedicato a questi servizi. Sono certa che sarete concordi nella necessità di uno sforzo positivo per portare avanti e migliorare ciò che è iniziato 30 anni fa. Le attività consultoriali, hanno rappresentato e rappresentano un importante presidio di riferimento, soprattutto per le fasce svantaggiate della popolazione (immigrata ma non solo!), che hanno grandi difficoltà e poche altre alternative, ma crediamo che possano e debbano essere un servizio per tutte/i, specie per le giovani generazioni che spesso non sanno nemmeno che cosa significhi questa parola e quali lunghe fatiche e conquiste ci siano volute per attuarli anche nelle nostre città. In conclusione, credo fermamente che i Consultori Familiari rappresentano un patrimonio prezioso, sia per l'esperienza accumulata dalla loro nascita, sia per le ragioni di fondo della loro esistenza: non sono residui del passato, ma fondamenti per sistemi sanitari del futuro, volti a promuovere la salute pubblica. Auspicabile quindi un impegno organizzato da parte di tutti noi.
L'assessore Anna Mirarchi
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA - Circolo "Lucio Libertini" di Pomezia - prcpomezia@email.it - 340/8699048 - http://prcpomezia.splinder.com
VIABILITÀ PERICOLOSA!
AAA SI RICHIEDE DECISIONE!
A conferma di quanto ipotizzato nell'allegata nostra lettera protocollata il 16 corrente, riportiamo quanto pubblicato da Ardea-online lo stesso giorno. Vi assicuriamo che non siamo dotati di...preveggenza! | Quando si amministra una comunità, occorre trovare il coraggio di assumere decisioni, anche con il pericolo di scontentare qualcuno... Riusciranno finalmente i nostri??? |
Comitato di Quartiere Nuova Florida
Il Direttivo
20 ottobre 2008
REPLICA AI COMPONENTI DI ARDEA ON-LINE.ORG
AGGIORNAMENTO
Lanciata l'esca abbiamo aspettato che il branco abboccasse e come previsto il tutto si è puntualmente verificato...
Per chi fosse interessato a farlo, può seguire l'evolversi della vicenda "Ardea-online a favore o contro" nell'area "Opinioni dei cittadini"... Almeno per il momento!
Poiché si tratta di una questione puramente "politica" - ammesso che il termine abbia ancora un significato - vorremmo ricordare che esiste un'apposita area denominata "Opinioni dei politici" - fortemente voluta all'epoca dai cittadini - nella quale relegare la politica, ormai avulsa dal contesto della città...
Con piacere notiamo che quanto appare su questo sito è oggetto di interesse e discussione tra gli appartenenti al Laboratorio, al punto che commenti ai precedenti messaggi giungono ancora prima che essi siano stati pubblicati...
E' effettivamente giunto il momento di chiudere questo sito per lasciare degna prosecuzione al sito dei Verdi che non avevamo notato fosse così "bene in salute"!
Ce ne vogliate scusare con le frotte di visitatori quotidiani che lo affollano...
Dopo un po' di riflessioni, il Laboratorio Cittadino ha ritenuto opportuno replicare ad un nostro scritto del 9 ottobre 2008.
Pur considerando assolutamente in buona fede le dichiarazioni contenute nella replica, riteniamo che esista un "peccato originale" per il quale nessuna operazione di ricucitura sia possibile tra i partiti della sinistra di Ardea.
La politica di questo paese e troppo popolata di personaggi vecchi, stantii e inadeguati per dare risposta alle esigenze di una popolazione che ormai cambia ciclicamente ogni due/tre anni dopo aver scoperto come funzionano le cose.
E' probabilmente arrivato il momento di cambiare registro e questo sito web è il primo ad accettare il giudizio di Rifondazione Comunista se ritiene di doverne prendere le distanze.
Da parte nostra riteniamo ormai conclusa da tempo la funzione di Ardea-online.org e la trasciniamo stancamente avanti offrendo l'unico reale punto di incontro e di discussione tra le forze politiche di centro sinistra del nostro territorio.
Siamo pronti a cedere lo scettro ad altre esperienze che abbiamo visto nascere e concludersi in rete nello spazio di pochi mesi. Dai vari siti di partito (Margherita, Verdi, Liberardea, ecc.) ai siti di associazioni che operano sul territorio (Liberflorida, CdQ Nuova Florida, Comitato per la Scuola, ecc).
Noi operiamo ininterrottamente dal febbraio del 2003 e, francamente, di cose ne abbiamo viste fin troppe. Dagli improvvisi mutamenti di opinione dei personaggi della stessa "sinistra - centro sinistra - centro" alle manovre più o meno oscure per evitare sempre che il centro sinistra riuscisse ad andare compatto alle elezioni.
Accettiamo ben volentieri la "paternale" anche se ci viene probabilmente da persone con minore esperienza della nostra e con tanta buona fede, e nel frattempo aspettiamo con serenità la posizione ufficiale di Rifondazione Comunista che ci sconfessi o meno.
E credeteci, per noi sarebbe finalmente una "Liberazione" vera e totale!
Il webmaster
Abbiamo atteso a rispondere a quanto pubblicato sul sito da i non meglio identificabili "componenti di Ardea-online.org" con il titolo "VALE ANCORA LA PENA PARLARNE?" , in modo da non essere spinti da effetti emotivi e aver metabolizzato il tutto.
Ora possiamo farlo in serenità; partiamo da alcune semplici considerazioni:
Forse non tutti dentro PRC sono convinti del lavoro che tutti insieme stiamo facendo??
Se è così correttezza vorrebbe che queste posizioni uscissero allo scoperto e che ognuno, come democrazia prevede, esprimesse liberamente le proprie posizioni; agire sotto copertura, chi sarebbero questi "componenti di Ardea-online.org"??, non è il massimo della trasparenza e della lealtà !!!
Stante quanto nelle considerazioni iniziali, ci saremmo aspettati che la dirigenza "ufficiale" del PRC prendesse, di propria iniziativa, posizione formale su quanto scritto dai "componenti di Ardea-online.org".
Questo non è avvenuto allora noi con questa nota chiediamo formalmente che il direttivo del PRC di Ardea dica chiaramente se ritiene opportuno e coerente quanto esternato dai "componenti di Ardea-online.org" o che ne prenda in modo chiaro e inequivocabile le distanze.
Stoppo Massimo, Francese Beniamino PS
Lanciata l'esca abbiamo aspettato che il branco abboccasse e come previsto il tutto si è puntualmente verificato...
Per chi fosse interessato a farlo, può seguire l'evolversi della vicenda "Ardea-online a favore o contro" nell'area "Opinioni dei cittadini"... Almeno per il momento!
Poiché si tratta di una questione puramente "politica" - ammesso che il termine abbia ancora un significato - vorremmo ricordare che esiste un'apposita area denominata "Opinioni dei politici" - fortemente voluta all'epoca dai cittadini - nella quale relegare la politica, ormai avulsa dal contesto della città...
Con piacere notiamo che quanto appare su questo sito è oggetto di interesse e discussione tra gli appartenenti al Laboratorio, al punto che commenti ai precedenti messaggi giungono ancora prima che essi siano stati pubblicati...
E' effettivamente giunto il momento di chiudere questo sito per lasciare degna prosecuzione al sito dei Verdi che non avevamo notato fosse così "bene in salute"!
Ce ne vogliate scusare con le frotte di visitatori quotidiani che lo affollano...
Dopo un po' di riflessioni, il Laboratorio Cittadino ha ritenuto opportuno replicare ad un nostro scritto del 9 ottobre 2008.
Pur considerando assolutamente in buona fede le dichiarazioni contenute nella replica, riteniamo che esista un "peccato originale" per il quale nessuna operazione di ricucitura sia possibile tra i partiti della sinistra di Ardea.
La politica di questo paese e troppo popolata di personaggi vecchi, stantii e inadeguati per dare risposta alle esigenze di una popolazione che ormai cambia ciclicamente ogni due/tre anni dopo aver scoperto come funzionano le cose.
E' probabilmente arrivato il momento di cambiare registro e questo sito web è il primo ad accettare il giudizio di Rifondazione Comunista se ritiene di doverne prendere le distanze.
Da parte nostra riteniamo ormai conclusa da tempo la funzione di Ardea-online.org e la trasciniamo stancamente avanti offrendo l'unico reale punto di incontro e di discussione tra le forze politiche di centro sinistra del nostro territorio.
Siamo pronti a cedere lo scettro ad altre esperienze che abbiamo visto nascere e concludersi in rete nello spazio di pochi mesi. Dai vari siti di partito (Margherita, Verdi, Liberardea, ecc.) ai siti di associazioni che operano sul territorio (Liberflorida, CdQ Nuova Florida, Comitato per la Scuola, ecc).
Noi operiamo ininterrottamente dal febbraio del 2003 e, francamente, di cose ne abbiamo viste fin troppe. Dagli improvvisi mutamenti di opinione dei personaggi della stessa "sinistra - centro sinistra - centro" alle manovre più o meno oscure per evitare sempre che il centro sinistra riuscisse ad andare compatto alle elezioni.
Accettiamo ben volentieri la "paternale" anche se ci viene probabilmente da persone con minore esperienza della nostra e con tanta buona fede, e nel frattempo aspettiamo con serenità la posizione ufficiale di Rifondazione Comunista che ci sconfessi o meno.
E credeteci, per noi sarebbe finalmente una "Liberazione" vera e totale!
Il webmaster
Abbiamo atteso a rispondere a quanto pubblicato sul sito da i non meglio identificabili "componenti di Ardea-online.org" con il titolo "VALE ANCORA LA PENA PARLARNE?" , in modo da non essere spinti da effetti emotivi e aver metabolizzato il tutto.
Ora possiamo farlo in serenità; partiamo da alcune semplici considerazioni:
- Pensiamo che sia la prima volta ad Ardea che qualcuno abbia chiesto scusa per fatti relativi all’attività politica; ma l'abbiamo fatto in quanto profondamente convinti che lo dovevamo a tutti coloro che aveva creduto nella nostra proposta fatta in modo convinto ed in assoluta buonafede
- In questi ultimi 15 mesi non abbiamo mai attaccato pubblicamente nessuno della sinistra anche se le occasioni non sarebbero mancate, alcune anche molto recentemente, ma abbiamo espresso, in modo aperto e leale, le nostre posizione nelle riunioni del Laboratorio
- Il Laboratorio Cittadino è divenuto un reale punto di aggregazione ed elaborazione per tutta la sinistra di Ardea; da alcuni mesi e con grande sforzo e fatica stiamo cercando di riannodare le fila convinti che, al di là di quanto avvenuto in passato e di problemi legati a fatti nella maggior parte definibili "personali", ci uniscono valori, ideali ed obiettivi
Forse non tutti dentro PRC sono convinti del lavoro che tutti insieme stiamo facendo??
Se è così correttezza vorrebbe che queste posizioni uscissero allo scoperto e che ognuno, come democrazia prevede, esprimesse liberamente le proprie posizioni; agire sotto copertura, chi sarebbero questi "componenti di Ardea-online.org"??, non è il massimo della trasparenza e della lealtà !!!
Stante quanto nelle considerazioni iniziali, ci saremmo aspettati che la dirigenza "ufficiale" del PRC prendesse, di propria iniziativa, posizione formale su quanto scritto dai "componenti di Ardea-online.org".
Questo non è avvenuto allora noi con questa nota chiediamo formalmente che il direttivo del PRC di Ardea dica chiaramente se ritiene opportuno e coerente quanto esternato dai "componenti di Ardea-online.org" o che ne prenda in modo chiaro e inequivocabile le distanze.
Stoppo Massimo, Francese Beniamino PS
NO-TURBOGAS: CONSIDERAZIONI
SULL'INCONTRO IN REGIONE
La Rete Cittadini Contro la Turbogas ha deciso di prendere per sé quarantotto ore di silenzio e riflessione, onde non esprimersi a caldo sui contenuti del Tavolo per Aprilia e soprattutto sul contegno di diversi soggetti partecipanti.
Dopo un'opportuna riflessione, si conferma la profonda delusione per quanto esposto da Arpa Lazio, che ha negato a nostro avviso per motivi pretestuosi ogni margine di riapertura dell'istruttoria pubblica sul progetto dell'impianto turbogas di Sorgenia spa. Si conferma altresì la nostra radicata e altrettanto profonda convinzione che le criticità ambientali negate da Arpa Lazio siano in realtà un dato di fatto inoppugnabile, così come testimonia lo studio sulla qualità dell'aria (tuttora in corso) dell'Università La Sapienza di Roma.
Prendiamo atto che il presidente della giunta regionale Piero Marrazzo ha deciso di prendere tempo e indirizzare agli uffici tecnici della Regione Lazio le relazioni conclusive dei tavoli onde valutare un'eventuale riapertura del procedimento di Valutazione d'Impatto Ambientale. Siamo anche consapevoli che insormontabili pressioni politiche e industriali stanno agendo affinché l'iter progettuale della turbogas non subisca ulteriori rallentamenti. E' d'altro canto impensabile che i rappresentanti istituzionali scavalchino le comunità locali per assecondare il benessere privato.
I dati presentati dall'avvocato Corrado Carruba, commissario di Arpa Lazio, sono incompleti ed ignorano i dati dell'Università La Sapienza che dipinge uno scenario oggettivamente preoccupante dell'aria che respirano i cittadini di Aprilia.
La valutazione generale del tavolo in Regione non sembra altresì considerare le decine di osservazioni presentate dai cittadini e delle tantissime irregolarità emerse nel corso degli accertamenti rilevati dal lavoro del tavolo per la trasparenza degli atti amministrativi.
Se i dati e i numeri oggettivi che descrivono l'inquinamento nell'area apriliana non vengono presi in considerazione, se non c'è traccia nei verbali delle incongruenze dell'istruttoria pubblica, non già si parla di opere di compensazione, se un anno di lavoro del Tavolo per Aprilia è servito solo per rabbonire le preoccupazioni della gente, sarà ancora la comunità pacifica a manifestare la propria contrarietà al progetto e la propria indignazione per come alcune istituzioni, a partire dal Comune di Aprilia, e alcuni organi competenti, come Arpa Lazio, stanno affrontando la vertenza turbogas e con quanta scarsa serietà stanno sedendosi al Tavolo per la Salute.
Domenica 26 ottobre, a partire dalle 10 in piazza Roma ad Aprilia,
la Rete invita i cittadini e tutte le forze politiche, sindacali ed i movimenti democratici a scendere in piazza per opporsi ancora una volta alle pressioni di Sorgenia per autorizzare una centrale che rovinerà per prossimi 30 anni la salute dei cittadini di Aprilia; per far capire al presidente Marrazzo l'opportunità di riaprire l'iter di Valutazione di Impatto Ambientale; per opponorsi ad una centrale inutile al fabbisogno energetico dei cittadini (lo dice il nuovo piano energetico regionale) ma utile solo al profitto di un'impresa.
LA RETE CITTADINI CONTRO LA TURBOGAS DI APRILIA
Dopo un'opportuna riflessione, si conferma la profonda delusione per quanto esposto da Arpa Lazio, che ha negato a nostro avviso per motivi pretestuosi ogni margine di riapertura dell'istruttoria pubblica sul progetto dell'impianto turbogas di Sorgenia spa. Si conferma altresì la nostra radicata e altrettanto profonda convinzione che le criticità ambientali negate da Arpa Lazio siano in realtà un dato di fatto inoppugnabile, così come testimonia lo studio sulla qualità dell'aria (tuttora in corso) dell'Università La Sapienza di Roma.
Prendiamo atto che il presidente della giunta regionale Piero Marrazzo ha deciso di prendere tempo e indirizzare agli uffici tecnici della Regione Lazio le relazioni conclusive dei tavoli onde valutare un'eventuale riapertura del procedimento di Valutazione d'Impatto Ambientale. Siamo anche consapevoli che insormontabili pressioni politiche e industriali stanno agendo affinché l'iter progettuale della turbogas non subisca ulteriori rallentamenti. E' d'altro canto impensabile che i rappresentanti istituzionali scavalchino le comunità locali per assecondare il benessere privato.
I dati presentati dall'avvocato Corrado Carruba, commissario di Arpa Lazio, sono incompleti ed ignorano i dati dell'Università La Sapienza che dipinge uno scenario oggettivamente preoccupante dell'aria che respirano i cittadini di Aprilia.
La valutazione generale del tavolo in Regione non sembra altresì considerare le decine di osservazioni presentate dai cittadini e delle tantissime irregolarità emerse nel corso degli accertamenti rilevati dal lavoro del tavolo per la trasparenza degli atti amministrativi.
Se i dati e i numeri oggettivi che descrivono l'inquinamento nell'area apriliana non vengono presi in considerazione, se non c'è traccia nei verbali delle incongruenze dell'istruttoria pubblica, non già si parla di opere di compensazione, se un anno di lavoro del Tavolo per Aprilia è servito solo per rabbonire le preoccupazioni della gente, sarà ancora la comunità pacifica a manifestare la propria contrarietà al progetto e la propria indignazione per come alcune istituzioni, a partire dal Comune di Aprilia, e alcuni organi competenti, come Arpa Lazio, stanno affrontando la vertenza turbogas e con quanta scarsa serietà stanno sedendosi al Tavolo per la Salute.
la Rete invita i cittadini e tutte le forze politiche, sindacali ed i movimenti democratici a scendere in piazza per opporsi ancora una volta alle pressioni di Sorgenia per autorizzare una centrale che rovinerà per prossimi 30 anni la salute dei cittadini di Aprilia; per far capire al presidente Marrazzo l'opportunità di riaprire l'iter di Valutazione di Impatto Ambientale; per opponorsi ad una centrale inutile al fabbisogno energetico dei cittadini (lo dice il nuovo piano energetico regionale) ma utile solo al profitto di un'impresa.
LA RETE CITTADINI CONTRO LA TURBOGAS DI APRILIA
17 ottobre 2008
IL LABORATORIO CITTADINO
CON LA RETE NO-TURBOGAS
Comunicato Stampa
"Aprilia non è più la città a scarsa reattività sociale descritta da Sorgenia Spa. I cittadini che per due anni hanno manifestato, studiato le carte, effettuato percorsi, da soli e con le istituzioni (Regione e Comune), ora vogliono garanzie, vogliono da chi ci governa - Regione e governo - atti concreti che tutelino la città, il suo territorio e l'ambiente, per troppi anni deturpati e compromessi" ci scrive la Rete no-turbogas che và a promuovere la manifestazione indetta per domenica 26 ottobre e, il Laboratorio cittadino per la Sinistra Unita di Ardea è con LA RETE CONTRO LA TURBOGAS DI APRILIA e sarà presente ad Aprilia il 26 ottobre e soprattutto nel territorio di Ardea per coinvolgere anche la nostra cittadinanza e per continuare l’azione d’informazione sui danni ambientali che questa iniziativa provocherà nel raggio di ben 30 km.
Laboratorio Cittadino per al Sinistra Unita (PRC, Verdi, PS, SD)
"Aprilia non è più la città a scarsa reattività sociale descritta da Sorgenia Spa. I cittadini che per due anni hanno manifestato, studiato le carte, effettuato percorsi, da soli e con le istituzioni (Regione e Comune), ora vogliono garanzie, vogliono da chi ci governa - Regione e governo - atti concreti che tutelino la città, il suo territorio e l'ambiente, per troppi anni deturpati e compromessi" ci scrive la Rete no-turbogas che và a promuovere la manifestazione indetta per domenica 26 ottobre e, il Laboratorio cittadino per la Sinistra Unita di Ardea è con LA RETE CONTRO LA TURBOGAS DI APRILIA e sarà presente ad Aprilia il 26 ottobre e soprattutto nel territorio di Ardea per coinvolgere anche la nostra cittadinanza e per continuare l’azione d’informazione sui danni ambientali che questa iniziativa provocherà nel raggio di ben 30 km.
Laboratorio Cittadino per al Sinistra Unita (PRC, Verdi, PS, SD)
RIFIUTI, PEDUZZI (PRC):
"IMPANTO ALBANO INUTILE E DANNOSO"
"Le dichiarazioni rilasciate dal presidente Marrazzo sul gassificatore di Albano mi lasciano interdetto. Non riesco a comprendere da dove salti fuori la Valutazione di impatto ambientale positiva all'impianto, quando è noto che una VIA c'era già stata e aveva dato esito negativo.
Inoltre, trovo paradossale da parte della Regione liquidare una questione così importante per le comunità locali e per la loro salute con tale approssimazione e assenza di confronto". Lo dichiara in una nota Ivano Peduzzi, capogruppo del PRC alla Pisana. "Su questa vicenda - aggiunge - ci sono ombre sia sul piano tecnico che giuridico che vanno chiarite immediatamente.
Ai cittadini qualcuno dovrà pur spiegare questa nuova valutazione di impatto ambientale e perché si vuole a tutti costi realizzare un impianto dannoso e inutile, anziché puntare sulla raccolta differenziata che nel Lazio registra ancora livelli scandalosamente insufficienti".
Inoltre, trovo paradossale da parte della Regione liquidare una questione così importante per le comunità locali e per la loro salute con tale approssimazione e assenza di confronto". Lo dichiara in una nota Ivano Peduzzi, capogruppo del PRC alla Pisana. "Su questa vicenda - aggiunge - ci sono ombre sia sul piano tecnico che giuridico che vanno chiarite immediatamente.
Ai cittadini qualcuno dovrà pur spiegare questa nuova valutazione di impatto ambientale e perché si vuole a tutti costi realizzare un impianto dannoso e inutile, anziché puntare sulla raccolta differenziata che nel Lazio registra ancora livelli scandalosamente insufficienti".
POVERTÀ: FERRERO (PRC),
DATI CARITAS VERGOGNA NAZIONALE
"I dati della Caritas sono uno schiaffo fortissimo e durissimo per tutti. Ma soprattutto parlano direttamente a un governo che pensa solo a sostenere le banche, ad aiutare banchieri e speculatori, e che non si preoccupa affatto della vita reale e concreta delle famiglie italiane".
Lo dice il segretario di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero, che ricorda come queste famiglie "non arrivino a fine mese, si vedano aumentare mutui e affitti senza che il governo intervenga", mentre "non vedono arrivare l'ora in cui saranno ridotte le tasse per i redditi dei lavoratori e dei pensionati".
Per Ferrero "la vera emergenza del paese oggi è quella dei 15 milioni di poveri denunciati dalla Caritas e di un governo che non si occupa minimamente di loro né dei lavoratori o dei pensionati, ma solo di banche e banchieri. Una vera vergogna".
Lo dice il segretario di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero, che ricorda come queste famiglie "non arrivino a fine mese, si vedano aumentare mutui e affitti senza che il governo intervenga", mentre "non vedono arrivare l'ora in cui saranno ridotte le tasse per i redditi dei lavoratori e dei pensionati".
Per Ferrero "la vera emergenza del paese oggi è quella dei 15 milioni di poveri denunciati dalla Caritas e di un governo che non si occupa minimamente di loro né dei lavoratori o dei pensionati, ma solo di banche e banchieri. Una vera vergogna".
RIFIUTI, VERDI-PRC-PDCI ALBANO:
"PRONTI A RESISTERE A GOLPE"
"Se vogliono iniziare i lavori dell'inceneritore ad Albano si deve sapere che i cittadini dei castelli romani, sono pronti a resistere con ogni strumento democratico a questo vero e proprio golpe". È quanto dichiarano in una nota i rappresentanti dei circoli di Albano di Verdi, Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani.
"Se è vero quanto detto dal presidente Marrazzo - spiegano Fiorani, Mazzamati e Fugnanesi - di una nuova VIA positiva al progetto del consorzio COEMA, saremo di fronte ad un vero e proprio colpo di mano. La valutazione d'impatto ambientale da parte della Regione Lazio c'è già stata ed è stata negativa".
"Se il consorzio ha presentato un nuovo progetto - dicono i Verdi, Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani - va riavviata da zero la procedura amministrativa, con la pubblicazione ufficiale del progetto, per permettere a cittadini, comitati, associazioni e amministrazioni locali di presentare le proprie osservazioni. Tutto questo non è avvenuto e crea di fatto un pericoloso precedente per la trasparenza dell'azione amministrativa".
"Va ricordato - proseguono gli esponenti della Sinistra - che la legge non consente di accogliere controdeduzioni da parte del soggetto proponente una volta reso il parere di VIA.
Evidentemente potremmo trovarci di fronte ad un atto viziato da gravissimi profili di illegittimità e in tal caso riteniamo vada immediatamente impugnato davanti al Tar del Lazio".
"In questo quadro risulta ancora più importante il corteo cittadino di Sabato 18 alle 15.30 - per contrastare questo intollerabile sfregio al nostro territorio e alla qualità della vita delle nostre comunità, perpetuato con inaudita arroganza".
"Se è vero quanto detto dal presidente Marrazzo - spiegano Fiorani, Mazzamati e Fugnanesi - di una nuova VIA positiva al progetto del consorzio COEMA, saremo di fronte ad un vero e proprio colpo di mano. La valutazione d'impatto ambientale da parte della Regione Lazio c'è già stata ed è stata negativa".
"Se il consorzio ha presentato un nuovo progetto - dicono i Verdi, Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani - va riavviata da zero la procedura amministrativa, con la pubblicazione ufficiale del progetto, per permettere a cittadini, comitati, associazioni e amministrazioni locali di presentare le proprie osservazioni. Tutto questo non è avvenuto e crea di fatto un pericoloso precedente per la trasparenza dell'azione amministrativa".
"Va ricordato - proseguono gli esponenti della Sinistra - che la legge non consente di accogliere controdeduzioni da parte del soggetto proponente una volta reso il parere di VIA.
Evidentemente potremmo trovarci di fronte ad un atto viziato da gravissimi profili di illegittimità e in tal caso riteniamo vada immediatamente impugnato davanti al Tar del Lazio".
"In questo quadro risulta ancora più importante il corteo cittadino di Sabato 18 alle 15.30 - per contrastare questo intollerabile sfregio al nostro territorio e alla qualità della vita delle nostre comunità, perpetuato con inaudita arroganza".
NUOVO PORTAVOCE PER I VERDI DI ARDEA
Un comunicato stampa diffuso dal direttivo dei Verdi di Ardea annuncia la nomina a portavoce di Graziella Furini.
Già Presidente della Pro Loco Tor San Lorenzo, incarico dal quale per correttezza la neo eletta portavoce ha dato le dimissioni, Graziella Furini sostituisce Mauro Guadalaxara.
Graziella Furini ha 58 anni e nel comunicato stampa diffuso ha dichiarato: «il nostro Comune ha tanti problemi in tal senso da risolvere. L'amministrazione di centro destra che ci governa continua a gestire l'ambiente in modo irresponsabile e dopo le promesse fatte in campagna elettorale, la raccolta differenziata porta a porta, le isole ecologiche, l'incentivazione dell'energie rinnovabili, la riqualificazione del litorale con parcheggi, piste ciclabili e marciapiedi, ancora attendono risposta».
Già Presidente della Pro Loco Tor San Lorenzo, incarico dal quale per correttezza la neo eletta portavoce ha dato le dimissioni, Graziella Furini sostituisce Mauro Guadalaxara.
Graziella Furini ha 58 anni e nel comunicato stampa diffuso ha dichiarato: «il nostro Comune ha tanti problemi in tal senso da risolvere. L'amministrazione di centro destra che ci governa continua a gestire l'ambiente in modo irresponsabile e dopo le promesse fatte in campagna elettorale, la raccolta differenziata porta a porta, le isole ecologiche, l'incentivazione dell'energie rinnovabili, la riqualificazione del litorale con parcheggi, piste ciclabili e marciapiedi, ancora attendono risposta».
ROTATORIA DI RIO VERDE...
UN'OPERA PUBBLICA "INCREDIBILE"
La rotatoria di Rio Verde è probabilmente una delle poche opere che in qualche modo ha portato vantaggio agli automobilisti della Nuova Florida.
Pur se sono pochi coloro che ancora ricordano il codice della strada e cosa dice in proposito delle rotatorie - specialmente gli abitanti della Rocca e chi viene da Tor S. Lorenzo - la viabilità nelle ore mattutine è notevolmente più fluida.
Il codice della strada dice che i veicoli che sono già in rotatoria hanno il diritto di precedenza rispetto ai veicoli in entrata anche se questi ultimi provengono da destra o da strade di primaria importanza.
Lo sa bene chi giungendo da Via Nuova Florida non è più costretto ad attese estenuanti e non vede più accelerare chi giungeva dalla Rocca per impedirgli di passare e svoltare in direzione Pomezia.
Non ci sentiamo di affermare che la rotatoria "con il codice della strada non centra nulla", ma scoprire che sia costata 125.000 Euro è - nonostante siamo ad Ardea - veramente sorprendente.
E cosa c'è di meglio per giustificare la spesa se non infarcire l'opera di costruzioni accessorie come dossi, passaggi per disabili e strisce pedonali che sarebbero stati certamente più fruibili se posizionati ad una distanza maggiore dalla medesima rotatoria?
Strisce pedonali, dossi, svincoli, inviti per passaggio disabili, un guazzabuglio che lede l'intelligenza del cittadino e mostra la pochezza progettuale dell'amministrazione Eufemi.
La rotatoria di Rio Verde in prossimità dell'entrata del paese è il miglior biglietto da visita che la giunta di Centro Destra può presentare ai passanti che "ammirando" la scellerata architettura dell'opera possono subito farsi una idea di come è governato il resto del paese.
Pochi anni fa, di fronte all'ufficio tecnico comunale "spuntò" un semaforo costato alle casse Comunali circa 40 milioni di vecchie lire, Il rosso, il giallo ed il verde, si accesero un solo giorno per poi essere abbandonato, infatti non smaltiva il traffico, ma ingorgava la viabilità. Poi furono realizzate strisce pedonali e scivoli per il passaggio dei disabili, evidentemente, un ulteriore ritocco con aggiunta di spese ha ispirato una rotatoria che con il codice della strada non centra nulla.
Una "riqualificazione urbana" (cosi definita dal Sindaco) dai costi iperbolici, appalto di 125.000 Euro in ossequio ai potentati che insistono sui 4 angoli stradali, ma che se ne infischiano dei cittadini obbligati a districarsi tra uscite dai parcheggi e attraversamenti improbabili, dei disabili non deambulanti, costretti a pericolose manovre per attraversare la strada o solo per recarsi all'Ufficio tecnico Comunale.
Valtere Roviglioni
per il Laboratorio della Sinistra Unita
PRC PS VERDI SD
Pur se sono pochi coloro che ancora ricordano il codice della strada e cosa dice in proposito delle rotatorie - specialmente gli abitanti della Rocca e chi viene da Tor S. Lorenzo - la viabilità nelle ore mattutine è notevolmente più fluida.
Il codice della strada dice che i veicoli che sono già in rotatoria hanno il diritto di precedenza rispetto ai veicoli in entrata anche se questi ultimi provengono da destra o da strade di primaria importanza.
Lo sa bene chi giungendo da Via Nuova Florida non è più costretto ad attese estenuanti e non vede più accelerare chi giungeva dalla Rocca per impedirgli di passare e svoltare in direzione Pomezia.
Non ci sentiamo di affermare che la rotatoria "con il codice della strada non centra nulla", ma scoprire che sia costata 125.000 Euro è - nonostante siamo ad Ardea - veramente sorprendente.
E cosa c'è di meglio per giustificare la spesa se non infarcire l'opera di costruzioni accessorie come dossi, passaggi per disabili e strisce pedonali che sarebbero stati certamente più fruibili se posizionati ad una distanza maggiore dalla medesima rotatoria?
Strisce pedonali, dossi, svincoli, inviti per passaggio disabili, un guazzabuglio che lede l'intelligenza del cittadino e mostra la pochezza progettuale dell'amministrazione Eufemi.
La rotatoria di Rio Verde in prossimità dell'entrata del paese è il miglior biglietto da visita che la giunta di Centro Destra può presentare ai passanti che "ammirando" la scellerata architettura dell'opera possono subito farsi una idea di come è governato il resto del paese.
Pochi anni fa, di fronte all'ufficio tecnico comunale "spuntò" un semaforo costato alle casse Comunali circa 40 milioni di vecchie lire, Il rosso, il giallo ed il verde, si accesero un solo giorno per poi essere abbandonato, infatti non smaltiva il traffico, ma ingorgava la viabilità. Poi furono realizzate strisce pedonali e scivoli per il passaggio dei disabili, evidentemente, un ulteriore ritocco con aggiunta di spese ha ispirato una rotatoria che con il codice della strada non centra nulla.
Una "riqualificazione urbana" (cosi definita dal Sindaco) dai costi iperbolici, appalto di 125.000 Euro in ossequio ai potentati che insistono sui 4 angoli stradali, ma che se ne infischiano dei cittadini obbligati a districarsi tra uscite dai parcheggi e attraversamenti improbabili, dei disabili non deambulanti, costretti a pericolose manovre per attraversare la strada o solo per recarsi all'Ufficio tecnico Comunale.
Valtere Roviglioni
per il Laboratorio della Sinistra Unita
PRC PS VERDI SD
LETTERA APERTA AL SINDACO DI ARDEA
Oggetto: Servizio di refezione scolastica
Egregio sig. Sindaco, la presente lettera aperta per porle una domanda relativa a quanto in oggetto.
Prima della domanda i fatti che ne sono il presupposto:
La domanda che ci sorge spontanea è: come è successo?? Le possibili risposte sono 2:
Nell'auspicare un incontro per approfondire la problematica e certi comunque di una sua sollecita ed esauriente risposta, i più cordiali saluti.
Laboratorio Cittadino per la Sinistra Unita
(PRC, PS, VERDI, SD)
Egregio sig. Sindaco, la presente lettera aperta per porle una domanda relativa a quanto in oggetto.
Prima della domanda i fatti che ne sono il presupposto:
- nel Consiglio Comunale del 25 Settembre 2008 il punto 5 all'ordine del giorno recitava: "GARA PER L'INDIVIDUAZIONE DEL GESTORE... DEL COMUNE DI ARDEA INDIRIZZI AL DIRIGENTE"
- con valide motivazioni di forma e di merito lei non metteva in discussione la proposta presentata dal dirigente (n.1 del 17.09.08) con la quale si chiedeva al Consiglio Comunale di deliberare l'assegnazione definitiva della gara alla società ATI INNOVA S.p.A... L'assegnazione prevedeva un prezzo di Euro 5,99+IVA a pasto a fronte del tetto massimo di Euro 5,35+IVA previsto a bilancio e fornito come base d'asta nel bando di gara
- durante la discussione, come risulta dal verbale della seduta del Consiglio, per ben 3 volte lei affermava: - Negli indirizzi dati dalla Giunta è stato posto anche un prezzo che è il prezzo a base d'asta... quindi quando io dico "rimangono quegli indirizzi" significa che rimanga anche quel prezzo e che quindi questo significa, che poiché altro comporta una spesa aggiuntiva che non sta né nelle nostre previsioni di bilancio, né negli indirizzi che abbiamo dato, fermo restando... Commissione giustamente pone il problema e dice "siete d'accordo che ci sia un aumento complessivo, un aumento all'utenza" noi diciamo "si rimanga all'indirizzo originario, perché vogliamo che rimangano quelli i paletti messi".
- in data 29.09.2008 il Dirigente dei servizi Educativi del Comune di Ardea ha emesso la Determinazione n.182 con oggetto: "Affidamento provvisorio alla ATI Innova S.p.A. del servizio di refezione... e primaria del comune di Ardea dal 01.10.2008 al 31.12.2008".
La domanda che ci sorge spontanea è: come è successo?? Le possibili risposte sono 2:
- Il Dirigente ha agito di propria iniziativa e assumendosene la piena responsabilità. Ci piacerebbe sapere lei cosa ne pensa e come intende muoversi
- Lei dopo il Consiglio ci ha ripensato ed ha dato il suo benestare all'aumento del prezzo
Nell'auspicare un incontro per approfondire la problematica e certi comunque di una sua sollecita ed esauriente risposta, i più cordiali saluti.
Laboratorio Cittadino per la Sinistra Unita
(PRC, PS, VERDI, SD)
CORRADO CARNEVALE "L'AMMAZZA SENTENZE"
Due parlamentari dell'opposizione che se ne intendono: Gerardo D'Ambrosio e Felice Casson, ex magistrati entrambi, hanno fatto una bella scoperta.
Che cosa hanno scoperto? Che l'altro giorno, infilato nella norma che incentiva i magistrati che si recano nelle sedi disagiate con aumenti di stipendio, hanno inserito un piccolo codicillo che abroga una norma approvata nel 2007 dal governo Prodi.
Cosa diceva quella norma? Che i magistrati non possono ricoprire incarichi direttivi oltre i 75 anni se sono stati reintegrati in base alla legge che consentiva ai funzionari pubblici, sospesi o dimissionari per processi o condanne, che poi venivano assolti e potevano essere reintegrati.
In caso di reintegro, comunque il magistrato non può ricoprire incarichi direttivi se ha compiuto 75 anni.
Uno dirà: 'ma di chi stanno parlando? Fate nomi e cognomi!'.
Chi è il magistrato che è stato reintegrato dopo che si era dimesso perché era stato condannato, poi era stato assolto ed è ritornato in carica e ha compiuto 75 anni? Non ce ne sono mica tanti: ce n'è uno.
Si chiama Corrado Carnevale.
E' una vecchia conoscenza, soprattutto di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che lo consideravano l'avversario numero uno.
Subito dopo la mafia c'era colui che alla presidenza della prima sezione penale della Cassazione si incaricava di cassare, annullare, decine di sentenze di condanna emesse dai giudici di Palermo nei confronti dei capi mafia.
Ma non solo di quelle di Palermo: assolveva anche i clan processati e condannati a Torino, ad esempio.
Sempre con cavilli, virgole mancanti, timbri incompleti. Era il re del garbuglio. Lo chiamavano 'l'ammazza sentenze'.
Secondo alcuni testimoni, suoi colleghi in Cassazione e alcuni pentiti di mafia questo signore non annullava le sentenze perché andavano annullate ma perché era d'accordo con la mafia.
Si è fatto un processo, Carnevale è stato assolto in primo grado, condannato in appello e poi la Cassazione ha annullato senza rinvio la sentenza.
Senza rinvio vuol dire che non ha disposto un nuovo processo in appello, come spesso avviene, ha annullato definitivamente stabilendo che le prove utilizzate dalla Corte d'Appello, quelle decisive, non erano più utilizzabili.
Come mai? Dei colleghi di Carnevale in Cassazione, che raccontavano di come lui facesse pressioni per ottenere l'annullamento delle condanne dei mafiosi anche quando non c'entrava niente perché non presiedeva il collegio - figurarsi quando lo presiedeva... c'erano racconti di suoi colleghi che dicevano: 'quando eravamo in camera di consiglio lui ci diceva di annullare'. Ma anche quando non era in camera di consiglio chiamava alcuni colleghi e diceva: 'mi raccomando, annullate'.
La Corte ritiene utilizzabili queste dichiarazioni nel senso che ritiene, come si era sempre ritenuto fino a quel momento, che se in camera di consiglio dove vige il segreto più assoluto - nessuno può rivelare cosa succede in camera di consiglio - si commettono dei reati, metti che il presidente malmena uno degli altri giudici, il giudice quando esce con l'occhio nero potrà dire 'mi ha menato il presidente'... anche se la camera di consiglio è segreta, se si tratta di scoprire se sono stati commessi dei reati e chi li ha commessi si può divulgare cosa è avvenuto.
La Cassazione, sconvolgendo e ribaltando questa impostazione originaria, ha detto no: 'non si può rivelare nulla della camera di consiglio, nemmeno quando si tratta di processare qualcuno per qualcosa fatto all'interno della camera di consiglio'.
Quindi ha dichiarato inutilizzabili le dichiarazioni dei magistrati di cassazione che dichiaravano di aver subito pressioni in camera di consiglio da Carnevale.
Quindi, se la prova non vale più perché sono cambiate le regole durante la partita è evidente che a quel punto Carnevale, anche per questo motivo, è stato assolto.
La Corte non si è accorta di un altro fatto: alcuni colleghi di Carnevale, che lo accusavano, non raccontavano di pressioni avvenute dentro la camera di consiglio.
Raccontavano di pressioni che faceva quando non stava in camera di consiglio, perché non presiedeva il collegio.
Erano pressioni avvenute fuori e dovrebbero essere utilizzabili.
Han fatto un fritto misto, han messo tutto dentro, hanno detto che era tutto inutilizzabile e, anche per questo motivo, Carnevale è stato assolto.
A questo punto, dopo la condanna in appello, si era dimesso dalla magistratura, altrimenti il CSM l'avrebbe comunque sospeso o cacciato.
Dopo che la Cassazione lo ha assolto, lui ha ottenuto una legge per poter rientrare in magistratura dopo che si era messo in prepensionamento.
Legge che ha approvato la maggioranza di centrodestra nel 2003, con voti delle solite teste di cavolo di una parte del centrosinistra che quando si tratta di dare una mano nelle porcate non si tira mai indietro.
Questa maggioranza trasversale riportò Carnevale in magistratura, alla Cassazione, a presiedere una sezione della Cassazione.
Per il momento sezione civile, prima stava nel penale.
Ma non è che l'assoluzione della Cassazione cancella i fatti.
Per esempio, indagando su di lui i magistrati di Palermo l'avevano intercettato per un certo periodo e l'avevano sentito, subito dopo la morte di Falcone e Borsellino, parlare di loro con dei suoi colleghi.
Carnevale, in quelle telefonate intercettate, li chiamava - Falcone e Borsellino, i martiri dell'antimafia - 'i Diòscuri', come se fossero Castore e Polluce.
Li prendeva in giro, da morti. Diceva che erano 'due incapaci, con un livello di professionalità prossimo allo zero'.
Chiamava Falcone 'quel cretino', 'faccia da caciocavallo' - cioè faccia da culo, detto molto chiaramente, è un modo di dire siciliano - e aggiungeva: 'io i morti li rispetto, ma certi morti no'.
Falcone e Borsellino manco da morti, li rispettava.
Aggiungeva: 'a me Falcone non è mai piaciuto'. Poi insinuava che Falcone avesse messo sua moglie, Francesca Morvillo morta anche lei a Capaci, nella corte d'Appello di Palermo per far confermare le condanne che Falcone otteneva in primo grado.
Lo accusava di aggiustare i processi, diceva al telefono, per 'fregare qualche mafioso'. Secondo lui condannare i mafiosi significava fregarli.
Questo lo diceva lui. Tant'è che quando l'hanno interrogato gli hanno chiesto: 'ma lei conferma le cose che ha detto?' 'Si si, io contro di loro ho un'avversione che non è venuta meno neanche dopo che la mafia li ha ammazzati'.
Questo è il soggetto che in base a questa legge è tornato in Cassazione.
Ma c'era questa norma, fatta dal centrosinistra, che almeno ci metteva al riparto dalla beffa delle beffe. Carnevale è più vecchio di tutti proprio perché l'hanno reintegrato quando era over quota.
Il fatto che sia il più anziano degli altri lo pone in vantaggi in un'eventuale corsa alla presidenza della Cassazione.
Adesso un presidente c'è, si chiama Carbone, ma va in pensione nel 2010 e Carnevale lascerà la Cassazione nel 2013, quando avrà 83 anni.
Dagli 80 agli 83 anni, quando andrà in pensione Carbone, chi sarà il candidato unico, il più anziano, che ha più titoli per diventare primo presidente della Cassazione, il magistrato più importante d'Italia, quello che sta al vertice della piramide della magistratura sopra il quale non c'è più niente?
Sarà Carnevale.
In base a questa legge che stabilisce che anche se ha compiuto 75 anni ed è stato reintegrato, può diventare dirigente di un ufficio. Può diventare il primo presidente della Corte Suprema di Cassazione.
Così quando un famoso annullatore di sentenze come questo andrà a presiedere la Cassazione, tutti quelli che hanno delle sentenze che stanno per arrivare in Cassazione e che sperano che siano annullate, avranno buone speranze di ottenere il loro bravo annullamento.
Questa è la sesta legge ad personam che passa in Parlamento.
Vi preannuncio che ne avremo presto, probabilmente, una settima.
Adesso devono rinnovare la Corte Costituzionale perché c'è un membro che si è dimesso da un anno e mezzo. E' un ex avvocato di Berlusconi, si chiama Vaccarella.
Era il civilista di Previti e Berlusconi. Si è dimesso un anno e mezzo fa, non l'hanno ancora sostituito ma ora c'è un pressing per sostituirlo.
Con chi lo sostituiranno? Il candidato favorito è il penalista di Berlusconi, l'avvocato Pecorella, che sta in Parlamento.
L'avvocato Pecorella è però imputato a Milano per favoreggiamento nei confronti di Delfo Zorzi, a sua volta imputato a Brescia per la strage di Piazza della Loggia.
Secondo l'accusa, Pecorella e l'avvocato di un pentito, Martino Siciliano, avrebbero pagato questo pentito per ritrattare le accuse a Zorzi sulle stragi di Piazza Fontana e Piazza della Loggia.
Di qui per entrambi, l'altro si chiama Maniacci, l'accusa di favoreggiamento nei confronti di un imputato di strage.
Non era mai capitato nemmeno in Italia che un imputato di favoreggiamento di un presunto stragista venisse promosso a giudice costituzionale.
Ma quando lo diventasse, pensate cosa succederebbe: avremmo un giudice costituzionale che ogni tanto va a un processo dove deve rispondere di favoreggiamento nei confronti di un presunto stragista.
A quel punto ricominceranno a dire che non solo per il capo del governo, dello Stato, per i presidenti di Camera e Senato ci vuole quella tranquillità, che sicuramente uno che ha dei processi non può avere per svolgere il suo mandato, ma anche per i giudici costituzionali bisogna prevedere l'immunità almeno durante l'esercizio delle funzioni.
Quindi si tornerebbe indietro, al lodo Schifani che diversamente dal lodo Alfano immunizzava anche il presidente della Corte Costituzionale e perché no, a quel punto, tutti i suoi membri, come inizialmente voleva fare Alfano.
Voi vedete come una legge ad personam ne figlia tante altre.
E' come una smagliatura che se non viene immediatamente rammendata comincia a dilatarsi e diventa una voragine.
Ecco perché la smagliatura, cioè il Lodo Alfano, va immediatamente ricucita con l'abrogazione o per via referendaria o per via del respingimento della Corte Costituzionale, perché a furia di fare una legge ad personam dopo l'altra alla fine le uniche 'personas' che non otterranno mai giustizia saremo noi cittadini comuni.
Ass. Antimafia "Antonino Caponnetto" - Regione Lazio
Che cosa hanno scoperto? Che l'altro giorno, infilato nella norma che incentiva i magistrati che si recano nelle sedi disagiate con aumenti di stipendio, hanno inserito un piccolo codicillo che abroga una norma approvata nel 2007 dal governo Prodi.
Cosa diceva quella norma? Che i magistrati non possono ricoprire incarichi direttivi oltre i 75 anni se sono stati reintegrati in base alla legge che consentiva ai funzionari pubblici, sospesi o dimissionari per processi o condanne, che poi venivano assolti e potevano essere reintegrati.
In caso di reintegro, comunque il magistrato non può ricoprire incarichi direttivi se ha compiuto 75 anni.
Uno dirà: 'ma di chi stanno parlando? Fate nomi e cognomi!'.
Chi è il magistrato che è stato reintegrato dopo che si era dimesso perché era stato condannato, poi era stato assolto ed è ritornato in carica e ha compiuto 75 anni? Non ce ne sono mica tanti: ce n'è uno.
Si chiama Corrado Carnevale.
E' una vecchia conoscenza, soprattutto di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che lo consideravano l'avversario numero uno.
Subito dopo la mafia c'era colui che alla presidenza della prima sezione penale della Cassazione si incaricava di cassare, annullare, decine di sentenze di condanna emesse dai giudici di Palermo nei confronti dei capi mafia.
Ma non solo di quelle di Palermo: assolveva anche i clan processati e condannati a Torino, ad esempio.
Sempre con cavilli, virgole mancanti, timbri incompleti. Era il re del garbuglio. Lo chiamavano 'l'ammazza sentenze'.
Secondo alcuni testimoni, suoi colleghi in Cassazione e alcuni pentiti di mafia questo signore non annullava le sentenze perché andavano annullate ma perché era d'accordo con la mafia.
Si è fatto un processo, Carnevale è stato assolto in primo grado, condannato in appello e poi la Cassazione ha annullato senza rinvio la sentenza.
Senza rinvio vuol dire che non ha disposto un nuovo processo in appello, come spesso avviene, ha annullato definitivamente stabilendo che le prove utilizzate dalla Corte d'Appello, quelle decisive, non erano più utilizzabili.
Come mai? Dei colleghi di Carnevale in Cassazione, che raccontavano di come lui facesse pressioni per ottenere l'annullamento delle condanne dei mafiosi anche quando non c'entrava niente perché non presiedeva il collegio - figurarsi quando lo presiedeva... c'erano racconti di suoi colleghi che dicevano: 'quando eravamo in camera di consiglio lui ci diceva di annullare'. Ma anche quando non era in camera di consiglio chiamava alcuni colleghi e diceva: 'mi raccomando, annullate'.
La Corte ritiene utilizzabili queste dichiarazioni nel senso che ritiene, come si era sempre ritenuto fino a quel momento, che se in camera di consiglio dove vige il segreto più assoluto - nessuno può rivelare cosa succede in camera di consiglio - si commettono dei reati, metti che il presidente malmena uno degli altri giudici, il giudice quando esce con l'occhio nero potrà dire 'mi ha menato il presidente'... anche se la camera di consiglio è segreta, se si tratta di scoprire se sono stati commessi dei reati e chi li ha commessi si può divulgare cosa è avvenuto.
La Cassazione, sconvolgendo e ribaltando questa impostazione originaria, ha detto no: 'non si può rivelare nulla della camera di consiglio, nemmeno quando si tratta di processare qualcuno per qualcosa fatto all'interno della camera di consiglio'.
Quindi ha dichiarato inutilizzabili le dichiarazioni dei magistrati di cassazione che dichiaravano di aver subito pressioni in camera di consiglio da Carnevale.
Quindi, se la prova non vale più perché sono cambiate le regole durante la partita è evidente che a quel punto Carnevale, anche per questo motivo, è stato assolto.
La Corte non si è accorta di un altro fatto: alcuni colleghi di Carnevale, che lo accusavano, non raccontavano di pressioni avvenute dentro la camera di consiglio.
Raccontavano di pressioni che faceva quando non stava in camera di consiglio, perché non presiedeva il collegio.
Erano pressioni avvenute fuori e dovrebbero essere utilizzabili.
Han fatto un fritto misto, han messo tutto dentro, hanno detto che era tutto inutilizzabile e, anche per questo motivo, Carnevale è stato assolto.
A questo punto, dopo la condanna in appello, si era dimesso dalla magistratura, altrimenti il CSM l'avrebbe comunque sospeso o cacciato.
Dopo che la Cassazione lo ha assolto, lui ha ottenuto una legge per poter rientrare in magistratura dopo che si era messo in prepensionamento.
Legge che ha approvato la maggioranza di centrodestra nel 2003, con voti delle solite teste di cavolo di una parte del centrosinistra che quando si tratta di dare una mano nelle porcate non si tira mai indietro.
Questa maggioranza trasversale riportò Carnevale in magistratura, alla Cassazione, a presiedere una sezione della Cassazione.
Per il momento sezione civile, prima stava nel penale.
Ma non è che l'assoluzione della Cassazione cancella i fatti.
Per esempio, indagando su di lui i magistrati di Palermo l'avevano intercettato per un certo periodo e l'avevano sentito, subito dopo la morte di Falcone e Borsellino, parlare di loro con dei suoi colleghi.
Carnevale, in quelle telefonate intercettate, li chiamava - Falcone e Borsellino, i martiri dell'antimafia - 'i Diòscuri', come se fossero Castore e Polluce.
Li prendeva in giro, da morti. Diceva che erano 'due incapaci, con un livello di professionalità prossimo allo zero'.
Chiamava Falcone 'quel cretino', 'faccia da caciocavallo' - cioè faccia da culo, detto molto chiaramente, è un modo di dire siciliano - e aggiungeva: 'io i morti li rispetto, ma certi morti no'.
Falcone e Borsellino manco da morti, li rispettava.
Aggiungeva: 'a me Falcone non è mai piaciuto'. Poi insinuava che Falcone avesse messo sua moglie, Francesca Morvillo morta anche lei a Capaci, nella corte d'Appello di Palermo per far confermare le condanne che Falcone otteneva in primo grado.
Lo accusava di aggiustare i processi, diceva al telefono, per 'fregare qualche mafioso'. Secondo lui condannare i mafiosi significava fregarli.
Questo lo diceva lui. Tant'è che quando l'hanno interrogato gli hanno chiesto: 'ma lei conferma le cose che ha detto?' 'Si si, io contro di loro ho un'avversione che non è venuta meno neanche dopo che la mafia li ha ammazzati'.
Questo è il soggetto che in base a questa legge è tornato in Cassazione.
Ma c'era questa norma, fatta dal centrosinistra, che almeno ci metteva al riparto dalla beffa delle beffe. Carnevale è più vecchio di tutti proprio perché l'hanno reintegrato quando era over quota.
Il fatto che sia il più anziano degli altri lo pone in vantaggi in un'eventuale corsa alla presidenza della Cassazione.
Adesso un presidente c'è, si chiama Carbone, ma va in pensione nel 2010 e Carnevale lascerà la Cassazione nel 2013, quando avrà 83 anni.
Dagli 80 agli 83 anni, quando andrà in pensione Carbone, chi sarà il candidato unico, il più anziano, che ha più titoli per diventare primo presidente della Cassazione, il magistrato più importante d'Italia, quello che sta al vertice della piramide della magistratura sopra il quale non c'è più niente?
Sarà Carnevale.
In base a questa legge che stabilisce che anche se ha compiuto 75 anni ed è stato reintegrato, può diventare dirigente di un ufficio. Può diventare il primo presidente della Corte Suprema di Cassazione.
Così quando un famoso annullatore di sentenze come questo andrà a presiedere la Cassazione, tutti quelli che hanno delle sentenze che stanno per arrivare in Cassazione e che sperano che siano annullate, avranno buone speranze di ottenere il loro bravo annullamento.
Questa è la sesta legge ad personam che passa in Parlamento.
Vi preannuncio che ne avremo presto, probabilmente, una settima.
Adesso devono rinnovare la Corte Costituzionale perché c'è un membro che si è dimesso da un anno e mezzo. E' un ex avvocato di Berlusconi, si chiama Vaccarella.
Era il civilista di Previti e Berlusconi. Si è dimesso un anno e mezzo fa, non l'hanno ancora sostituito ma ora c'è un pressing per sostituirlo.
Con chi lo sostituiranno? Il candidato favorito è il penalista di Berlusconi, l'avvocato Pecorella, che sta in Parlamento.
L'avvocato Pecorella è però imputato a Milano per favoreggiamento nei confronti di Delfo Zorzi, a sua volta imputato a Brescia per la strage di Piazza della Loggia.
Secondo l'accusa, Pecorella e l'avvocato di un pentito, Martino Siciliano, avrebbero pagato questo pentito per ritrattare le accuse a Zorzi sulle stragi di Piazza Fontana e Piazza della Loggia.
Di qui per entrambi, l'altro si chiama Maniacci, l'accusa di favoreggiamento nei confronti di un imputato di strage.
Non era mai capitato nemmeno in Italia che un imputato di favoreggiamento di un presunto stragista venisse promosso a giudice costituzionale.
Ma quando lo diventasse, pensate cosa succederebbe: avremmo un giudice costituzionale che ogni tanto va a un processo dove deve rispondere di favoreggiamento nei confronti di un presunto stragista.
A quel punto ricominceranno a dire che non solo per il capo del governo, dello Stato, per i presidenti di Camera e Senato ci vuole quella tranquillità, che sicuramente uno che ha dei processi non può avere per svolgere il suo mandato, ma anche per i giudici costituzionali bisogna prevedere l'immunità almeno durante l'esercizio delle funzioni.
Quindi si tornerebbe indietro, al lodo Schifani che diversamente dal lodo Alfano immunizzava anche il presidente della Corte Costituzionale e perché no, a quel punto, tutti i suoi membri, come inizialmente voleva fare Alfano.
Voi vedete come una legge ad personam ne figlia tante altre.
E' come una smagliatura che se non viene immediatamente rammendata comincia a dilatarsi e diventa una voragine.
Ecco perché la smagliatura, cioè il Lodo Alfano, va immediatamente ricucita con l'abrogazione o per via referendaria o per via del respingimento della Corte Costituzionale, perché a furia di fare una legge ad personam dopo l'altra alla fine le uniche 'personas' che non otterranno mai giustizia saremo noi cittadini comuni.
Ass. Antimafia "Antonino Caponnetto" - Regione Lazio
14 ottobre 2008
FIACCOLATA IN DIFESA DELLA SCUOLA PUBBLICA
Il Partito della Rifondazione Comunista di Pomezia sostiene e parteciperà alla fiaccolata promossa dal "Comitato in difesa della scuola pubblica di Pomezia ed Ardea" che si terrà il prossimo 17 ottobre alle ore 21 in Piazza Indipendenza.
«Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura.
Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali.
C'è una certa resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata. Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un'ipotesi teorica, intendiamoci).
Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito.
Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private.
Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private.
A "quelle" scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare la prevalenza alle sue scuole private.
Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere.
Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d'occhio i cuochi di questa bassa cucina. L'operazione si fa in tre modi: ve l'ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà.
Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico.»
Piero Calamandrei, discorso pronunciato al III Congresso in difesa della Scuola nazionale - Roma, 11 Febbraio 1950
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA - Circolo "Lucio Libertini" di Pomezia
340/8699048 - prcpomezia@email.it - http://prcpomezia.splinder.com
«Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura.
Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali.
C'è una certa resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata. Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un'ipotesi teorica, intendiamoci).
Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito.
Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private.
Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private.
A "quelle" scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare la prevalenza alle sue scuole private.
Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere.
Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d'occhio i cuochi di questa bassa cucina. L'operazione si fa in tre modi: ve l'ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà.
Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico.»
Piero Calamandrei, discorso pronunciato al III Congresso in difesa della Scuola nazionale - Roma, 11 Febbraio 1950
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA - Circolo "Lucio Libertini" di Pomezia
340/8699048 - prcpomezia@email.it - http://prcpomezia.splinder.com
HANDICAP, SCUOLA E COMUNE
LABORATORIO PER LA SINISTRA UNITA
PRC VERDI SD SDI
COMUNICATO STAMPA
In data 13 ottobre si è svolto il secondo incontro del "laboratorio cittadino per la sinistra" con il sindaco Eufemi, l'avv. Cucuzza, l'assessore Ucci, il Dott. Miletto, neuropsichiatra dell'UOMPI, alla presenza inoltre di alcune mamme di ragazzi con handicap, le quali - conoscendo il problema - hanno denunciato le gravi condizioni scolastiche.
Dalla riunione è scaturita la indubbia volontà a collaborare attraverso la presa d'atto da parte dell'amministrazione sulla necessità di un aumento delle ore assistenziali, rivedendo la distribuzione erogata, e mantenendo un'attenzione adeguata agli alunni tutelati dalla "legge 104".
Nella discussione è emersa una grave mancanza da parte delle scuole del territorio, in particolare il circolo Ardea 2 (T.S. Lorenzo), nell'attuazioone di laboratori integrativi atti al miglioramento dei ragazzi in situazione di handicap, disagio sociale o psicologico. Abbiamo preso atto che il circolo Ardea2, nello specifico, risulta essere il più svantaggiato, in quanto ad oggi non è stato ancora in grado di esprimere un progetto su alcuna disabilità.
Il "laboratorio cittadino per la Sinistra unita", certo di aver cercato un dialogo con l'amministrazione Eufemi, per ristabilire le regole previste dalle vigenti leggi, sottolinea in ogni caso, l'assenza quasi totale, di una posizione più responsabile e consapevole da parte dei docenti incaricati e soprattutto dell'organo istituzionale quale è il consiglio di circolo.
In attesa che si risolva la disputa nell'assumersi ognuno le proprie responsabilità, denunciamo l'assoluta lacuna comunicativa tra comune e scuola, che porta evidentemente ad uno scollamento di rilevanza enorme, e come al solito trai due litiganti... Sono i ragazzi a farne le spese.
L'accoglienza serena di questi alunni speciali, dipende quindi dalla competenza, dalla coscienza, e dalla volontà politica delle due parti.
Barbara Tamanti per il "laboratorio cittadino per la sinistra unita"
PRC VERDI SD SDI
COMUNICATO STAMPA
In data 13 ottobre si è svolto il secondo incontro del "laboratorio cittadino per la sinistra" con il sindaco Eufemi, l'avv. Cucuzza, l'assessore Ucci, il Dott. Miletto, neuropsichiatra dell'UOMPI, alla presenza inoltre di alcune mamme di ragazzi con handicap, le quali - conoscendo il problema - hanno denunciato le gravi condizioni scolastiche.
Dalla riunione è scaturita la indubbia volontà a collaborare attraverso la presa d'atto da parte dell'amministrazione sulla necessità di un aumento delle ore assistenziali, rivedendo la distribuzione erogata, e mantenendo un'attenzione adeguata agli alunni tutelati dalla "legge 104".
Nella discussione è emersa una grave mancanza da parte delle scuole del territorio, in particolare il circolo Ardea 2 (T.S. Lorenzo), nell'attuazioone di laboratori integrativi atti al miglioramento dei ragazzi in situazione di handicap, disagio sociale o psicologico. Abbiamo preso atto che il circolo Ardea2, nello specifico, risulta essere il più svantaggiato, in quanto ad oggi non è stato ancora in grado di esprimere un progetto su alcuna disabilità.
Il "laboratorio cittadino per la Sinistra unita", certo di aver cercato un dialogo con l'amministrazione Eufemi, per ristabilire le regole previste dalle vigenti leggi, sottolinea in ogni caso, l'assenza quasi totale, di una posizione più responsabile e consapevole da parte dei docenti incaricati e soprattutto dell'organo istituzionale quale è il consiglio di circolo.
In attesa che si risolva la disputa nell'assumersi ognuno le proprie responsabilità, denunciamo l'assoluta lacuna comunicativa tra comune e scuola, che porta evidentemente ad uno scollamento di rilevanza enorme, e come al solito trai due litiganti... Sono i ragazzi a farne le spese.
L'accoglienza serena di questi alunni speciali, dipende quindi dalla competenza, dalla coscienza, e dalla volontà politica delle due parti.
Barbara Tamanti per il "laboratorio cittadino per la sinistra unita"
LETTERA APERTA AGLI AMICI DEL PARTITO DEMOCRATICO DELLE LISTE CIVICHE E DELLA SINISTRA ALTERNATIVA DI ARDEA
AGGIORNAMENTO
CARO MICHELE
apprezzo il tuo sforzo unitario, l'ennesimo "volemose bene" non è sufficente se non ci si riappropria dei valori smarriti per rincorrere il centro destra, la paternale del passo indietro è datata, rischia di farci apparire più arretrati di quello che siamo. Mi meraviglio che il PD ed in particolare gli ex Margherita continuino con i soliti giri di valzer.
L'unità si costruisce sui programmi e sulle proposte che ci accomunano e, non è secondario, sulla opposizione a questa maggioranza che sta portando Ardea al secondo dissesto finanziario.
Coma hai potuto notare, la sinistra si sta riorganizzando e sull'opposizione a questa maggioranza sta costruendo un programma che inevitabilmente sarà alternativo. Cosa possiamo dire del PD che oltrettutto ha nel Consiglio Comunale la rappresentanza che non fa sentire la sua voce, che non è in grado di sollevare un dibattitto nemmeno di fronte ad un ribaltone?
Chi è l'interlocutore credibile con cui rapportarci? O forse la fuoriuscita dei "tre" ha ringalluzzito le smanie egemoniche di qualche poco illuminato politico locale. L'unità si costruisce sulle proposte, l'egemonia si conquista condividendo le lotte che aggregano e non certo sui calcoli elettoralistici che peraltro hanno dimostrato ripetuti fallimenti del centro sinistra. Per cui ti invito a sollecitazioni più analitiche e per favore evita "pelosi" ammiccamenti che certo non contribuiscono ad un dibattito sereno e pacato.
Con affetto
Valtere Roviglioni
Rilanciamo il PD il Centrosinistra e le Liste Civiche
per rinnovare politica per l'alternativa al Centrodestra!
Non è un mistero per alcuno che la situazione dei partiti del centrosinistra e dei movimenti politici di Ardea sia divenuta quantomeno problematica e si trovi in una delicata fase di stallo.
Il PD si è caratterizzato finora per un'accentuata frammentazione e per degli arditi tentavi di alcuni di esercitare improbabili egemonie. La sua giovane vicenda è stata segnata da errate prese di posizione, assunte magari in buona fede, ma che hanno fornito maggior aggio al centrodestra per continuare ad amministrare in maniera inadeguata Ardea.
Le potenzialità del PD sono enormi, ma la prevedibile crisi che si accompagna a fenomeni complessi e rilevanti, quali la nascita di una soggettività nuova e la liquidazione di due grandi partiti tradizionali, è arrivata puntuale e può bloccarne la crescita e il consolidamento, se non si pongono in essere immediate iniziative conseguenti. Per evitarlo, e responsabilmente dobbiamo evitarlo, c'è una sola strada maestra: remare tutti dalla stessa parte, abbandonando impostazioni personalistiche a vantaggio di una visione collegiale e di una cogestione armonica degli appuntamenti dell'immediato futuro, a cominciare dal nuovo tesseramento che potrebbe rappresentare il preludio per il rilancio del partito e dell'iniziativa politica.
Nel travaglio descritto si è palesato anche un corollario inatteso: una vicenda dell'amministrazione Eufemi contraddistinta da intensa confusione. Dall'indeterminatezza dell'appartenenza partitica si è giunti al passaggio legittimo (prima camuffato e poi palese) di noti personaggi nel Centrodestra con l'emergere di risvolti di instabilità e prese di posizione (vedasi diktat di AN) che potrebbero condurre all'ennesima fine anticipata della consiliatura.
D'altronde gli impegni del Centrodestra per quanto attiene la legalità, le strade, le fogne e l'acqua potabile sono lungi dal concretarsi completamente, con un ulteriore aggravio e detrimento della condizione economica e sociale dell'intera popolazione di Ardea.
Di fronte a tale situazione non possiamo rimanere a guardare, dobbiamo contribuire a rinsaldare le forze del Centrosinistra (anche con uno sguardo attento al Centro), per pensare a un'alternativa difficile ma non impossibile!
Il PD deve cominciare a lavorare alacremente e con serenità per dotarsi di una gestione fortemente strutturata e collegiale, sulla base di un progetto politico articolato e calato nella realtà di Ardea. Deve poter contare su tutti i soci fondatori e sostenitori per confermare le potenzialità elettorali in grado di consentirgli di guidare un rinnovato e rafforzato Centrosinistra, condizione indispensabile per inaugurare una stagione programmatica tesa a lottare efficacemente per la conquista del governo di Ardea. Per riuscirci dobbiamo tutti, ripeto tutti, immediatamente contribuire a svelenire il clima, magari fare un passo indietro, come condizione indispensabile per pensare a gettare le basi per una rinnovata concordia e unità d'intenti e d'azione.
In conclusione, sento forte, insieme agli amici di sempre, la necessità e l'esigenza di lanciare un appello accorato a tutti gli appartenenti del PD, ai responsabili delle Liste Civiche e alla Sinistra Alternativa: mettiamo da parte i ricordi del passato; liberiamoci dagli orientamenti e condizionamenti egoistici in favore del recupero del senso di responsabilità nell'azione politica, della concretezza e degli intenti propositivi, per il bene di tutti e dei cittadini Ardea. Attiviamoci immediatamente, con tutte le energie, ciascuno per quanto nelle proprie possibilità, per promuovere incontri, iniziative comuni, confronti per un rinnovato impegno nel segno della collaborazione sincera e per l'interesse comune.
Ardea, 13 ottobre 2008
Michele Lotierzo (ultimo segretario DL Margherita Ardea)
CARO MICHELE
apprezzo il tuo sforzo unitario, l'ennesimo "volemose bene" non è sufficente se non ci si riappropria dei valori smarriti per rincorrere il centro destra, la paternale del passo indietro è datata, rischia di farci apparire più arretrati di quello che siamo. Mi meraviglio che il PD ed in particolare gli ex Margherita continuino con i soliti giri di valzer.
L'unità si costruisce sui programmi e sulle proposte che ci accomunano e, non è secondario, sulla opposizione a questa maggioranza che sta portando Ardea al secondo dissesto finanziario.
Coma hai potuto notare, la sinistra si sta riorganizzando e sull'opposizione a questa maggioranza sta costruendo un programma che inevitabilmente sarà alternativo. Cosa possiamo dire del PD che oltrettutto ha nel Consiglio Comunale la rappresentanza che non fa sentire la sua voce, che non è in grado di sollevare un dibattitto nemmeno di fronte ad un ribaltone?
Chi è l'interlocutore credibile con cui rapportarci? O forse la fuoriuscita dei "tre" ha ringalluzzito le smanie egemoniche di qualche poco illuminato politico locale. L'unità si costruisce sulle proposte, l'egemonia si conquista condividendo le lotte che aggregano e non certo sui calcoli elettoralistici che peraltro hanno dimostrato ripetuti fallimenti del centro sinistra. Per cui ti invito a sollecitazioni più analitiche e per favore evita "pelosi" ammiccamenti che certo non contribuiscono ad un dibattito sereno e pacato.
Con affetto
Valtere Roviglioni
Rilanciamo il PD il Centrosinistra e le Liste Civiche
per rinnovare politica per l'alternativa al Centrodestra!
Non è un mistero per alcuno che la situazione dei partiti del centrosinistra e dei movimenti politici di Ardea sia divenuta quantomeno problematica e si trovi in una delicata fase di stallo.
Il PD si è caratterizzato finora per un'accentuata frammentazione e per degli arditi tentavi di alcuni di esercitare improbabili egemonie. La sua giovane vicenda è stata segnata da errate prese di posizione, assunte magari in buona fede, ma che hanno fornito maggior aggio al centrodestra per continuare ad amministrare in maniera inadeguata Ardea.
Le potenzialità del PD sono enormi, ma la prevedibile crisi che si accompagna a fenomeni complessi e rilevanti, quali la nascita di una soggettività nuova e la liquidazione di due grandi partiti tradizionali, è arrivata puntuale e può bloccarne la crescita e il consolidamento, se non si pongono in essere immediate iniziative conseguenti. Per evitarlo, e responsabilmente dobbiamo evitarlo, c'è una sola strada maestra: remare tutti dalla stessa parte, abbandonando impostazioni personalistiche a vantaggio di una visione collegiale e di una cogestione armonica degli appuntamenti dell'immediato futuro, a cominciare dal nuovo tesseramento che potrebbe rappresentare il preludio per il rilancio del partito e dell'iniziativa politica.
Nel travaglio descritto si è palesato anche un corollario inatteso: una vicenda dell'amministrazione Eufemi contraddistinta da intensa confusione. Dall'indeterminatezza dell'appartenenza partitica si è giunti al passaggio legittimo (prima camuffato e poi palese) di noti personaggi nel Centrodestra con l'emergere di risvolti di instabilità e prese di posizione (vedasi diktat di AN) che potrebbero condurre all'ennesima fine anticipata della consiliatura.
D'altronde gli impegni del Centrodestra per quanto attiene la legalità, le strade, le fogne e l'acqua potabile sono lungi dal concretarsi completamente, con un ulteriore aggravio e detrimento della condizione economica e sociale dell'intera popolazione di Ardea.
Di fronte a tale situazione non possiamo rimanere a guardare, dobbiamo contribuire a rinsaldare le forze del Centrosinistra (anche con uno sguardo attento al Centro), per pensare a un'alternativa difficile ma non impossibile!
Il PD deve cominciare a lavorare alacremente e con serenità per dotarsi di una gestione fortemente strutturata e collegiale, sulla base di un progetto politico articolato e calato nella realtà di Ardea. Deve poter contare su tutti i soci fondatori e sostenitori per confermare le potenzialità elettorali in grado di consentirgli di guidare un rinnovato e rafforzato Centrosinistra, condizione indispensabile per inaugurare una stagione programmatica tesa a lottare efficacemente per la conquista del governo di Ardea. Per riuscirci dobbiamo tutti, ripeto tutti, immediatamente contribuire a svelenire il clima, magari fare un passo indietro, come condizione indispensabile per pensare a gettare le basi per una rinnovata concordia e unità d'intenti e d'azione.
In conclusione, sento forte, insieme agli amici di sempre, la necessità e l'esigenza di lanciare un appello accorato a tutti gli appartenenti del PD, ai responsabili delle Liste Civiche e alla Sinistra Alternativa: mettiamo da parte i ricordi del passato; liberiamoci dagli orientamenti e condizionamenti egoistici in favore del recupero del senso di responsabilità nell'azione politica, della concretezza e degli intenti propositivi, per il bene di tutti e dei cittadini Ardea. Attiviamoci immediatamente, con tutte le energie, ciascuno per quanto nelle proprie possibilità, per promuovere incontri, iniziative comuni, confronti per un rinnovato impegno nel segno della collaborazione sincera e per l'interesse comune.
Ardea, 13 ottobre 2008
Michele Lotierzo (ultimo segretario DL Margherita Ardea)
13 ottobre 2008
ELEZIONI CENTRO ANZIANI? PARTE LA DIFFIDA!
La presentazione delle candidature per il rinnovo delle cariche del centro sociale anziani (trattasi di volontariato, non retribuito!) è ancora lontana, ma da qualche settimana oscure e sospette manovre, interne ed esterne al centro, confermano che sono in atto precise strategie per cancellare fondamentali diritti dei cittadini, sia tramite azioni di delegittimazione dei singoli, che con maldestri tentativi di modifica del Regolamento Comunale.
Mentre le prime sono umanamente comprensibili in quanto figlie di legittime aspettative individuali, quali il desiderio di riconferma per presunti meriti pregressi o/e nell'attuale gestione, il prestigio della carica, la convinzione di meritare un maggior riconoscimento, ecc., altre sono decisamente sospette.
Volutamente ignorando che è interesse della collettività degli anziani disporre di un comitato di gestione dinamico, efficiente, democratico ed impegnato per il perseguimento dei fini sociali previsti dal Regolamento, avvicinando qualche componente del direttivo del CdQ si è tentato di dare per assunto l'incompatibilità fra le cariche nelle due associazioni. A fronte di un serio richiamo ai diritti costituzionali si è ripiegato sulla "non opportunità", sul "gentleman agreement", sulla "moral suasion", sul suggerimento di autosospensione "ante" candidatura...
A questo si aggiunga la notizia che qualche giorno fa, in una riunione negli uffici comunali è stata formalmente avanzata la proposta (caduta però per l'opposizione di alcuni dei presenti) di modificare il Regolamento comunale per sancire la millantata incompatibilità!
Tutto ciò è MOLTO grave e ci induce a scrivere al Sindaco affinché intervenga sollecitamente – quale garante della legalità e del buon governo nella nostra cittadina (in mancanza del mai nominato Difensore Civico!) per affermare i nostri diritti individuali, ai quali per nessun motivo intendiamo rinunciare.
Rimane ovviamente la domanda: cui prodest???
CdQ Nuova Florida
Il Direttivo
Mentre le prime sono umanamente comprensibili in quanto figlie di legittime aspettative individuali, quali il desiderio di riconferma per presunti meriti pregressi o/e nell'attuale gestione, il prestigio della carica, la convinzione di meritare un maggior riconoscimento, ecc., altre sono decisamente sospette.
Volutamente ignorando che è interesse della collettività degli anziani disporre di un comitato di gestione dinamico, efficiente, democratico ed impegnato per il perseguimento dei fini sociali previsti dal Regolamento, avvicinando qualche componente del direttivo del CdQ si è tentato di dare per assunto l'incompatibilità fra le cariche nelle due associazioni. A fronte di un serio richiamo ai diritti costituzionali si è ripiegato sulla "non opportunità", sul "gentleman agreement", sulla "moral suasion", sul suggerimento di autosospensione "ante" candidatura...
A questo si aggiunga la notizia che qualche giorno fa, in una riunione negli uffici comunali è stata formalmente avanzata la proposta (caduta però per l'opposizione di alcuni dei presenti) di modificare il Regolamento comunale per sancire la millantata incompatibilità!
Tutto ciò è MOLTO grave e ci induce a scrivere al Sindaco affinché intervenga sollecitamente – quale garante della legalità e del buon governo nella nostra cittadina (in mancanza del mai nominato Difensore Civico!) per affermare i nostri diritti individuali, ai quali per nessun motivo intendiamo rinunciare.
Rimane ovviamente la domanda: cui prodest???
CdQ Nuova Florida
Il Direttivo
SINDACO RISCHIA CONDANNA PER LESIONI COLPOSE
Cassazione: cattiva manutenzione strade comunali? Sindaco rischia condanna per lesioni colpose
La Quarta Sezione Penale della Corte di Cassazione (Sent. 36475/2008) ha stabilito che, in caso di lesioni riportate dai cittadini per cadute sulle strade comunali dissestate, rischia una condanna per lesioni colpose, il sindaco (con delega ai lavori pubblici) e il responsabile dell'Ufficio tecnico comunale. Secondo la Corte, in tali casi, la loro responsabilità va ricondotta alla mancata verifica da parte loro circa la manutenzione delle strade.
La Corte ha infatti affermato che "la posizione di garanzia che il Sindaco e il responsabile dell'Ufficio Tecnico del Comune assumono sulla base di una generale norma di diligenza che impone agli organi della amministrazione comunale, rappresentativi o tecnici che siano, di vigilare nell'ambito delle rispettive competenze per evitare situazioni di pericolo ai cittadini, situazioni di pericolo derivanti dalla non adeguata manutenzione e dal non adeguato controllo dello stato delle strade comunali".
"Non è certo richiesto – prosegue la Corte – né al sindaco, né al responsabile dell'Ufficio tecnico di effettuare perlustrazioni o ronde di sorta, ma è sicuramente doveroso il loro attivarsi per avere attraverso le varie articolazioni operative dei competenti uffici, le informazioni necessarie sullo stato delle strade comunali nonché per adottare i provvedimenti organizzativi generali e dispositivi specifici per la eliminazione dei pericolo accertati o comunque segnalati".
Fonte: Studio Cataldi
La Quarta Sezione Penale della Corte di Cassazione (Sent. 36475/2008) ha stabilito che, in caso di lesioni riportate dai cittadini per cadute sulle strade comunali dissestate, rischia una condanna per lesioni colpose, il sindaco (con delega ai lavori pubblici) e il responsabile dell'Ufficio tecnico comunale. Secondo la Corte, in tali casi, la loro responsabilità va ricondotta alla mancata verifica da parte loro circa la manutenzione delle strade.
La Corte ha infatti affermato che "la posizione di garanzia che il Sindaco e il responsabile dell'Ufficio Tecnico del Comune assumono sulla base di una generale norma di diligenza che impone agli organi della amministrazione comunale, rappresentativi o tecnici che siano, di vigilare nell'ambito delle rispettive competenze per evitare situazioni di pericolo ai cittadini, situazioni di pericolo derivanti dalla non adeguata manutenzione e dal non adeguato controllo dello stato delle strade comunali".
"Non è certo richiesto – prosegue la Corte – né al sindaco, né al responsabile dell'Ufficio tecnico di effettuare perlustrazioni o ronde di sorta, ma è sicuramente doveroso il loro attivarsi per avere attraverso le varie articolazioni operative dei competenti uffici, le informazioni necessarie sullo stato delle strade comunali nonché per adottare i provvedimenti organizzativi generali e dispositivi specifici per la eliminazione dei pericolo accertati o comunque segnalati".
Fonte: Studio Cataldi
TU CITTADINO... PARTECIPA AI LAVORI PUBBLICI!!!
Comunicato stampa
PARTECIPAZIONE LAVORI PUBBLICI, DUE INCONTRI CON LA CITTÀ
L'amministrazione comunale di Ardea ha organizzato due assemblee pubbliche nei centri anziani di Nuova Florida e Tor San Lorenzo per illustrare quanto previsto dalla legge regionale sulla partecipazione pubblica per l'individuazione di quelle opere che potranno essere realizzate ad Ardea con il finanziamento economico della Regione Lazio. I due appuntamenti si terranno giovedì 16 ottobre (ore 18, nel centro anziani di Tor San Lorenzo) e lunedì 20 ottobre (ore 18, nel centro anziani di Nuova Florida). Sono coinvolti nel processo di partecipazione tutti i cittadini con piu' di 16 anni residenti nel Comune di Ardea o le persone giuridiche che hanno sede legale nel Comune. Il Comune raccoglierà tutte le proposte pervenute in un "documento di partecipazione" in cui include una valutazione di massima sulla loro fattibilità tecnica, amministrativa ed economica, nonché gli atti del processo di partecipazione e procederà alla scelta definitiva dell'opera pubblica da proporre alla Regione Lazio che ha predisposto una cifra massima di 300.000 euro ad ente. In totale, per tutta la Regione, sono a disposizione 5.000.000 di euro.
Sul sito internet del Comune il testo integrale dell'avviso pubblico di partecipazione e il modulo per inviare le proposte e i contributi.
Comune di Ardea - Ufficio stampa
Via Garibaldi, 5 - 00040 Ardea (Roma)
Tel. 06.913800273 Fax 06.913800260
u.stampacomuneardea@gmail.com
PARTECIPAZIONE LAVORI PUBBLICI, DUE INCONTRI CON LA CITTÀ
L'amministrazione comunale di Ardea ha organizzato due assemblee pubbliche nei centri anziani di Nuova Florida e Tor San Lorenzo per illustrare quanto previsto dalla legge regionale sulla partecipazione pubblica per l'individuazione di quelle opere che potranno essere realizzate ad Ardea con il finanziamento economico della Regione Lazio. I due appuntamenti si terranno giovedì 16 ottobre (ore 18, nel centro anziani di Tor San Lorenzo) e lunedì 20 ottobre (ore 18, nel centro anziani di Nuova Florida). Sono coinvolti nel processo di partecipazione tutti i cittadini con piu' di 16 anni residenti nel Comune di Ardea o le persone giuridiche che hanno sede legale nel Comune. Il Comune raccoglierà tutte le proposte pervenute in un "documento di partecipazione" in cui include una valutazione di massima sulla loro fattibilità tecnica, amministrativa ed economica, nonché gli atti del processo di partecipazione e procederà alla scelta definitiva dell'opera pubblica da proporre alla Regione Lazio che ha predisposto una cifra massima di 300.000 euro ad ente. In totale, per tutta la Regione, sono a disposizione 5.000.000 di euro.
Sul sito internet del Comune il testo integrale dell'avviso pubblico di partecipazione e il modulo per inviare le proposte e i contributi.
Comune di Ardea - Ufficio stampa
Via Garibaldi, 5 - 00040 Ardea (Roma)
Tel. 06.913800273 Fax 06.913800260
u.stampacomuneardea@gmail.com
CORTEO CITTADINO NO INCENERITORE
PER DIRE NO ALL'INCENERITORE DI CERRONI
PER RIVENDICARE LA CHIUSURA DELLA DISCARICA DI RONCIGLIANO
PER RIDURRE IL CONSUMO DISSENNATO DEL TERRITORIO
PER FRENARE IL COLLASSO IDRICO
Abbiamo passato l'estate:
Il rischio infatti rimane, visto che a giugno Marrazzo ha continuato ad indicare il sito di Albano come il quarto impianto di incenerimento (ma non ancora del tutto deciso), guardandosi bene dal ricordare che i suoi uffici avevano già dato un giudizio totalmente negativo sull'impianto di Cerroni.
L'impianto di Malagrotta intanto è finito, anche se non è ancora in funzione e non è detto nemmeno che riesca a partire prima della fine dell'anno. Ma qui Cerroni ha già preso centinaia di milioni da CIP 6 direttamente sottratti dalle tasche pubbliche. È per questo che il boss dell'incenerimento vuole fare altrettanto ad Albano!
Fino ad oggi la nostra lotta ha ritardato questo scempio.
Come PREMESSA INDISPENSABILE PER STABILIZZARE LA CAPACITÀ DI AUTORGANIZZAZIONE POPOLARE, adesso si tratta di:
QUESTO SISTEMA NON CI PIACE. MANIFESTIAMO AD ALBANO IL 18 OTTOBRE.
Coordinamento contro l'inceneritore di Albano
www.noinceneritorealbano.it
PER RIVENDICARE LA CHIUSURA DELLA DISCARICA DI RONCIGLIANO
PER RIDURRE IL CONSUMO DISSENNATO DEL TERRITORIO
PER FRENARE IL COLLASSO IDRICO
Abbiamo passato l'estate:
- a respirare i miasmi della discarica di Roncigliano;
- a protestare presso la direzione ASL RM H;
- a consegnare esposti alla procura di Velletri;
- a sentirci dire da carabinieri e sindaco Mattei: "adesso con l'inceneritore spariscono discarica e cattivi odori".
Il rischio infatti rimane, visto che a giugno Marrazzo ha continuato ad indicare il sito di Albano come il quarto impianto di incenerimento (ma non ancora del tutto deciso), guardandosi bene dal ricordare che i suoi uffici avevano già dato un giudizio totalmente negativo sull'impianto di Cerroni.
L'impianto di Malagrotta intanto è finito, anche se non è ancora in funzione e non è detto nemmeno che riesca a partire prima della fine dell'anno. Ma qui Cerroni ha già preso centinaia di milioni da CIP 6 direttamente sottratti dalle tasche pubbliche. È per questo che il boss dell'incenerimento vuole fare altrettanto ad Albano!
Fino ad oggi la nostra lotta ha ritardato questo scempio.
Come PREMESSA INDISPENSABILE PER STABILIZZARE LA CAPACITÀ DI AUTORGANIZZAZIONE POPOLARE, adesso si tratta di:
- affossare definitivamente questo progetto mortale per il nostro territorio;
- cancellare la pretesa di CERRONI, ACEA, AMA e del PARTITO DEGLI INCENERITORI;
- IMPORRE UNA NUOVA POLITICA DEI RIFIUTI o meglio del trattamento delle materie "seconde".
QUESTO SISTEMA NON CI PIACE. MANIFESTIAMO AD ALBANO IL 18 OTTOBRE.
Coordinamento contro l'inceneritore di Albano
www.noinceneritorealbano.it
NO TURBOGAS: IL 15 OTTOBRE TUTTI IN REGIONE
La Rete no turbogas comunica che mercoledì 15 ottobre, in occasione della conclusione del Tavolo per Aprilia, si presenterà con centinaia di cittadini di fronte al Consiglio Regionale in Via della Pisana. L'appuntamento è fissato per mercoledì alle ore 10 in piazza Roma ad Aprilia dove saranno disponibili pullman gratuiti, messi a disposizione dall'amministrazione comunale di Aprilia.
La Rete allestirà un colorato e pacifico sit-in di protesta, in attesa della conclusione dei lavori del Tavolo da cui si attende il riconoscimento delle tante osservazioni emerse nella Relazione conclusiva ed i conseguenti atti della giunta Marrazzo.
La Rete rimane inoltre fermamente convinta che vada rivalutato l'intero iter della Valutazione di Impatto Ambientale e che i tavoli non si chiudano prima della loro naturale scadenza, cioè non prima della fine della campagna di monitoraggio della qualità dell'aria.
La Rete ritiene indispensabile la presenza al Tavolo del Presidente Marrazzo, come figura garante, e non di altri delegati. Infatti, dopo aver confermato al Prefetto di Latina la volontà di presiedere il tavolo durante il vertice tenutosi in Prefettura lo scorso venerdì, il Presidente Marrazzo ha fatto ventilare l'ipotesi di delegare per l'assunzione di sopraggiunti impegni istituzionali.
In sua assenza, i cittadini di Aprilia si riserveranno di valutare se partecipare ai lavori o richiedere una nuova convocazione della riunione.
La Rete comunica infine che vigilerà attentamente su eventuali accelerazioni in questi momenti di verifica e confronto istituzionale, organizzando per giovedì 16 ottobre alle ore 7 un nuovo sit-in all'ingresso del presidio.
LA RETE CITTADINI CONTRO LA TURBOGAS DI APRILIA
La Rete allestirà un colorato e pacifico sit-in di protesta, in attesa della conclusione dei lavori del Tavolo da cui si attende il riconoscimento delle tante osservazioni emerse nella Relazione conclusiva ed i conseguenti atti della giunta Marrazzo.
La Rete rimane inoltre fermamente convinta che vada rivalutato l'intero iter della Valutazione di Impatto Ambientale e che i tavoli non si chiudano prima della loro naturale scadenza, cioè non prima della fine della campagna di monitoraggio della qualità dell'aria.
La Rete ritiene indispensabile la presenza al Tavolo del Presidente Marrazzo, come figura garante, e non di altri delegati. Infatti, dopo aver confermato al Prefetto di Latina la volontà di presiedere il tavolo durante il vertice tenutosi in Prefettura lo scorso venerdì, il Presidente Marrazzo ha fatto ventilare l'ipotesi di delegare per l'assunzione di sopraggiunti impegni istituzionali.
In sua assenza, i cittadini di Aprilia si riserveranno di valutare se partecipare ai lavori o richiedere una nuova convocazione della riunione.
La Rete comunica infine che vigilerà attentamente su eventuali accelerazioni in questi momenti di verifica e confronto istituzionale, organizzando per giovedì 16 ottobre alle ore 7 un nuovo sit-in all'ingresso del presidio.
LA RETE CITTADINI CONTRO LA TURBOGAS DI APRILIA
09 ottobre 2008
VALE ANCORA LA PENA PARLARNE?
Danilo Petrella, neo componente della giunta di centrodestra - che nel 2004 capeggiava la lista "ALLEANZA ARDEATINA", sostenitrice della coalizione di centrosinistra che proponeva la candidatura a sindaco di Tiziana Bartolini - il 1° ottobre 2008 ha inviato ai componenti del Laboratorio per la Sinistra il seguente SMS.
Ho letto quanto avete scritto su quel volantino (distribuito durante il CC del 30 settembre).
Parlare di ipocrisia non è corretto. Vorrei ricordarvi che anche tanti di voi in ballottaggio hanno sostenuto con noi il candidato Sindaco del centro destra Eufemi. Oggi il nostro percorso è diverso dal vostro, però credo che si debba mantenere un clima più sereno.
Non è la prima volta che escono pesanti e sgradevoli dichiarazioni che di politico nulla hanno. Ciò non fa il bene di nessuno, comunque ribadisco la mia piena disponibilità nel voler incontrare il laboratorio per parlare di ciò che si può fare per il bene e l'interesse del nostro paese.
Con stima
Danilo Petrella
Non è un caso aver introdotto il messaggio del Petrella ricordando le vicende delle elezioni del 2004. In quell'anno Petrella capeggiava la lista spacciata per sinistra "ALLEANZA ARDEATINA" ed i voti raccolti da quella lista permisero all'epoca alla coalizione Bartolini di passare al ballottaggio e dividere la sinistra.
Nel 2004 il centrosinistra venne rappresentato da tre diverse coalizioni ed il risultato fu l'inizio della divisione dello stesso centrosinistra che si è poi protratto per tutti questi anni fino alla dis-Unione delle ultime elezioni comunali.
Un progetto iniziato lontano nel tempo, con un obiettivo ben chiaro, a lunga scadenza, favorito (più o meno scientemente?) anche dagli esponenti e schieramenti - considerati "storici" - del cosiddetto centrosinistra di Ardea.
Un progetto che ha avuto l'unico scopo di decretare la sparizione dal consiglio comunale dell'unica "vera" opposizione di centrosinistra, l'unica "blindata" contro le infiltrazioni trasformiste che abbiamo visto manifestarsi con tanta vemenza negli ultimi tempi.
I sostenitori politici di questi trasformisti hanno adesso chiesto scusa alla cittadinanza, ma i componenti di Ardea-online.org non riescono a fare a meno di chiedersi se ciò sia sufficiente e se valga ancora la pena parlarne...
Ho letto quanto avete scritto su quel volantino (distribuito durante il CC del 30 settembre).
Parlare di ipocrisia non è corretto. Vorrei ricordarvi che anche tanti di voi in ballottaggio hanno sostenuto con noi il candidato Sindaco del centro destra Eufemi. Oggi il nostro percorso è diverso dal vostro, però credo che si debba mantenere un clima più sereno.
Non è la prima volta che escono pesanti e sgradevoli dichiarazioni che di politico nulla hanno. Ciò non fa il bene di nessuno, comunque ribadisco la mia piena disponibilità nel voler incontrare il laboratorio per parlare di ciò che si può fare per il bene e l'interesse del nostro paese.
Con stima
Danilo Petrella
Non è un caso aver introdotto il messaggio del Petrella ricordando le vicende delle elezioni del 2004. In quell'anno Petrella capeggiava la lista spacciata per sinistra "ALLEANZA ARDEATINA" ed i voti raccolti da quella lista permisero all'epoca alla coalizione Bartolini di passare al ballottaggio e dividere la sinistra.
Nel 2004 il centrosinistra venne rappresentato da tre diverse coalizioni ed il risultato fu l'inizio della divisione dello stesso centrosinistra che si è poi protratto per tutti questi anni fino alla dis-Unione delle ultime elezioni comunali.
Un progetto iniziato lontano nel tempo, con un obiettivo ben chiaro, a lunga scadenza, favorito (più o meno scientemente?) anche dagli esponenti e schieramenti - considerati "storici" - del cosiddetto centrosinistra di Ardea.
Un progetto che ha avuto l'unico scopo di decretare la sparizione dal consiglio comunale dell'unica "vera" opposizione di centrosinistra, l'unica "blindata" contro le infiltrazioni trasformiste che abbiamo visto manifestarsi con tanta vemenza negli ultimi tempi.
I sostenitori politici di questi trasformisti hanno adesso chiesto scusa alla cittadinanza, ma i componenti di Ardea-online.org non riescono a fare a meno di chiedersi se ciò sia sufficiente e se valga ancora la pena parlarne...
I CARABINIERI DI ANZIO: DROGA E CAMORRA A SUD DI ROMA
«Il litorale romano sud è caratterizzato da un notevole giro di stupefacenti, sia prodotti in loco e penso alle piantagioni di canapa indiana sequestrate, sia in arrivo attraverso i porti e il via vai di persone di un'area turistica». Queste le prime valutazioni del neo comandante della Compagnia dei carabinieri di Anzio, maggiore Emanuele Gaeta.
La Compagnia ha competenza su Anzio, Nettuno ed Ardea. Il maggiore ha sottolineato anche la presenza in zona di affiliati al clan dei Casalesi e alla 'ndrangheta. Tra gli altri obiettivi i controlli delle presenze del personale negli enti pubblici per evitare truffe allo Stato e quelli nei cantieri edili per sicurezza sul lavoro e contrasto al lavoro nero.
La Compagnia ha competenza su Anzio, Nettuno ed Ardea. Il maggiore ha sottolineato anche la presenza in zona di affiliati al clan dei Casalesi e alla 'ndrangheta. Tra gli altri obiettivi i controlli delle presenze del personale negli enti pubblici per evitare truffe allo Stato e quelli nei cantieri edili per sicurezza sul lavoro e contrasto al lavoro nero.
08 ottobre 2008
UN MANCATO INCONTRO CHE PUZZA...
Stranamente, una richiesta di incontro su un tema quale il taglio dei fondi per l'assistenza agli alunni disabili (più volte segnalato da questo sito) viene palesemente ignorata dall'assessorato ai servizi sociali, che, invece, preferisce organizzare un convegno - a pagamento - tranne che per gli appartenenti all'associazione culturale "promossa" dall'amministrazione.
P.R.C. Circolo di Ardea
Il P.R.C. di Ardea, in quanto componente del "laboratorio per la sinistra" esprime tutta la sua indignazione per la mancata celerità dell'incontro con l'assessore Ucci ed il dirigente. La richiesta d'incontro sottolineava l'urgenza e l'importanza che questo avvenisse in tempi brevissimi, e nonostante l'estrema emergenza ed utilità di cercare insieme una soluzione al problema alunni disabili.
L'amministrazione non ha a tutt'oggi trovato il tempo di ricevere una delegazione del "laboratorio".
Il P.R.C. legge in questo atteggiamento la negazione ad una collaborazione democratica, considerando che Sabato 11 ottobre sappiamo esserci un incontro con un'associazione cittadina proprio sulla questione sociale.
Confermiamo la nostra disponibiltà al dialogo politico, prendiamo atto che dal 24 sett. (data di consegna della richiesta d'incontro) l'amministrazione dimostra un preoccupante disinteresse al problema che vivono i suoi cittadini più deboli, e soprattutto la palese indifferenza all'esistenza di realtà politicamente distanti.
Barbara Tamanti
Partito della Rifondazione Comunista
Circolo di Ardea
P.R.C. Circolo di Ardea
Il P.R.C. di Ardea, in quanto componente del "laboratorio per la sinistra" esprime tutta la sua indignazione per la mancata celerità dell'incontro con l'assessore Ucci ed il dirigente. La richiesta d'incontro sottolineava l'urgenza e l'importanza che questo avvenisse in tempi brevissimi, e nonostante l'estrema emergenza ed utilità di cercare insieme una soluzione al problema alunni disabili.
L'amministrazione non ha a tutt'oggi trovato il tempo di ricevere una delegazione del "laboratorio".
Il P.R.C. legge in questo atteggiamento la negazione ad una collaborazione democratica, considerando che Sabato 11 ottobre sappiamo esserci un incontro con un'associazione cittadina proprio sulla questione sociale.
Confermiamo la nostra disponibiltà al dialogo politico, prendiamo atto che dal 24 sett. (data di consegna della richiesta d'incontro) l'amministrazione dimostra un preoccupante disinteresse al problema che vivono i suoi cittadini più deboli, e soprattutto la palese indifferenza all'esistenza di realtà politicamente distanti.
Barbara Tamanti
Partito della Rifondazione Comunista
Circolo di Ardea
CONVEGNO SULL'AMBIENTE
presso la Sala Cinema della parrocchia di S.Benedetto da Norcia
Via Orazio 2 - Pomezia
si terrà il I° Convegno sull'Ambiente
Il tema sarà il trattamento dei rifiuti, le ragioni del no all'inceneritore di Albano e le alternative.
Relatore principale sarà il Prof. Stefano Montanari dell'Istituto Nanodiagnostics di Modena che illustrerà le patologie dovute alle polveri sottili e le scoperte su cui sta lavorando con la sua equipe per la comunità europea.
Tutti i cittadini sono invitati a partecipare per conoscere quale sarà il futuro della loro salute costretti tra l'inceneritore di Albano e la turbogas di Aprilia...
MAGLIACCA HA TRADITO GLI ELETTORI. SI DIMETTA
Dal portavoce del Partito Socialista riceviamo e pubblichiamo.
Mi scuso se per puro errore e per mia responsabilità è stato omesso il vostro indirizzo tra i destinatari del comunicato stampa sulla vicenda Magliacca.
Comunicato Stampa
Decidendo di sostenere l'amministrazione di centrodestra, Antonello Magliacca ha tradito l'impegno che aveva sottoscritto con la coalizione che nel 2007 lo ha candidato sindaco.
Questa decisione è molto grave:
E' inaccettabile che un uomo presente in consiglio comunale solo in ragione di una candidatura a sindaco utilizzi la fiducia avuta dai partiti e dai cittadini per sostenere un'amministrazione di segno contrario. Non c'è giustificazione o spiegazione che tenga: o Magliacca ha mentito nel candidarsi oppure - se ha cambiato opinione su Eufemi e il centrodestra e se ha coraggio - per onestà politica e intellettuale si dimetta. Inoltre la decisione di rappresentare una lista civica che faceva parte della coalizione è ulteriore segno di ipocrisia e bassezza morale.
Le sottoscritte forze politiche, in accordo con Presenza Cristiana, rimangono convinte che Ardea debba essere governata con scelte amministrative determinate nella chiarezza dei programmi e dei ruoli politici e istituzionali. Neo-consociativismi, approssimazioni e ambiguità non fanno che aumentare il caos del territorio, la disorganizzazione strutturale e la paralisi permanente. Per questo continuiamo a lavorare ad un progetto politico alternativo a quello del centrodestra e, attraverso il Laboratorio cittadino per la sinistra unita, facciamo sentire la nostra voce elaborando proposte e cercando le possibili sintesi. Non intendiamo certo abbassare la guardia in un momento così delicato. Non sfugge, infatti, la concomitanza di questo passaggio con alcune grosse questioni tra cui spicca la rivisitazione del Piano Regolatore Generale che si profila come 'il grande affare' che porterà discapito sicuro al territorio e probabili benefici a chi nella partita intende giocare un ruolo e non stare in panchina.
Partito Socialista, Verdi, Sinistra Democratica
Ardea 30 settembre 2008
Mi scuso se per puro errore e per mia responsabilità è stato omesso il vostro indirizzo tra i destinatari del comunicato stampa sulla vicenda Magliacca.
Comunicato Stampa
Decidendo di sostenere l'amministrazione di centrodestra, Antonello Magliacca ha tradito l'impegno che aveva sottoscritto con la coalizione che nel 2007 lo ha candidato sindaco.
Questa decisione è molto grave:
- perché annulla le speranze che erano state riposte in lui di rinnovare la politica ad Ardea portando nell’assise consiliare una voce giovane, di sinistra e alternativa
- perché vanifica il tentativo di avvicinare i giovani ad un 'fare amministrazione' per il gusto del partecipare alla vita collettiva e non in funzione del potere pur che sia
- perché contraddice una candidatura a sindaco alternativa a quella del centrodestra
- perché è devastante per il progetto politico che il centrosinistra aveva tracciato e gli aveva affidato
- perché contribuisce ad offuscare ulteriormente il già torbido clima politico di Ardea.
E' inaccettabile che un uomo presente in consiglio comunale solo in ragione di una candidatura a sindaco utilizzi la fiducia avuta dai partiti e dai cittadini per sostenere un'amministrazione di segno contrario. Non c'è giustificazione o spiegazione che tenga: o Magliacca ha mentito nel candidarsi oppure - se ha cambiato opinione su Eufemi e il centrodestra e se ha coraggio - per onestà politica e intellettuale si dimetta. Inoltre la decisione di rappresentare una lista civica che faceva parte della coalizione è ulteriore segno di ipocrisia e bassezza morale.
Le sottoscritte forze politiche, in accordo con Presenza Cristiana, rimangono convinte che Ardea debba essere governata con scelte amministrative determinate nella chiarezza dei programmi e dei ruoli politici e istituzionali. Neo-consociativismi, approssimazioni e ambiguità non fanno che aumentare il caos del territorio, la disorganizzazione strutturale e la paralisi permanente. Per questo continuiamo a lavorare ad un progetto politico alternativo a quello del centrodestra e, attraverso il Laboratorio cittadino per la sinistra unita, facciamo sentire la nostra voce elaborando proposte e cercando le possibili sintesi. Non intendiamo certo abbassare la guardia in un momento così delicato. Non sfugge, infatti, la concomitanza di questo passaggio con alcune grosse questioni tra cui spicca la rivisitazione del Piano Regolatore Generale che si profila come 'il grande affare' che porterà discapito sicuro al territorio e probabili benefici a chi nella partita intende giocare un ruolo e non stare in panchina.
Partito Socialista, Verdi, Sinistra Democratica
Ardea 30 settembre 2008
07 ottobre 2008
TURBOGAS: IL PREFETTO SOSPENDE OGNI IPOTESI DI SGOMBERO
Il Prefetto sospende ogni ipotesi di sgombero fino al prossimo 15 ottobre
Prendiamo atto con grande soddisfazione e rinnovata fiducia nelle istituzioni della decisione del Prefetto di Latina Bruno Frattasi di far sospendere ogni lavoro sul terreno da parte di Sorgenia ed ogni ipotesi di sgombero forzato almeno fino al prossimo 15 ottobre, giorno in cui il presidente della giunta regionale Piero Marrazzo ha fissato la seduta del Tavolo per Aprilia. In base alla posizione che esprimerà il presidente Marrazzo si valuterà il da farsi. La Rete lo ritiene un grande risultato dettato dal buon senso e dalle buone ragioni.
Questa mattina, infatti, il presidente Rita Leli ha guidato una delegazione in Prefettura, che ha notificato al rappresentante territoriale del governo una dichiarazione di diniego all'avvio del cantiere prima che sia concluso l'iter giuridico ed amministrativo cui è soggetto il decreto autorizzativo, e prima che la Regione Lazio abbia assunto le opportune determinazioni in merito ai tavoli tecnici tuttora operativi.
Una contrarietà espressa anche dall'amministrazione comunale che dimostra l'importanza di aver raccolto le opinioni dei cittadini domenica mattina in piazza Roma ad Aprilia.
La Rete Cittadini Contro la Turbogas di Aprilia, in virtù delle ultime novità intercorse, annulla il sit-in previsto per domani mattina per annullare l'ipotesi di sgombero ed invita i cittadini ad una nuova assemblea giovedì 9 ottobre, alle 21, presso i locali del centro "Sada" di via delle Margherite ad Aprilia.
LA RETE CITTADINI CONTRO LA TURBOGAS DI APRILIA
Prendiamo atto con grande soddisfazione e rinnovata fiducia nelle istituzioni della decisione del Prefetto di Latina Bruno Frattasi di far sospendere ogni lavoro sul terreno da parte di Sorgenia ed ogni ipotesi di sgombero forzato almeno fino al prossimo 15 ottobre, giorno in cui il presidente della giunta regionale Piero Marrazzo ha fissato la seduta del Tavolo per Aprilia. In base alla posizione che esprimerà il presidente Marrazzo si valuterà il da farsi. La Rete lo ritiene un grande risultato dettato dal buon senso e dalle buone ragioni.
Questa mattina, infatti, il presidente Rita Leli ha guidato una delegazione in Prefettura, che ha notificato al rappresentante territoriale del governo una dichiarazione di diniego all'avvio del cantiere prima che sia concluso l'iter giuridico ed amministrativo cui è soggetto il decreto autorizzativo, e prima che la Regione Lazio abbia assunto le opportune determinazioni in merito ai tavoli tecnici tuttora operativi.
Una contrarietà espressa anche dall'amministrazione comunale che dimostra l'importanza di aver raccolto le opinioni dei cittadini domenica mattina in piazza Roma ad Aprilia.
La Rete Cittadini Contro la Turbogas di Aprilia, in virtù delle ultime novità intercorse, annulla il sit-in previsto per domani mattina per annullare l'ipotesi di sgombero ed invita i cittadini ad una nuova assemblea giovedì 9 ottobre, alle 21, presso i locali del centro "Sada" di via delle Margherite ad Aprilia.
LA RETE CITTADINI CONTRO LA TURBOGAS DI APRILIA
UDI ARDEA: IN MERITO ALL'ORDINANZA ANTI-PROSTITUZIONE DEL SINDACO
Ma quale contrasto alla prostituzione, ma quale programma per la sicurezza. L'ordinanza del sindaco è una palese violazione dei diritti della persona e una lesione gravissima della libertà per tutti di potersi muovere ed agire. L'UDI di Ardea, Unione donne in Italia, si ribella inoltre all'offesa che l'ordinanza reca alle donne in generale. Se venissero applicate alla lettera, le disposizioni del sindaco Eufemi metterebbero in seria difficoltà qualsiasi donna in attesa di un autobus ai bordi delle nostre strade, tra l'altro quasi tutte buie o malamente illuminate.
Come dovranno comportarsi e vestirsi le donne per circolare nelle strade di Ardea senza rischiare di essere scambiate per "soggetti che per l'atteggiamento ovvero per l'abbigliamento o le modalità comportamentali manifestino l'intenzione di esercitare l'attività di meretricio"? Quanto potrà essere corta la minigonna? Come faremo a distinguerci dalle prostitute in jeans? Il testo sfiora il ridicolo, poi, nel vietare la sosta "anche solo per chiedere informazioni" per concordare "prestazioni sessuali a pagamento". Impossibile provare "la trattativa" in corso, possibilissimo invece, per zelanti vigili - magari neoassunti - fermare chiunque per il solo sospetto che ciò stia avvenendo. Il riferimento alla sicurezza è inappropriato sia perché non si vede come la prostituzione possa far sentire meno sicuri i cittadini, sia perché la presenza di organizzazioni malavitose (quelle sì sono un problema serio per la "sicurezza") si manifesta con la tratta, di cui le prostitute sono le vittime.
Del resto anche nella relazione dell'Osservatorio sulla Prostituzione redatta dal Ministero dell'Interno insieme alla Direzione Nazionale Antimafia e agli Enti Locali si afferma che la prostituzione non è una questione di ordine pubblico ma di rilevanza sociale. Le ordinanze si emanano per fronteggiare emergenze improvvise e non ci pare che la prostituzione possa essere definita un'emergenza. Inoltre, poiché non si ha notizia di iniziative amministrative volte ad aiutare le vittime della tratta, il provvedimento del sindaco Eufemi appare dettato da un protagonismo che questa volta supera il limite della decenza.
Il decreto Carfagna, cui il sindaco evidentemente si ispira, dovrà passare il vaglio del Parlamento prima di diventare legge dello Stato, ma nel frattempo vogliamo ricordare che la Costituzione garantisce la libertà alle persone e che quest'anno ricorre anche il 60° anniversario della Dichiarazione dei Diritti Universali dell'Uomo.
Ardea, 7 ottobre 2008
Come dovranno comportarsi e vestirsi le donne per circolare nelle strade di Ardea senza rischiare di essere scambiate per "soggetti che per l'atteggiamento ovvero per l'abbigliamento o le modalità comportamentali manifestino l'intenzione di esercitare l'attività di meretricio"? Quanto potrà essere corta la minigonna? Come faremo a distinguerci dalle prostitute in jeans? Il testo sfiora il ridicolo, poi, nel vietare la sosta "anche solo per chiedere informazioni" per concordare "prestazioni sessuali a pagamento". Impossibile provare "la trattativa" in corso, possibilissimo invece, per zelanti vigili - magari neoassunti - fermare chiunque per il solo sospetto che ciò stia avvenendo. Il riferimento alla sicurezza è inappropriato sia perché non si vede come la prostituzione possa far sentire meno sicuri i cittadini, sia perché la presenza di organizzazioni malavitose (quelle sì sono un problema serio per la "sicurezza") si manifesta con la tratta, di cui le prostitute sono le vittime.
Del resto anche nella relazione dell'Osservatorio sulla Prostituzione redatta dal Ministero dell'Interno insieme alla Direzione Nazionale Antimafia e agli Enti Locali si afferma che la prostituzione non è una questione di ordine pubblico ma di rilevanza sociale. Le ordinanze si emanano per fronteggiare emergenze improvvise e non ci pare che la prostituzione possa essere definita un'emergenza. Inoltre, poiché non si ha notizia di iniziative amministrative volte ad aiutare le vittime della tratta, il provvedimento del sindaco Eufemi appare dettato da un protagonismo che questa volta supera il limite della decenza.
Il decreto Carfagna, cui il sindaco evidentemente si ispira, dovrà passare il vaglio del Parlamento prima di diventare legge dello Stato, ma nel frattempo vogliamo ricordare che la Costituzione garantisce la libertà alle persone e che quest'anno ricorre anche il 60° anniversario della Dichiarazione dei Diritti Universali dell'Uomo.
Ardea, 7 ottobre 2008
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