12 gennaio 2010

I NOSTRI PRIMI 65 ANNI

Un traguardo, ma anche una tappa, una sfida per quello che ancora oggi riteniamo abbia   valore...              


                       


Abbiamo scelto di accogliere i ‘primi’ 65 anni di ‘noidonne’ con il sorriso. Anzi, possibilmente con rumorosi e salutari sghignazzi. I tempi sono duri: la crisi economica è pesante, cresce la disoccupazione, le tasse aumentano e i servizi diminuiscono. Che ci sarà mai da ridere, si potrebbe obiettare. In effetti abbiamo riflettuto e ci è sembrato necessario, oggi più che mai, alleviare il carico di preoccupazioni che quotidianamente pesa sulle donne. Dunque quale migliore occasione di un bel ‘compleanno’ per festeggiare con allegria quello che certamente è un traguardo? Si tratta di un punto di arrivo che è motivo di orgoglio e al tempo stesso rappresenta la possibilità di cogliere o lanciare tante nuove sfide. Altro aspetto di non secondaria importanza è la necessità di trovare nuovi linguaggi, nuove modalità con cui parlare ‘delle’ donne e ‘alle’ donne. Da troppi anni ci confrontiamo con le stesse problematiche, in una riproposizione quasi identica di nodi critici che non si risolvono. Non bastasse, le poche novità che si registrano sono di segno negativo. Lo sconforto è la prima reazione ma, poiché non abbiamo nessuna intenzione di arrenderci o di lasciarci sfinire, l’ironia ci è sembrata una delle migliori risposte. Forse la più accattivante per le giovani, che con la loro freschezza possono portare nuovi sguardi che siamo pronte a raccogliere e a fare nostri, forse interessante anche per le donne più mature che possono rileggere e narrare di nuovo la loro storia con la leggerezza che la vita vissuta può regalare. Nasce così l’idea del concorso ‘Note Satiriche’ per vignette e micro-racconti, puntando a giocare con la satira e la brevità, in antitesi a una certa tendenza femminile a indugiare sulle parole e scarnificare sensi e significati. Un concorso riservato solo alle donne, cosa che ha suscitato qualche critica (da parte di uomini) evidentemente interessati a partecipare, ma che abbiamo rigettato... naturalmente sorridendo. Non siamo solite escludere l’altro genere, però quando abbiamo bisogno di spazi autonomi sappiamo ricavarceli. E difenderli. Se la sfida della società della comunicazione multimediale è giocata sulla velocità e sulla sintesi, noi cerchiamo di coglierla e di ‘essere dentro’ per dire con linguaggio di donna, rinnovato, quello che ancora oggi riteniamo abbia valore.
da www.noidonne.org
(11 gennaio 2010)

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