08 ottobre 2011

GOVERNO LADRO IPOTECA LA CASA...


Grande idea del governo per ridurre il debito pubblico: ipotecare le case degli italiani. Una bella ipoteca del 10% e passa la paura. Insomma, agli italiani proprietari di case la paura resterebbe, ma questo cosa importa? Voi, sinceramente, affidereste a Berlusconi il 10% della vostra casa? Io no. Mi chiedo cosa aspettino a dare il premio Nobel per l’economia a questi geni. L’ipotesi che il governo stia considerando di ipotecare le case di tutti gli italiani per ridurre il debito pubblico è, nel contesto odierno, una specie di rapina a mano armata. Questo governo deve smetterla di saccheggiare i risparmi degli italiani. Quello che serve al Paese sono riforme strutturali che ridisegnino l’architettura dello Stato e delle pubbliche amministrazioni e che ci portino a spendere meno e meglio il denaro pubblico. Non ci stancheremo mai di ripeterlo. Si deve ricostruire lo Stato italiano dalle fondamenta azzerando sprechi, burocrazia. Si devono eliminare le ruberie e le clientele. L’idea di dare le case degli italiani a garanzia del debito, mettendoci un’ipoteca sopra, la dice lunga su quanto il governo, che è ormai alla frutta, si sia ridotto a scelte disperate. Ma dimostra anche quanto, al di là delle parole rassicuranti di Berlusconi e company, la situazione italiana sia di una gravità estrema. Ma il punto, lo ribadiamo ancora una volta, è un altro: bisogna ridurre la spesa pubblica, riducendo sprechi inefficienze e le mille ruberie che ancora oggi assorbono immense risorse pubbliche. Anche solo pensare di ipotecare le case degli italiani è una scelta delinquenziale. La ricetta è una sola: meno spesa pubblica e più sostegno allo sviluppo.

Nessun commento:

Posta un commento

I vostri commenti sono molto graditi a patto che non arrechino offesa. In caso contrario i commenti non saranno pubblicati. Dopo aver inserito il commento nella finestra sottostante sarà necessario validarlo introducendo il codice visualizzato di volta in volta. Tutti i commenti sono soggetti ad approvazione.