01 maggio 2011

DOPO L'ULTIMO CONSIGLIO COMUNALE, ENRICA TUMINO COMMENTA


      • Dopo l'ultimo consiglio comunale, sono tanti i commenti negativi sul comportamento dei componenti l'intera assise ed in particolare di quelli della maggioranza che dopo quattro mesi che non viene convocato un consiglio comunale, questi finisce nel peggiore dei modi, “rinviato a data da destinarsi per mancanza di numero legale” e proprio per l'assenza dei consiglieri di maggioranza . Per quanto accaduto, Enrica Tumino medico legale, attenta osservatrice della politica ardeatina, attiva sostenitrice del centro destra ove a differenza di altri ha sempre militato, ha inviato un commento nel gruppo “Mantieni la destra” su Facebook, commento che ha riscosso un notevole successo, condiviso da tanti. Purtroppo il suo pensiero è utopistico, se si continua a votare quanti hanno già per decenni mal amministrato Ardea facendolo apparire più che un paese alle porte della città eterna, un paese ai confini del terzo mondo. E qualcuno che per decenni ha partecipato al disastro politico amministrativo ardeatino cerca con gente nuova e facce pulite di riproporsi a sindaco. Enrica scrive:


      • "Enrica Tumino tre quarti dei consiglieri facenti parte l'assise del Comune di Ardea sono al 2°, 3° o 4° incarico. Alcuni di loro sono vere e proprie cariatidi del palazzo di via Garibaldi, lì esattamente da quei quaranta anni di Comune che Ardea ha da poco festeggiato. Alcuni hanno sperimentato tutte le opzioni possibili, in amministrazione comunale: sono stati consiglieri, assessori, vicesindaci e qualcuno pure sindaco. Alcuni (pochi) hanno già abbondantemente dimostrato la loro onorabilità. Altri, molto meno. Eppure vi ricordo che tutti, compresi i meno onorevoli, continuano ad essere incaricati dal voto dei cittadini, che evidentemente non capiscono che quella matita e quella scheda sono le loro armi per portare ad un cambiamento. Il console Appio Claudio Cieco, che non era un cretino, visto che durante la sua attività politica nell'antica Roma fece costruire nientepopodimeno che l'acquedotto, soleva dire che "quisque faber est fortunae suae". Io lo ripeto più maccheronicamente agli elettori di Ardea: ciascuno è artefice del proprio destino!!! P.S.: durante il suo periodo politico, Appio Claudio, superando le ostilità di chi si opponeva ad un cambiamento, riuscì ad introdurre nel senato romano uomini nuovi e figli di liberti. Che dite, vogliamo proporlo a sindaco, il prossimo anno?”

      • Luigi Centore

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