26 settembre 2011

Spalato, tre turisti italiani evitano il carcere "Noi come Silvio, salviamo le prostitute"

SILVIO SANTO SUBITO

Colti in flagranza di reato mentre tentavano di abbordare tre squillo si difendono citando il premier: assolti

di LAURA LONGO

LA STORIA

Spalato, tre turisti italiani evitano il carcere
"Noi come Silvio, salviamo le prostitute"

Colti in flagranza di reato mentre tentavano di abbordare tre squillo si difendono citando il premier: assolti

di LAURA LONGO

A volte basta il nome del Presidente del Consiglio per scongiurare il carcere. Così è accaduto ai tre turisti italiani di Ancona colti in flagranza di reato dalla polizia di Spalato, in Croazia, mentre tentavano di abbordare tre prostitute romene. Un caso di ordinaria giustizia se non fosse per l'arringa difensiva: i tre accusati avrebbero infatti dichiarato: ''E che abbiamo fatto? Che problema c'è? È quello che fa il nostro Presidente del Consiglio!''.
''Il nostro esempio - hanno precisato i tre - è Silvio Berlusconi''. La notizia ha fatto il giro del web ed è stata ripresa dal quotidiano croato Croatiantimes 1 e dal romeno ''Romaniantimes.at''. I tre italiani, in tribunale, si sono difesi affermando che non intendevano approfittare della situazione: non avevano avuto rapporti sessuali e il loro avvicinamento alla prostitute era un tentativo per aiutarle e portarle via dalla strada. Le ragazze erano infatti in ostaggio dello sfruttatore che brutalmente le teneva sotto chiave e che aveva sequestrato i loro passaporti. Spinti quindi dal loro buon cuore volevano salvarle.

Citare l'esempio di Silvio Berlusconi ha portato bene ai tre turisti. Il giudice convinto delle buone intenzioni dei tre italiani ha deciso di stravolgere radicalmente la loro posizione giuridica: da imputati, i tre italiani sono diventati test chiave per catturare e arrestare il protettore delle tre prostitute.
(26 settembre 2011)

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