Combattere la domanda e non l'offerta, dunque i clienti e non le prostitute.
Pur se l'idea può essere corretta nella sua idea di base, specialmente in relazione all'inopportuna fermata dei potenziali "clienti" che con i loro veicoli costituiscono intralcio e pericolo per gli altri automobilisti, il comune di Ardea riesce sempre a distinguersi e perciò ha pubblicato un'ordinanza che prevede sanzioni non solo per chi tenta di abbordare le lucciole, ma anche chi si ferma "solo per chiedere informazioni".
Se avete sbagliato strada e l'unica persona alla quale potete chiedere un'indicazione è la prostituta sul vialone che state percorrendo, evitate di farlo. La semplice richiesta dell'indicazione vi potrebbe costare salato: ben 166 Euro! Vi conviene continuare a percorrere la strada, sprecare tempo e carburante nella speranza di trovare il suo "protettore" poco più avanti.
Con lui potrete parlare tranquillamente, pur se viscido e criminale.
Come dire... In mancanza di contenuti più seri, la deriva autoritaria è alle porte e non teme argini di nessun genere, complice l'ignoranza e la sub-cultura televisiva alimentata a colpi di Grande Fratello, Isola dei Famosi, Veline e Amici vari...
L'ordinanza prevede una multa di 166 euro per chi ''contatta soggetti dediti alla prostituzione per contrattare prestazioni sessuali a pagamento o solo per chiedere informazioni'' e le sanzioni sono previste non solo per chi è a bordo di un'auto ma anche per chi è a piedi.
Secondo il sindaco ''L'atto si inserisce in un programma per la sicurezza che ha visto, nei mesi scorsi, vari interventi di polizia locale e altre forze dell'ordine a difesa del territorio e del decoro ambientale'', ma francamente, si fatica a sentirlo parlare di decoro ambientale in un luogo nel quale proprio la mancanza di decoro ambientale, con cassonetti stracolmi e discariche a cielo aperto, favorisce il fenomeno non fosse altro per la facilità di trovare i materiali con i quali le prostitute nei giorni più freddi si riscaldano...