28 aprile 2011

COMUNICATO STAMPA FEDERAZIONE DELLA SINISTRA


Welfare

Nobile – Tamanti (FdS): “No ai tagli, senza sé e senza ma”


“No allo smantellamento del welfare e ai tagli alla spesa sociale, sì al potenziamento delle strutture pubbliche nell’erogazione dei servizi”. E’ quanto affermano Fabio Nobile e Barbara Tamanti, rispettivamente consigliere e responsabile delle politiche sociali del gruppo regionale della Federazione della Sinistra, che questa mattina hanno preso parte al social-pride, in Campidoglio.


“Da un lato – dichiarano – il Governo finanzia la guerra, dall’altro taglia, a livello nazionale, le risorse destinate al sociale. Un vero e proprio affronto nei confronti del quale indignarsi non basta. Per questo motivo la Federazione della Sinistra ha partecipato oggi alla manifestazione nazionale degli operatori sociali “Il Welfare non è un lusso” tenutasi a Roma, Napoli e Genova. Abbiamo aderito per denunciare i tagli e le politiche con cui il Governo sta smantellando lo stato sociale per introdurre un sistema mercantile e caritatevole. Riteniamo inaccettabile e irresponsabile, soprattutto in una fase in cui aumentano i bisogni delle persone, la manovra che taglia miliardi di euro ai fondi sociali causando la chiusura dei servizi essenziali e la perdita di lavoro per migliaia di operatrici e operatori. Proponiamo alle forze politiche di opposizione e a quelle sociali di fare fronte comune rivendicando maggiori risorse ma anche avanzando un modello di welfare pubblico e partecipato che sia a misura di cittadino, che risponda ai bisogni reali favorendo inclusione e non emarginazione. Un modello che tenga insieme i diritti dei beneficiari dei servizi con i diritti dei lavoratori sociali, i quali meritano condizioni più stabili e salari adeguati alle loro prestazioni. Chiediamo, per questo, di ripristinare le risorse economiche del Fondo Nazionale e del Fondo per la non autosufficienza, di definire i livelli essenziali di assistenza e di introdurre misure di contrasto alla povertà”.


“Siamo e saremo a fianco dei comitati promotori, degli utenti e dei lavoratori, per sostenere una causa giusta e per difendere un diritto nelle opportune sedi istituzionali. La protesta non si fermerà qui e noi saremo con loro. Crediamo – concludono - che il rispetto dovuto alle fasce più deboli passi anche attraverso la garanzia di servizi efficienti e adeguati e che debba essere garantita la dignità degli operatori che lavorano nel sociale. Per tutto questo è doveroso che il Governo metta in campo le risorse necessarie a favore del welfare nazionale, senza sé e senza ma”.

Gruppo Consiliare

Federazione della Sinistra



26 aprile 2011

SVISTA EDILIZIA O NECESSITA' ISTITUZIONALI ?








Svista edilizia o necessita' istituzionali, è la domanda che ci siamo fatti alzando gli occhi in Via Campo Selva, angolo Via Pavia , dove è ubicato un cantiere edile con villini in costruzione.

Due ville una affianco all'altra, ma con due tetti diversi, troppo diversi per non destare delle perplessità. Infatti il Regolamento Edilizio Comunale prevede il punto massimo di altezza 2metri e 20 centimetri tra solaio in piano e colmo. Uno dei due tetti potrebbe risultare difforme e di conseguenza abusivo. Se tale ipotesi fosse vera ci chiediamo come sia stata possibile una tanto macroscopica svista dal momento che il progettista e direttore dei lavori ( come recita la licenza esposta ) risulta essere il Geometra e Consigliere Comunale Mauro Iacoangeli che dovrebbe conoscere molto bene i regolamenti. O verosimilmente certe libertà sono concesse ai soccorritori voltagabbana in continuo supporto di una maggioranza che non c'e' più ?

Eufemi premia gli “ Scilipoti “ nostrani consentendo abusi edilizi, mentre si erge a paladino della legalità ? Sono domande che sorgono spontanee, è pensabile che il nostro primo cittadino si faccia promotore delle demolizioni sul mare e contemporaneamente tolleri abusi perpetrati da Consiglieri Comunali solo per avere i numeri di una maggioranza devastata ?

Aspettiamo precisazioni. Nel frattempo auspichiamo un minimo di interessamento da parte della Polizia Municipale e un intervento del dirigente dell'Ufficio Urbanistica che se nel caso agisca in autotutela per preservare il Comune da eventuale rivalse. nonché ristabilire le normali norme per i cittadini con pari diritti e dignità di fronte alla legge.

Valtere Roviglioni Alberto Delli Colli

IDV Ardea


FESTA DEL TESSERAMENTO 2011 AD ARDEA circolo Graziosi PRC


<é arrivato il momento di farla finita col capitalismo, mettendo l'emergenza ecologica e la giustizia sociale al centro del progetto politico>
H. Kempf

Da questa citazione, che esprime tutta la nostra linea politica, il circolo PRC di Ardea, vuole tentare di accendere la discussione sulla necessità di interrogarsi e dibattere con i cittadini, su una questione che affascina e coinvolge molte delle persone che hanno a cuore il tema della giustizia sociale, fortemente messa in crisi dalla scelte di questo governo e anche dalla consapevolezza dell'emergenza ecologica che riteniamo fondamentale per una politica seria e degna di rispetto
Il circolo Graziosi,organizza la festa del tesseramento 2011, l'invito è rivolto non solo ai tesserati, ma a tutti i cittadini che riconoscono nella partecipazione la vera libertà.

Saranno ospiti Rosa Rinaldi Nazionale PRC-FdS resp. comunicazione
Marco Bizzoni Federazione Prc -FdS resp.organ.
Gaetano Alibrandi regionale PRC- FdS resp. ambiente

Dopo l'introduzione degli ospiti si aprirà un dibattito pubblico, durante il quale saranno graditi gli interventi dei partecipanti.
Seguirà cena sociale con sottoscrizione


presso
circolo Prc Ardea
v.le San Lorenzo 46
ore 16.00
segr, Barbara Tamanti

Sono 203 gli abusi edilizi perpetuati ogni giorno negli ultimi 60 anni in Italia


Roma, 26 apr. (Adnkronos) - Sono 203 gli abusi edilizi perpetuati ogni giorno negli ultimi 60 anni in Italia e, sempre nel nostro Paese, in 50 anni le superfici artificializzate sono aumentate del 500%. I dati arrivano dal Wwf in occasione della presentazione del libro di Paolo Berdini "Breve storia dell'abuso edilizio in Italia".

Nel suo libro Berdini, docente di Urbanistica presso l'Università di Roma, Tor Vergata e consigliere nazionale del Wwf, calcola che dal 1948 ad oggi siano stati compiuti in Italia oltre 4.600.000 abusi, più di 74.000 ogni anno, 203 al giorno e valuta che il numero degli alloggi abusivi oggi superi quota 1.700.000, con circa 6.000.000 di nostri concittadini che vivono in città abusive.

"La debolezza della struttura pubblica e il trionfo del Paese 'fai da te' hanno portato alla cancellazione di fatto in Italia dello Stato: i tre condoni edilizi in 26 anni (1985, 1994, 2003) costituiscono una vicenda esemplare della sconfitta dei presidi pubblici sul territorio a tutela del paesaggio e dei beni culturali e dello sviluppo ordinato dei nostri centri urbani" afferma Paolo Berdini che sintetizza così il contenuto del suo libro.

LIBIA: LO STORICO DEL BOCA, TORNIAMO A SVOLGERE UNA FUNZIONE NEOCOLONIALISTA, NON L'AVREI MAI PENSATO


Lo storico Angelo Del Boca è quasi incredulo davanti alle ultime notizie sulla disponibilità dell'Italia a bombardare Tripoli. Secondo Del Boca il dibattito parlamentare sulle decisioni del governo in Libia è necessario e «ci vorrebbe una discussione ampia per analizzare tutti gli aspetti. Sui raid l'opposizione dovrebbe dire un 'no' assoluto come ha fatto la Lega e almeno discuterne in sede parlamentare». Lo storico sottolinea anche che «il problema è che torniamo a svolgere una funzione neocolonialista che, da storico del colonialismo italiano, non mi sarei mai aspettato». «Speravo che questa decisione non sarebbe stata presa: essendo la Libia una nostra ex colonia con la quale abbiamo sottoscritto trattati di pace e di amicizia potevamo uscire dal conflitto e defilarci ancor più della Germania. Sul piano interno infine, quella della Lega mi sembra una dichiarazione di guerra e dunque abbiamo un governo fragile per il quale non escludo una rottura totale». Inoltre, secondo Del Boca, in Libia «stiamo arrivando a una situazione di stallo che potrebbe durare settimane se non mesi e dunque si continuerà una guerra infausta: un pantano da cui sembra difficile emergere». Del Boca poi evidenzia come l'Italia abbia deciso per i raid non su pressione francese ma su pressione americana: «pressione pesante da parte di un Paese che fa fare le guerre agli altri: una decisione grave per chi ha ricevuto un Nobel per la pace».
da controlacrisi.org

“PER CHI SUONA LA CAMPANA dell’ASSUNZIONE ARCANA?”


“Forse per la GIUNTA profana è di nuovo PARENTOPOLI ARDEATINA?”

Tre giorni ancora e avremmo potuto dire che la cadenza della NOSTRA GIUNTA ,nell’attentare ai soldi dei cittadini è praticamente Trimestrale.

Spiacenti,ma il livello di attenzione di IDV sull’operato di questa SCELLERATA Amministrazione non si abbassa.

Nello scorso Gennaio come oggi,la “solfa” è la stessa:

PARENTOPOLI affonda i suoi aguzzi canini vampireschi nelle “vene” dei cittadini di Ardea!

Nello scorso Gennaio le nostre contestazioni sull’ambigua gestione di incarichi e posti di lavoro,sortirono le dimissioni(sicuramente non frutto di una “crisi di coscienza”) del figlio di un Consigliere Comunale.

Oggi la musica è la stessa,ma cambia lo strumento:

oggi assistiamo addirittura all’operato di una sorta di ENTE BENEFICO che si inventa, con una nuova trovata, persino posti di lavoro, sperando di aggirare così le nostre contestazioni.

E’ di qualche giorno fa infatti l’informale(ma fondatissima)notizia di una Giunta che con fare massonico si riunisce in sordina(alcuni Consiglieri sapranno a “cose fatte”)e delibera l’istituzione di un Ufficio di Staff a disposizione della Presidenza del Consiglio Comunale.

Uno Staff?? ORA?? Ad un anno dalle prossime Amministrative?

E a cosa servirà mai questo Staff,ci chiediamo NOI di IDV??

A sottrarre ancora denaro ai cittadini? E a beneficio di cosa,o meglio … di chi??

E chi mai troveremo nel personale reclutato a formare questo,a nostro avviso,inutile Staff?

Quante domande...

Le giriamo alla nostra spudorata Amministrazione,che può risparmiarsi però la risposta all’ultima domanda: sappiamo già che nello Staff sono stati assunti rispettivamente figlio e nipote di uno, ed una terza persona vicina ad un altro,tra i Consiglieri di maggioranza.

L’aspetto sconcertante è che persino il Sindaco Eufemi e l’Assessore all’Ambiente,Nicola Petricca, hanno abbandonato la Seduta e si sono rifiutati di votare la Delibera.

Ma l’arroganza della nostra Amministrazione non conosce limiti;

e i cittadini di Ardea pagano!

Pagano in termini di carenze di Servizi e di Opere Pubbliche,per i quali non ci sono i fondi e per i quali l’unica possibilità di SOPRAVVIVERE(appena nei limiti della decenza)è quella di mutui erogati dalla Cassa Depositi e Prestiti;

pagano con i loro soldi,che già non bastano mai…

Noi di Italia dei Valori,e tutti i cittadini,aspettiamo delle risposte in merito: e che siano esaustive!!

Non abbiamo intenzione far finta di non vedere,NOI….

IDV ARDEA

23 aprile 2011

BUONA PASQUA

21 aprile 2011

Tangenti, in carcere a Brescia due assessori della Lega Nord

" UMANE DEBOLEZZE " DELLA RAZZA PADANA

Si tratta di Mauro Galeazzi, titolare della delega di Urbanistica e lavori pubblici a Castel Mella, e di Marco Rigosa, capo dell'ufficio tecnico. Coinvolti un imprenditore e un libero professionista
Due assessori leghisti di due Comuni del Bresciano sono stati arrestati per tangenti. Si tratta di Mauro Galeazzi, titolare della delega a Urbanistica e lavori pubblici a Castel Mella, e di Marco Rigosa, capo ufficio tecnico del Comune di Castel Mella e assessore ai Lavori pubblici a Rodengo Saiano (Comune che risulta comunque estraneo alle indagini). Nell'operazione, condotta dai carabinieri della compagnia di Brescia, sono state arrestati anche un imprenditore e un libero professionista. Gli indagati devono rispondere di corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio e in un caso di peculato.
Fonte: repubblica.iT



20 aprile 2011

COMUNICATO STAMPA FILLEA CGIL

COMUNICATO STAMPA

Roma: blocco dei lavori e crisi occupazionale nei cantieri della Metro C. Cellini (Fillea): “Non si può più andare avanti così. Il Comune si prenda le responsabilità del fermo nelle grandi opere”
I lavori di scavo meccanizzato delle gallerie per la realizzazione della METRO C di Roma, entro il mese di Luglio subiranno un blocco per non meno di 24 mesi. Lo scavo delle gallerie si fermerà nei pressi di Piazza Lodi, dopo di che le macchine TBM verranno smontate e trasferite altrove dal consorzio METRO C.
Il blocco dei lavori di scavo, comporterà l’esubero di circa 200 dipendenti diretti del consorzio stesso sommati ad altri 80 dipendenti di almeno altre due aziende, addetti a servizio delle “talpe” per la fornitura al montaggio dei conci di rivestimento delle gallerie e al trattamento dei fanghi reflui dello scavo.
Nonostante i proclami e le dichiarazioni di rito, assistiamo sbalorditi di fronte alla comunicazione del blocco dei lavori di scavo delle gallerie della METRO C di Roma. Questo fermo lavori è di fatto dirompente sia per il blocco dell’opera che si fermerà probabilmente a S. Giovanni, ma ancora di più per le ricadute occupazionali dei circa 280 lavoratori coinvolti”. Così dichiara il Segretario generale della FILLEA CGIL di Roma e Lazio, Roberto Cellini, che poi continua: “Altri 280 posti di lavoro che vanno in fumo per l’incapacità della politica a condurre a termine un’opera di cui Roma ha estremamente bisogno. Nonostante il finanziamento, benché dimezzato rispetto ai progetti della tratta T3 (S. Giovanni – Colosseo), ci troviamo nel paradosso di parlare di licenziare 280 persone”.
“Per quanto ci compete, abbiamo aperto un tavolo di confronto con il consorzio METRO C, al quale abbiamo proposto una serie di ammortizzatori sociali tali che, consentano ai lavoratori di non essere licenziati e di poter attendere la ripresa dei lavori, che noi stimiamo non avverrà prima di 30 mesi. Allo stesso tempo abbiamo richiesto un incontro all’amministratore delegato di ROMA METROPOLITANE per cercare di capire le cause di questo blocco e trovare le soluzioni per una pronta ripresa dei lavori stessi. Certamente Comune, Regione e Governo devono trovare le risorse e le giuste sinergie per finanziare il resto dei lavori in programma e far riprendere al più presto l’attività di scavo” prosegue Cellini: “Il bilancio preventivo del Comune di Roma, non fa altro che aumentare le nostre preoccupazioni essendo assenti o svuotati di risorse, quei capitoli di spesa indispensabile per dotare la Capitale delle necessarie opere infrastrutturali.
Ricordo a tutti, che negli ultimi 18 mesi, la provincia di Roma ha perso, nel settore delle costruzioni circa 7000 occupati diretti, nel silenzio assordante delle istituzioni, aggiungere anche il blocco dello scavo della metropolitana C sarebbe un vero delitto, considerando che, l’appalto per il raddoppio della Pontina e della costruzione della Valmontone – Cisterna ha subito un blocco, forse definitivo e che i lavori per il prolungamento della Metro B è avvolto ancora nei fumi delle indecisioni e del rischio di un contenzioso pluriennale. Inoltre, di METRO D non parla oramai più nessuno. quest’ultima emergenza aggiunge un altro dramma ai drammi.
Oggi in città, per il settore delle costruzioni, non registriamo assolutamente l’avvio di iniziative importanti, tanto da farci immaginare una qualche ripresa economica. L’immobilità delle amministrazione pubbliche,- esclusi gli appalti a trattativa privata per i lavori stradali - verso opere infrastrutturali quali reti fognanti, reti viarie, edilizia scolastica e ospedaliera, sta portando questo settore verso la desertificazione, insieme all’aggiudicazione di quelle poche gare bandite con oltre il 45% dei ribassi a base d’asta. Le medie aziende che creano veramente lavoro di qualità e ricchezza, subiscono in modo drammatico la concorrenza sleale di quelle aziende, che producono soltanto finanza o peggio ancora, lavoro nero ed elusione alle più elementari norme della libera concorrenza”.
“Negli stessi cantieri di METRO C” conclude Cellini, “troviamo imprese affidatarie di lavori per la realizzazione delle stazioni o dei pozzi di areazione, che sono pronte ad abbandonare i lavori avuti in appalto per le perdite economiche che registrano nella esecuzione delle opere, a seguito di prezzi non più in linea con gli attuali costi di realizzazione.
Il Comune continua a fare bei proclami, ma nella realtà rimane tutto fermo. Continuano a sbandierare le Olimpiadi del 2020 come panacea di tutti i mali, ma una cosa deve essere ben chiara a tutti: se si continua in questo modo saranno ben poche le imprese che arriveranno alle Olimpiadi. Noi lo abbiamo detto e ridetto in tutti i modi, ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire e temiamo seriamente di dover affermare, da qui a qualche tempo, un triste ‘l’avevamo detto!’ senza appello!”
Roma, 20 aprile 2011
Info per la Stampa: Fillea Cgil 3486726326


19 aprile 2011

NUCLEARE: FERRERO, GOVERNO DI BANDITI, ENNESIMA TRUFFA


«Il governo cerca in tutti i modi di far fallire i referendum di giugno. Prima ha impedito l'election day con uno sperpero di 300 milioni di euro. Adesso cancella una norma per abolire il referendum sul nucleare, magari per poi ritirare fuori il piano nucleare tra qualche mese. Sono dei banditi che utilizzano il potere per impedire la partecipazione popolare di cui hanno paura. Si tratta dell'ennesima truffa a cui i cittadini hanno il potere di rispondere andando a votare in massa per i referendum su acqua e legittimo impedimento». Lo dice il segretario del prc Paolo Ferrero.

ARDEA – E PUR NON SI MUOVE


Immobile si, perfettamente immobile, l'amministrazione Eufemi come nella tecnica usata nelle gare di ciclismo, è in surplace, ferma in posizione di equilibrio in attesa di non si capisce quale input o scatto finale. Eppure in questi mesi abbiamo assistito a tentativi di ribaltoni e contro ribaltoni, difficili da comprendere, in ultimo un comunicato del capogruppo del Popolo delle libertà in cui si annunciava la ritrovata unità con tanto di annessioni ed epurazioni, dopodiché il buio totale.

I Consigli Comunali sono un lontano ricordo, l'assise è ormai ridotta ad un inutile strumento che per essere convocata ha bisogno di lunghe mediazioni di assemblaggio per maggioranze variabili. La lancetta segna rosso, il motore non gira più, la macchina si sta fermando ed il degrado si sta letteralmente mangiando il paese. Ogni giorno si scoprono nuove discariche abusive, le disfunzioni amministrative hanno raggiunto livelli da terzo mondo: strade scuole, fogne, acqua potabile, illuminazione pubblica, viabilità. Un lungo elenco ripetuto da anni, che trova soluzione solo nelle promesse elettorali o nei piani delle opere pubbliche mai realizzati, iniziati e lasciati incompiuti, a volte addirittura inutili.

Eufemi, forse ( il condizionale è obbligatorio ) sarà il primo sindaco che ad Ardea finirà il mandato, ma questa amministrazione sarà ricordata come la peggiore in assoluto dopo l'entrata in vigore della legge per l'elezione diretta.

Cinque anni di galleggiamento più i due del primo mandato senza una minima programmazione dello sviluppo del territorio: una prescrizione prefettizia di ripristino della legalità urbanistica pendente dal lontano 2006, lo svuotamento delle casse comunali a partire dai 12 milioni di euro pignorati dalla Spe mai rientrati nelle casse comunali, il controllo sull'abusivismo fallito totalmente, il disordine sociale e l'insicurezza denunciata quotidianamente dai cittadini e dai comitati di quartiere.

Un quadro devastante che sta paralizzando l'azione amministrativa mentre già fermenta a distanza di un anno la mobilitazione elettorale. Un clima surreale dove già si respira aria di trattative,imboscate e colpi di scena per un centro destra scellerato e senza scrupoli che vorrebbe continuare a governare per decidere del nostro destino e quello dei nostri figli. Ad un centro destra che ha abbandonato i cittadini con un anno di anticipo per dispute di potere interne, noi diciamo no, questi signori non meritano il nostro consenso, non meritano di rappresentarci.

IDV Circolo di Ardea

18 aprile 2011

CONSULTORI PUBBLICI E GRATUITI 14 aprile, Roma - LE PRIME 80.000 FIRME ASPETTANO LA PRESIDENTE POLVERINI. Comunicato dell'Assemblea Permanente contro


L'Assemblea Permanente delle donne, dopo un'attesa durata diversi mesi, è stata finalmente ricevuta in via ufficiale all'interno della Regione Lazio da Fabiana Santini, Assessora alla Cultura, Arte e Sport, per illustrare le ragioni del totale disaccordo con la proposta di legge Tarzia, contro la quale sono state raccolte, a oggi, 80.000 firme.

L'Ass. Santini, incaricata dalla Presidente della Regione Lazio Polverini, ha dialogato a lungo con una delegazione dell'Assemblea Permanente e ha annunciato che il verbale dell'incontro sarà trasmesso alla Presidente.

La manifestazione, molto partecipata e vivace, è stata aperta da tante donne con i bambini in passeggino e da mamme in attesa con il pancione; donne e uomini di tutte le età hanno sfilato, accompagnati con canti e balli, dal consultorio di Via dei Lincei fino alla sede della giunta regionale, attraversando e bloccando viale Cristoforo Colombo. Sotto la Regione le donne hanno atteso di poter entrare in delegazione per consegnare direttamente alla Presidente Polverini le prime 80.000 firme, rifiutandosi di consegnarle a un funzionario e successivamente all'Assessore alle Politiche Sociali e Famiglia Aldo Forte, che presentatosi in strada si è sentito reiterare l’esigenza di consegnarle a Renata Polverini in persona e di avere un incontro in sede istituzionale. Incontro che lo stesso Assessore Forte si è incaricato di organizzare entro Pasqua.
Nonostante le numerose richieste, Polverini si è rifiutata finora di dialogare con l'Assemblea e di ascoltarne le ragioni.

È un dovere istituzionale incontrare cittadine e cittadini, associazioni, sindacati, operatori, addetti ai lavori, soprattutto quando si tratta di legiferare sui temi importanti come quello della salute e dell’autodeterminazione delle donne, delle coppie e delle famiglie. L’Assemblea ha anche sollecitato il Prefetto, che ha a sua volta invitato l'amministrazione regionale a riceverne una delegazione.

Quella di oggi è una tappa importante, anche in vista delle audizioni delle decine di associazioni che hanno chiesto alla Commissione lavoro e servizi sociali, inutilmente e fin dal settembre 2010, di essere ascoltate per presentare le proprie osservazioni sul testo della proposta di legge. Audizioni che sono riprese grazie al presidio dell'Assemblea Permanente delle donne, che la settimana scorsa hanno chiesto con forza ai componenti che venissero riaperte, incontrando l’approvazione del Presidente Perazzolo, del vicepresidente D’Annibale e dei consiglieri di opposizione.
Alla fine del corteo, radunate sotto la Regione Lazio, le donne dell'Assemblea Permanente hanno ribadito i motivi della loro assoluta contrarietà alla proposta Tarzia e hanno illustrato i motivi per cui è necessario aprire i 117 consultori che dovrebbero essere attivati nel rispetto alle norme vigenti e migliorare le strutture esistenti.

La raccolta firme e le mobilitazioni continuano.
Le donne e le famiglie che vogliono LIBERAMENTE PROCREARE attendono risposte concrete:


LAVORO DIGNITOSO, SERVIZI SOCIALI ADEGUATI, UNA POLITICA DELLA CASA.

Respingono al mittente la proposta di legge Tarzia, che è esattamente il contrario.



Roma, 14 aprile 2011 L'assemblea permanente delle donne
da noidonne.org

ARDEA - UN INTERO TERRITORIO DISCARICA A CIELO APERTO



In via delle Camomille, discarica di scarto di fonderia, pneumatici di automobili, immondizia varia, di bottiglie di plastica, indumenti ed elettrodomestici, sacchi di sostanze strane accatastate nel piazzale di una vecchia fabbrica posta sotto sequestro dal tribunale per problemi finanziari. La notizia sarebbe di poco conto visto che l'intero territorio in prevalenza è una discarica a cielo aperto con il bene placido di chi anziché provvedere a bonificarle resta insensibile a questi problemi pur stando su terreno con sottostante falde idriche. Per dovere di cronaca va ricordato come i carabinieri proprio per una discarica in zona demaniale delle Salsare, denunciarono il dirigente pro tempore dell'epoca. Discariche a cielo aperto sono segnalate nella zona dei settecento ettari delle Salsare, nelle quali sono state scaricate sostanze nocive, o lungo via Pavia, via Modena, via dell'Idrovora, (in questa strada la bonifica è avvenuta chiudendo la strada), all'interno del complesso residenziale delle Salsare, o al complesso nella Nuova California alle Torri, discariche lungo i fossi bonificati e i siti sono tanti da segnalare, anche se come dicono dalla task force ambientale della polizia municipale, “i siti sono stati tutti segnalati, li conosciamo tutti”. E poi? Quindi basta così? La discarica di via delle Camomille, preoccupa non soltanto i cittadini di Ardea addirittura quella dell'intera regione Lazio. Gli abitanti della zona, ritengono di sentire verso le due di notte rumori di camion provenienti dal piazzale dello stabilimento, purtroppo sentono soltanto, ma non chiamano nessuno. Intanto sentito l'assessore all'ambiente Nicola Petricca ci ha detto: “siamo a conoscenza dei rifiuti scaricati nella fabbrica abbandonata e posta sotto sequestro, non sappiamo che tipo di materiale è, e non è certo che ci sia pericolo per le acque dei pozzi, del resto prosegue l'assessore, è stata emessa un'ordinanza alla curatrice e custode giudiziario affinchè provveda alla bonifica del sito, ma l'hanno impugnata ricorrendo al TAR, ora attendiamo l'esito del TAR.” Giustificazioni assurde quelle dell'assessore, purtroppo è vero, sembra che il comune non abbia neppure nominato un avvocato per spiegare con urgenza al giudici del TAR il pericolo. Insomma fino a quando il TAR non decide ci potrebbe essere il rischio inquinamento e dopo forse si bonifica? Ancora una volta la burocrazia rischia di avvelenare la popolazione. I cittadini sono convinti che dopo la pubblicizzazione del fatto, ancora una volta saranno i carabinieri a far risolvere il problema .

Luigi Centore

16 aprile 2011

Attacco di Berlusconi agli insegnanti. Forse è il momento di reagire


ROMA – Tanto per non smentire il suo profondo, inossidabile autoritarismo, oramai nemmeno più latente ma palese, il magnate di Arcore è oggi tornato a tuonare contro la scuola pubblica e i suoi insegnanti. Lo aveva già fatto fin dagli inizi della sua “discesa in campo”, nel 1994 e a febbraio di quest’anno. Evidentemente, oltre alle norme destinate a salvarlo da condanne sicure, ora il pallino del premier si sta indirizzando verso leggi che potrebbero impedire la libertà di insegnamento prevista dall’articolo 33 della Costituzione. In un messaggio inviato all’Associazione nazionale delle mamme, ha detto che "i genitori oggi possono scegliere liberamente quale educazione dare ai loro figli e sottrarli a quegli insegnamenti di sinistra che nella scuola pubblica inculcano ideologie e valori diversi dal quelli della famiglia”.

Quali siano le “ideologie” inculcate dagli insegnanti nella scuola pubblica cui si riferisce il premier non è dato sapere. La scuola è sicuramente uno dei tantissimi settori che egli non conosce, se non per averlo frequentato molto tempo fa con evidente scarso profitto. Egli quindi non sa che i docenti, come tutte le categorie professionali, si dividono a seconda delle idee politiche, della cultura personale, del temperamento, della intelligenza e della bravura. Ci sono docenti di destra e docenti di centro, docenti di sinistra e docenti radicali, cattolici, atei, scettici, pagani. Soltanto una profonda ignoranza personale può far ritenere che la scuola pubblica sia un avamposto mononucleare, diretto nascostamente da Lavrentij Pavlovič Berija. Gli stessi studenti si dividono più o meno allo stesso modo. In dicembre, le proteste contro le norme della controriforma Gelmini sono state portate avanti da una certa percentuale di giovani; altri, che non condividevano la protesta, non hanno partecipato, recandosi normalmente e liberamente nelle aule scolastiche.

Ma è evidente che l’attacco di Berlusconi alla scuola pubblica evidenzia una sofferenza profonda, che è innanzitutto culturale e politica. Nell’ideologia regressiva del berlusconismo, la libera discussione e la libera ricerca sono disvalori da ostacolare e, se possibile, reprimere, perché, come sosteneva Pio IX a proposito dell’istruzione obbligatoria, allontanano le persone semplici dalla fede televisiva e dalla compulsione sociale, che spinge gli individui a cercare esclusivamente la ricchezza materiale. Nel Paese sognato dal magnate di Arcore non c’è posto per la promozione dello spirito ed anzi ogni stato di avanzamento della dialettica e del dibattito è visto con sospetto, tacciato di filo-comunismo.

E dunque non sono stati sufficienti i tagli draconiani dell’estate del 2008, che hanno ridotto la dotazione finanziaria dell’istruzione pubblica di oltre 8 miliardi di euro, non sono bastati 140 mila licenziamenti e le decurtazioni dello stipendio netto di insegnanti e personale tecnico. Ora il berlusconismo, nello stile dogmatico e autocratico che gli è proprio, vuole limitare o condizionare anche la libertà di opinioni e di idee, forse introducendo norme apposite che impediranno assemblee, autonomia, libera espressione del pensiero. Forse è arrivato il momento di reagire, nelle forme e nei modi più opportuni al'autoritarismo berlusconiano.

di Fulvio Lo Cicero

Il più feroce fra i serial killers. Il lavoro assassino: nel primo trimestre +25% morti


Dopo la flessione del 2010 (-6,9%) ricomincia a crescere il numero di infortuni mortali sul lavoro. Sono stati 125 tra gennaio e marzo 2011, contro i 91 del 2010. Un morto su tre nel weekend. Lo rivela uno studio di Vega Engineering

Tornano ad aumentare in maniera consistente le morti sul lavoro. Nei primi tre mesi del 2011 se ne sono registrate 114, contro le 91 del primo trimestre 2010. In termini percentuali si tratta dunque di un incremento di oltre il 25%. Lo rileva l’Osservatorio Sicurezza sul lavoro della società Vega Engineering.

E' netta l'inversione di tendenza rispetto al 2010, anno in cui, secondo gli ultimi dati Inail, si era registrata una flessione dell'1,9% degli infortuni in complesso rispetto al 2009 (da 790mila casi a 775mila casi) e una,ancora più sostenuta flessione degli infortuni mortali, passati dai 1053 del 2009 ai 980 del 2010 (-6,9%).

Per quanto riguarda la ripartizione territoriale degli infortuni mortali, Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte sono le regioni con più decessi, seguite da Sicilia, Campania e Veneto. In rapporto al numero di occupati, invece, ad indossare la maglia nera è sempre la Valle D’Aosta. Milano la provincia maggiormente colpita, seguita da Torino, Catania, Bologna e Napoli.

Il settore più colpito è quello agricolo, dove si è verificato il 35,1% delle morti bianche, seguito da quello delle costruzioni (21,9 % delle vittime). La fascia d’età maggiormente a rischio è invece quella che va dai 40 ai 49 anni con 29 vittime (25,7 %del totale). Dalla ricerca, riportata in sintesi ieri da "Il Corriere della Sera online", emerge poi che molte morti sul lavoro avviene nel fine settimana: tra venerdì e domenica viene accertato circa il 30% delle tragedie. Significativo, infine, il dato relativo a come avvengono gli incidenti mortali: il 28,1% sono causati dalla caduta di persone, mentre il 25,4% sono prodotti dallo schiacciamento conseguente ad oggetti caduti dall'alto.
controlacrisi.org

13 aprile 2011

DUE LETTERE DEL CDQ NUOVA FLORIDA ALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Al Comandante della Polizia Urbana Francesco Passaretti

All’Assessore Lavori Pubblici Roberto Catozzi

Al Sindaco Carlo Eufemi

Comune di Ardea

Oggetto: Incrocio via Reggio Calabria con via Reggio Emilia.

All’incrocio suddetto si sono già verificati diversi incidenti, causati da automobilisti che percorrono via Reggio Emilia a velocità sostenuta verso via Livorno, erroneamente ritenendola strada con diritto di precedenza.


In considerazione del fatto che effettivamente il traffico su questa arteria è molto più intenso che non quello che percorre via Reggio Calabria, Vi chiediamo provvedere al più presto a regolamentare questo incrocio con un segnale stradale di “Dare precedenza” all’angolo di via Reggio Calabria.

Certi che la sicurezza dei cittadini stia a cuore a codesta Amministrazione, anticipatamente ringraziamo e porgiamo distinti saluti,

Comitato di Quartiere Nuova Florida

Il Direttivo

Al Comandante della Polizia Urbana Francesco Passaretti

All’Assessore Lavori Pubblici Roberto Catozzi

Al Sindaco Carlo Eufemi

Comune di Ardea


Oggetto: Situazione di pericolo conseguente all’assenza di segnaletica

allo sbocco di via Siracusa su via Sassari.

Vi segnaliamo che diverse autovetture provenienti da via Siracusa svoltano a destra, immettendosi in senso vietato sul tratto a senso unico di via Sassari, con conseguente grave pericolo per i loro stessi occupanti e per i veicoli che la percorrono nel senso prescritto.


Ciò è dovuto alla mancanza a questa immissione di una qualsiasi segnaletica stradale che informi gli automobilisti che via Sassari in quel tratto è percorribile solo in un senso, e che indichi l’obbligatorietà di svolta a sinistra.

Ne potrebbe quindi derivare che - in caso di incidente stradale - la responsabilità venga addossata al Comune.

Vi chiediamo, pertanto, voler provvedere urgentemente al ripristino dell’apposita segnaletica stradale.

Distinti saluti.




Utenti part-time ad Ardea





Il consultorio familiare di Ardea,registra una grande affluenza e risponde quotidianamente ad un grande bacino di utenza, anche proveniente dalle vicine città di Anzio e Nettuno.
Pur riscontrando un buon grado di apprezzamento nell'accoglienza, per la professionalità dellle /gli operatotrici/ori, delude pero' sull'efficacia delle disponibilità.
Resta inadeguato alla richiesta del territorio,per team e per orari. Le figure assegnate risultano ancora insuffiucenti, 2 infermiere e 1 ginecologa, , mentre divide con il consultorio di Pomezia le figure di psicologo e ostetrica, presenti ad Ardea rispettivamente una volta alla settimana il primo e due volte la seconda.
Appare chiara quindi la necessità di un ampliamento sia degli operatori che della disponibiltà di apertura, con la proposta di mantenere aperto il presidio anche il pomeriggio, che non si capisce per quale ragione risulta chiuso tutta la settimana.
La legge prevede un consultorio ogni 20.000 abitanti ed Ardea con i suoi 40.000 ed oltre dovrebbe avere almeno due consultori, evidentemente in tempi di restrizioni economiche sulla sanità con conseguenti tagli al settore, sono la risposta che risulterebbe ovvia ad un bambino, ma almeno provvedere alla apertura full-time, potrebbe tamponare l'emergenza.
Il consultorio, ha inoltre un ruolo sociale, di informazione e sostegno ai giovani, tipicamente impegnati con la scuola la mattina, pertanto crediamo di dover loro, una più facile frequentazione del presidio in orari più agevoli.
Impossibilitati ad eseguire progetti sulla popolazione scolastica, come accade in altri territori, per mancanza di risorse umane, il nostro consultorio, si riduce ad una accoglienza con lunghe liste d'attesa, per esempio per la visita ginecologica.
Abbiamo sostenuto con forza la necessità dell'apertura di un consultorio familiare ad Ardea, abbiamo raccolto le firme per la tutela dei consultori,minacciata dalla proposta di legge Tarzia. e crediamo sia diritto della nostra città che questo sia impiegato in tutte le sue forme sociali, peraltro crediamo di non doverci accontentare di un consultorio part-time.
Le donne di rifondazione comunista di Ardea saranno in presidio davanti alla regione il 14 Aprile,per la consegna delle firme contro la proposta di legge Tarzia, proprio in materia di consultori.


Prc Ardea
circolo Graziosi
segr, Barbara Tamanti

08 aprile 2011

POMEZIA: ARRESTATO DI MARIO DELLA DIMA COSTRUZIONI

COMUNICATO STAMPA

Pomezia: arrestato Di Mario della DIMA Costruzioni.
Dichiarazione di Rino Aversa, Segretario Fillea Pomezia
La notizia dell’arresto di Raffaele Di Mario della DIMA Costruzioni non sorprende minimamente chi, da troppo tempo, come la Fillea Cgil denunciava la drammaticità della situazione economica in cui versava il gruppo DIMA come capofila e le altre società collegate, prima tra tutte la DIMA costruzioni Spa.
Altri debbono domandarsi, siano essi gruppi dirigenti delle banche o della politica locale, perché non hanno prestato ascolto a quanto da noi denunciato circa l’improvviso espandersi dell’impero del Di Mario.
La politica pometina non è indenne dal fascino indiscreto del denaro, basta pensare a quanti è, sedendo legittimamente sugli scranni delle poltrone del consiglio comunale di Pomezia, sono poi stati destituiti dall’ordinamento giudiziario in quanto trovati in attività non legittime e non trasparenti con il proprio ruolo.
Di Mario è potuto crescere in modo esponenziale grazie ‘all’acqua dove nuotava!’
Siamo orgogliosi di questa nostra magistratura italiana, delle forze dell’ordine e del loro operato in nome del popolo onesto e lavoratore!
Pomezia 8/4/2011
Per la FILLEA CGIL P.C.C.S.
Il segretario Rino Aversa

Pomezia, 8 aprile 2011

Si svuota l'Inps, utenti solo virtuali


Rocco Di Michele (ilManifesto del 8 aprile 2011)
Cominciamo con la buona notizia. A Milano, da lunedì 4 aprile, «l'Inps elimina le code agli sportelli». Gioia degli utenti e via con le domande: «ma come hanno fatto?». Semplice: li hanno chiusi per sempre. Si potrebbe usare lo stesso metodo per eliminare le code in autostrada, cementando i caselli. Il linguaggio berlusconiano è contagioso e chiunque si sente in diritto ormai di presentare un danno come un vantaggio. Ma andiamo con ordine. Dalla fine di quest'anno la riorganizzazione dell'istituto di previdenza prevede che tutti gli sportelli d'Italia vengano chiusi. Di lì in poi, come i milanesi già ora, tutti i contatti (per domande, adempimenti, ecc) dovranno obbligatoriamente avvenire via Internet. Per gli sprovvisti di connessione adsl (untrasettantenni, badanti dell'est, invalidi al 100%, migranti di vario ordine e grado, analfabeti informatici, ecc) potranno rivolgersi a un contact center per «valutare l'esigenza di fissare un appuntamento presso gli uffici». Due sportelli rimarranno aperti - provvisoriamente - per dire a voce come bisogna «accedere» all'istituto. Gli impiegati addetti a questo incarico si sono già rivolti al prefetto perché «temono per la propria integrità fisica», di fronte alle torme di utenti inferociti ancorché pensionati. Tutto è iniziato nel 2008, con l'avvento di Antonio Mastrapasqua alla presidenza dell'Inps. Ridurre i costi di esercizio e aumentare la produttività, il suo obiettivo. Chiama Kpmg, una multinazionale, le dà 17 milioni di euro e si fa disegnare una ristrutturazione generale. Prima ogni ufficio si occupava di un settore (lavoratori autonomi, dipendenti, parasubordinati, ecc); ora vengono scomposti «per adempimenti» e flussi telematici. Quindi qualcuno si occupa solo di rimborsi, altri solo di riscossione, altri ancora solo di aggiornamento anagrafico, ecc. Nessuno, tra breve, sarà più in grado di capire come «si gestisce» una figura contributiva complessivamente. E dire che la normativa burocratica italiana non è fatta per esser chiara... Informazione e consulenza per gli utenti diventano spese da eliminare. Ormai da mesi chi si avvicina a uno sportello Inps si sente raccomandare di «procurarsi un Pin» per comunicare on line; e peggio per te se non sei in grado, spesso, neppure di capire cosa ti viene detto - per iscritto, a quel punto - in burocratese stretto. Un esempio dalla lettera «libera-code»: «duplicato modelli Cud e ObisM, protocollazione documentazione presentata ancora in forma cartacea» e via dicendo. Da aprile vanno presentate on line le richieste di disoccupazione, mobilità, gestione separata, lavoratori domestici, Isee, assegni familiari, ricostituzioni di carriera. Un altro esempio: già ora l'Inps abolisce il servizio di assistenza fiscale nei confronti dei pensionati, che non potranno perciò più presentare in questo modo la dichiarazione dei redditi. Un servizio gratuito che ora viene appaltato a Caf, patronati e commercialisti (al modico prezzo variabile tra i 13 e i 26 euro a carico dell'Agenzia delle entrate). La stessa soluzione, inevitabilmente, verrà prospettata a tutti coloro che proprio non riescono a risolvere i problemi di rapporto con l'Inps tramite computer. Un giro d'affari eccezionale (parliamo di milioni di persone) contro cui i sindacati confederali non hanno fin qui mosso neppure un dito (in effetti molti Caf e patronati fanno capo proprio a loro). Per non parlare dei call center, che dal giorno alla notte possono metter mano sulla clientela più vasta che abbiano mai avuto. Senza più contatti con l'utenza, ci vuol poco a capirlo, ci si libera soprattutto di un bel po' di dipendenti. «Fannulloni», vi hanno detto. beh, la stessa Inps riconosce che nel 2009, rispetto all'anno precedente, c'è stato un aumento della produzione del 12%, mentre il personale è sceso del 5,2; l'incremento di produttività è stato perciò del 16,1%. Niente male (ma non ditelo a Marchionne...). Ma la riduzione del personale non è neppure l'obiettivo principale di tutta questa riorganizzazione. Se si guarda a che fine stanno facendo i servizi «strategici» dell'Inps si vede che tutta l'informatica - ovvero la gestione delle banche dati di tutti noi, con dati «sensibilissimi» dal punto di vista della privacy - è quasi del tutto esternalizzata a privati. Anche la riscossione dei contributi è stata affidata a una società privata (Equitalia, che ha come presidente sempre Mastrapasqua, «l'uomo dai 54 incarichi»). E così è per la spedizione dei documenti (Postel). Mentre la gestione della cassa integrazione in deroga è in mano agli «enti bilaterali» (aziende e sindacati, fifty-fifty), con l'Inps ridotta al ruolo di semplice ufficiale pagatore. Che bello «privatizzare» così, non vi pare? Qualcuno incassa e tutti noi paghiamo (ogni mese, con i contributi).

07 aprile 2011

PRC - ARDEA DELUDE SULLA QUALITA' DI VITA


Immobile l'amministrazione >Eufemi, alla quale riconosciamo grande abilità comunicative, attraverso i mezzi stampa locali.
Ma ad oggi, Aprile 2011, siamo ancora in attesa di segni tangibili per la popolazione.
Nell'ottica di un territorio con tante problematiche, si puo' facilmente capire la necessità di porre delle priorità, evidentemente le nostre non sono le stesse, e in quanto militanti di strada, ascoltiamo quotidianamente i cittadini comuni, i quali non colgono alcun segnale di costruzione funzionale da parte di questa amministrazione.
Abbiamo stilato una sorta di diario di bordo, nel quale diamo evidenza alle aspettative più comuni, abbiamo registrato alcune tematiche, che stanno più a cuore della cosiddetta società civile.
Quindi ci riteniamo in dovere, di dar voce, come compete per natura ad un circolo locale, di riportare ai media locali alcune tra queste, siamo fuori dal governo di conseguenza impossibilitati alla partecipazione amministrativa, ma quello che possiamo fare è ascoltare, suggerire, proporre, e in ultimo prendere atto, che la nostra classe dirigente, poco ha a che fare con le reali necessità della popolazione.
Il rifacimento delle strade, approssimativo.alcuni quartieri sono ancora simili al pavimento lunare.
La differenziata, approssimativa, nonostante l''impegno di molti cittadini, per nulla sostenuto dal comune, in quanto privi della fornitura dei sacchetti di raccolta biodegradabile e in continua ricerca delle campane di raccolta della carta, e soprattutto di campane sgombere e pulite.Inoltre nessuna riduzione economica, il cittadino sa bene che la differenziata gli deve convenire!
Interi quartieri privi di illuminazione, nonostante gli spot sulla sicurezza.
Assenza totale di marciapiedi sulle strade principali, per favorire la libera circolazione dei pedoni, per non parlare di passeggini o peggio cittadini in stato di immobilità motoria, in carrozzella.
Disattese le ordinanze di accesso al mare, con l'arrivo della bella stagione, stiamo a vedere come si presenterà stavolta la questione.
Nessuna forma di investimento turistico sul litorale, atto a favorire anche una risorsa lavorativa locale.
Interi quartieri senza nessun adeguamento alla civiltà, in attesa di acqua e fogne.
Nessuna forma di accoglienza per i piccoli cittadini, come parchi, o giardini pubblici.Per non entrare nel merito del sostegno alle famiglie attraverso l'istituzione di asili nido comunali.
Nessuna iniziativa popolare, per il rilancio della tradizione popolare, fiere, eventi, momenti di aggregazione sociale.
Aggiungiamo di nostro la questione sociale, da sempre in attesa di decisioni degne di rispetto, come ad esempio la ratifica della convenzione ONU sui diritti del disabile, con conseguente rispetto della qualità di vita dei nostri concittadini con difficoltà.
A questo proposito, ci chiediamo da tempo, la ragione dell'immobilità del consiglio comunale, che non si convoca chissà per quale ragione....forse si è in attesa di far quadrare gli equilibri interni?
Ci auguriamo che questo non sia, perchè significherebbe che ancora una volta, gli eletti si occupano di più delle loro faccende che della cittadinanza.
In un momento cosi' difficile per il nostro paese, di crisi economica, sociale e perfino culturale, che porta senza dubbio difficoltà di gestione,dovrebbero essere proprio i piccoli centri, come il nostro a riuscire con meno difficoltà a garantire un livello di vita più umano rispetto ai grandi centri urbani,invece Ardea sembra adeguarsi allo stile della metropoli, senza per altro averne le caratteristiche.
L'amministrazione Eufemi seconda, sembrerebbe essere la prima, della nostra storia recente, ad arrivare al compimento dei cinque anni di mandato, ma questo potrebbe dipendere dalla grande abilità di equilibrista e non necessariamente dalla buona qualità di gestione.
In attesa di presentarci alla città con proposte degne, serie, ed efficaci,continuiamo a monitorare, registrare il malcontento dei cittadini, come dettato dalla miglior tradizione comunista.

direttivo PRC Ardea
segr, Barbara Tamanti circolo Graziosi

Ardea: CdQ Castagnola-Castagnetta


Nicola Pisani (Presidente CdQ): “E’ vergognoso, gli amministratori hanno il dovere di spiegare ai cittadini perché via dei Macaoni non sarà più asfaltata.”

Ardea: era stato approvato e affidato il lavoro di asfaltatura di via dei Macaoni – loc. Castagnetta - con la determina n.207 del 10/12/2010. Erano soldi addirittura mai utilizzati e “parcheggiati” di un vecchio esercizio finanziario quindi la spesa non avrebbe appesantito attuali bilanci. L’affidamento è stato annullato con la determina n.23 del 2011.

Il lavoro era stato proposto con la caratteristica della “somma urgenza” per le estreme condizioni in cui versa la strada e la relativa utenza. I cittadini, non residenti e quindi ignari, che transitano per quella via hanno subito spesso gravi danni alle vetture a causa di vere e proprie voragini talmente vicine l’una all’altra che sono diventate inevitabili. Si è purtroppo passati al riempimento abusivo delle buche con calcinacci e materiali di risulta vari per cercare un minimo di percorribilità per l’utenza.

Voglio sperare che l’annullamento dell’affidamento in questione non sia sottilmente e ufficiosamente motivato dal fatto che potrebbe essere un “prodotto” spendibile nella prossima campagna amministrativa e farla ora avrebbe solo come risultato il beneficio per i cittadini senza tornaconto elettorale. Da benpensante, credo che quest’ultimo sia solo un cattivo e fazioso pensiero lontanissimo dalle logiche di sviluppo e riqualificazione del territorio che muove qualsiasi sana amministrazione locale.

Bene, astenendosi da machiavelliche e sicuramente faziose ulteriori ipotesi, il quesito rimane: cari amministratori, per quale motivo è stato annullato il lavoro di via dei Macaoni?

Come mai si è passati da fervide attività cantieristiche, con gli assessorati LL.PP. De Angelis e Bosu, a una ferma inaccettabile su tutti i fronti? Come mai il neo assessore non si è mai curato di contattare le rappresentative territoriali locali per esporre i piani di intervento sostenibili e programmati dovendo semplicemente proseguire il metodo di lavoro di Bosu?

Rimaniamo in attesa di risposte concrete e soprattutto credibili.


Nicola Pisani

Presidente CdQ

Castagnola-Castagnetta

04 aprile 2011

SL INCONTRA I CITTADINI


CIRCOLO di ARDEA

Comunicato Stampa

Incontri con i cittadini


Sinistra Ecologia Libertà ritiene di primaria importanza il rapporto con il territorio e la relazione con i cittadini.

In questa ottica il Circolo di Ardea vara un piano di presenza, con dei presidi, nella varie località del Comune per confrontarsi con la cittadinanza sulle problematiche presenti nelle singole realtà e recepirne le priorità ed i suggerimenti.

I presidi avranno cadenza mensile, il primo è programmato a Tor San Lorenzo per sabato 9 Aprile all’incrocio tra via Laurentina e via dei Germani dalle ore 10:00 alle ore 12:00.

I rappresentanti di Sinistra Ecologia Libertà aspettano i cittadini con la volontà di avere un confronto franco e costruttivo.

Vi aspettiamo sabato 9 aprile - via Laurentina/dei Germani (Tor San Lorenzo)


Sinistra Ecologia Libertà – Circolo di Ardea

LA NOTTE BIANCA DELLA DEMOCRAZIA


Martedì 5 aprile, in concomitanza con il ritorno in aula del processo breve, si svolgerà a Roma la Notte Bianca della Democrazia.
L'iniziativa, nata dal Presidio Permanente a Montecitorio come opposizione civile all'approvazione del decreto legge sulla prescrizione breve, è sostenuta da Popolo Viola, Articolo 21, Libertà e Giustizia, Idv e Pd.
Si inizierà nel pomeriggio con un presidio permanente in Piazza Montecitorio e alle 20 ci si sposterà in Piazza Sant'Apostoli dove, fino alle 24, si alterneranno artisti, rappresentati della società civile, dei partiti e del mondo delle associazionismo in un happening dedicato alla democrazia, tutto all'insegna del tricolore e della costituzione.
Vi aspettiamo!

03 aprile 2011

LA DEMAGOGIA DI EUFEMI E I DANNATI DELLE SALSARE




Ancora una demolizione sul litorale con il solito codazzo di autorità, di comunicati stampa, foto e congratulazioni tra Sindaco, Uffici comunali, Polizia Municipale.

Eufemi, sollecitato dal giudice per le esecuzioni, procede con la campagna mare libero. Il Sindaco ha in mano, con la scusa della mancanza di risorse, un arma micidiale che gli consente un margine discrezionale usato con disinvolta spregiudicatezza. L'ultimo abbattimento riguarda un manufatto in legno fatiscente abbandonato da diversi anni.

Il territorio ha bisogno di interventi urgenti, ma Eufemi pensa alla demolizioni che sicuramente eliminano dei punti di degrado, mai però un intervento deciso a dimostrazione di una amministrazione vicina alle esigenze e alla sicurezza dei cittadini. Certo demolire una “ baracca “ senza proprietari non comporta sconvolgimenti nella numerosa ma fragile maggioranza di centro destra. Diversamente la vicenda dei 700 ettari di uso civico e del complesso le “ Salsare “ muove interessi economici e politico elettorali non indifferenti, non è un caso se demagogicamente, nonostante le ordinanze di demolizione di interi capannoni abusivi con sentenze passate in giudicato, Eufemi manco li vede. Anzi si inventa una improbabile sanatoria e chiama i residenti abusivi senza titoli sui terreni abusati ad un censimento con relativa tassa da versare, illudendo ad una possibile soluzione dove Consiglieri Comunali senza scrupoli si infilano per ricavarne rendite elettorali.

Da anni i famosi 700 ettari di uso civico ed il mega complesso le “Salsare “ costituiscono un serbatoio di economia illegale ed un discreto ricatto elettorale per politici senza scrupoli, sempre pronti a promettere miracolose soluzioni , mentre tutto intorno degrada senza servizi primari, la zona si è velocemente trasformata in un moderno bronx dove stupri, rapine, risse ed anche omicidi sono all'ordine del giorno. Di ieri la notizia di una famiglia residente nel complesso le Salsare, allontanatasi da casa per fare visita a dei parenti, al ritorno ha trovato l'appartamento di proprietà occupato da estranei. E' evidente che il pressappochismo dell'amministrazione comunale nella gestione del contenzioso legale genera confusione, degrado ed inesistenti controlli, tutto a spese dei dannati delle Salsare.


IDV Circolo di Ardea



02 aprile 2011

ARDEA - TUTTI ASSOLTI, UN ATTO DI INDIRIZZO CHE NON COSTITUISCE REATO

( nella foto l'avv. Francesco Falco )

Si è concluso il procedimento penale, meglio conosciuto in paese come il processo dei “vigiletti” in cui erano imputati l’ex sindaco Ucci 13 consiglieri comunali alcuni dei quali ex altri attualmente in carica, (Scampamorte, Di Fiori, Bardi, Sarrecchia, De Angelis, Roviglioni, Lo Reto, De Gasperi, Masciullo, Morini, Castaldo, Petrella e Bille) sono stati tutti assolti dal Tribunale di Velletri perché il fatto non costituisce reato dall’accusa di abuso d’ufficio, per avere approvato nel 2002 una mozione d’indirizzo relativo alla assunzione, in caso di necessità, del personale selezionato con pubblico concorso ed iscritto nelle conseguenti graduatorie ai fini di uno scorrimento. E’ da considerare che a seguito dell’avvenuto intervento della prescrizione del processo per decorso dei tempi, la dichiarata rinuncia alla prescrizione stessa da parte degli ex consiglieri Lo Reto e Sarrecchia e del consigliere ancora in carica Bardi, ha fatto sì che l’assoluzione con formula piena fosse estesa anche agli altri coimputati che non avevano potuto fare tale scelta perché non presenti in aula. Un processo che se si fosse concluso con la condanna dei politici, stando alle richieste della parte civile avrebbero dovuto sborsare oltre trecentomila euro di danni. La vicenda penale, e lo scampato pericolo di un risarcimento, fortunatamente si è conclusa, mentre non si conoscono ancora se ci saranno eventuali contromosse dei coimputati assolti da una denuncia messa in atto da alcuni giovani vigili (giovani all’epoca dei fatti). Infatti alcuni consiglieri assolti hanno dato incarico ai propri legali per valutare la possibilità di un risarcimento danni da far sborsare a chi ha presentato la denuncia che oggi li ha visti assolti con formula piena dall’accusa di abuso d’ufficio. I consiglieri difesi da diversi principi del foro, tra cui Francesco Falco dello studio Falco – Fiorini di Pomezia che difendeva Sarrecchia, De Angelis, Roviglioni, consiglieri di tre partiti politici diversi che una volta tanto li ha visti concordi nella scelta comune di un unico difensore di fiducia.

Luigi Centore