01 luglio 2010
LA STANGATA DI SILVIO SUI PENDOLARI
Bugiardi. Sulle vere ragioni della nomina del neoministro Brancher – a tal proposito vi segnalo il concorso a premi indetto da Idv “indovina la delega” – e sulla promessa solenne che non ci sarebbero state nuove tasse. Venti giorni fa Berlusconi ha detto “le tasse non aumenteranno”. Meno di una settimana fa, gli ha fatto eco il ministro Tremonti “Se aumentiamo le tasse facciamo una cosa storta”. Ebbene, Tremonti e Berlusconi l’hanno fatta storta, grossa e storta per la verità. La manovra del governo, infatti, introduce un aumento del 5 per cento sulle tariffe autostradali – anche per quelle che più che autostrade sembrano mulattiere con lavori in corso perenni – e mette a pagamento percorsi stradali che fino a ieri erano gratuiti, tangenziali, raccordi e anelli che girano intorno alle grandi città. Per entrare a Torino e Roma, tanto per fare due esempi, si pagherà dazio: ad accogliere pendolari e lavoratori, che hanno scelto di vivere fuori città per ragioni economiche e vengono in città per lavorare, ci saranno i nuovi terribili e famelici “caselli piovra” i nuovi mostri partoriti dalla fervida mente di Tremonti. Hanno scelto di vivere in periferia non per vezzo, ma perché acquistare o prendere in affitto una casa in città è impossibile, visti i prezzi alle stelle degli immobili. La neo tassa non è questione di pochi spiccioli, di una manciatina di euro. Andata e ritorno, cinque giorni alla settimana, costeranno ad un lavoratore 120 euro al mese, 1.440 euro l’anno. Insomma, uno stipendio intero se ne andrà per venire a lavorare. E’ qui la vera schifezza. Con questa mossa che definire odiosa è poco, il governo introduce una tassa d’accesso per venire a lavorare e si accanisce sui lavoratori a stipendio fisso, sui pendolari, su chi le tasse le paga da sempre. E’ la riprova non solo che mettono eccome le mani in tasca agli italiani, ma le mettono sempre nelle tasche dei soliti, i meno abbienti, le famiglie, quelli che in un anno si ritroveranno a pagare più di tassa al casello piovra che di Irpef, mentre gli evasori fiscali continueranno a far festa. Ovviamente, su questo Italia dei Valori darà battaglia. Tra ddl intercettazioni e manovra economia sarà un luglio di fuoco per il governo e la maggioranza.
di Massimo Donati IDV
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