RONCIGLIANO PROTESTA CONTRO L'INCENERITORE
Attivisti bloccano otto camion
70 persone hanno fermato i velivoli carichi di rifiuti all’esterno del complesso. Giovedì l'incontro in Regione
ROMA - All'alba di mercoledì mattina un presidio di circa settanta persone ha bloccato l’accesso alla discarica di Roncigliano per otto camion carichi di rifiuti, nell’area di Albano laziale, in provincia di Roma. La protesta è contro la costruzione del nuovo inceneritore.
LA RICHIESTA - Sospendere la costruzione del nuovo termovalorizzatore fino al 24 marzo, quando il Tar prenderà una decisione sul ricorso. Questa la richiesta del Coordinamento contro l’inceneritore di Albano laziale responsabile del blocco. Sul posto è arrivato anche il consigliere regionale Enrico Fontana. Il Coordinamento vuole entrare nella discarica per verificare la gestione dei rifiuti. I tecnici del gruppo hanno ottenuto di poter visitare l’area, accompagnati da un rappresentante della proprietà. Gli invasi, denunciano gli attivisti, verrebbero "sovrastoccati": aree la cui capienza è già esaurita sarebbero, spiegano, sigillate; dopodiché lo scarico dei rifiuti riprenderebbe nello stesso punto. Il Coordinamento, sottolineano, ha depositato già tre esposti alla procura della Repubblica di Velletri contro la gestione dei rifiuti di Roncigliano.IL RICORSO AL TAR - Sul nuovo inceneritore, spiega Franco del Coordinamento, sono stati avanzati tre ricorsi al Tar: contro l’autorizzazione integrata ambientale (Aia), la valutazione di impatto ambientale (Via) e la dichiarazione di pubblica utilità della conferenza dei servizi. La prima udienza del Tar per esaminare la questione si è svolta l’11 novembre. La prossima sarà il 24 marzo. La richiesta è che la Regione sospenda l’autorizzazione ai lavori fino alla decisione del Tar. Già da un mese, spiega Franco, sul sito si accumulano i materiali edili necessari alla costruzione. Per parlarne i militanti hanno ottenuto un incontro venerdì alle 14.30 con l’assessore regionale agli Enti locali e ai rifiuti, Giuseppe Parroncini.
09 dicembre 2009
da indymedia.org
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