29 settembre 2012

Daniele Priori è stato nominato segretario della Federazione dei Castelli Romani – Litoranea del Partito Socialista Italiano.



E’ un incarico prestigioso sia per le conquiste sociali e civili che l’Italia ha ottenuto grazie al nostro partito, quanto per l’importante e faticoso lavoro che ci aspetta.
Per non parlare delle elezioni politiche infatti, nella nostra Federazione si voterà nei Comuni di Valmontone, Velletri, San Cesareo, Anzio e Nettuno.
Il PSI oggi è in salute, è propositivo ed è riuscito ancora una volta a rialzarsi dopo che nel 2008 la scelta infelice di Veltroni di preferire l’alleanza con Di Pietro rispetto ai nostri valori per la prima volta nella storia d’Italia mise fuori dal Parlamento il partito socialista, con le conseguenze politiche che si son potute vedere e che ancora oggi paga la sinistra italiana, perennemente incerta tra una svolta riformista e le peggiori pulsioni populiste e giustizialiste che ieri ci han dato l’ex pm, oggi Grillo, domani chissà.
Come i nostri padri nobili ci hanno insegnato, ritrovata la giusta intesa con il PD in un’alleanza tra progressisti e popolari, ora è tempo di guardare avanti.
Nel territorio opera tutti i giorni una classe dirigente socialista di prim’ordine: ricordiamo il vice-sindaco di Carpineto Romano Luigi Cacciotti, oltre a nostri rappresentanti a Zagarolo, Ciampino, Lariano, Palestrina, Pomezia; negli altri paesi invece abbiamo compagni che continuano a difendere i valori di libertà, giustizia sociale, laicità e uguaglianza anche fuori dalle istituzioni.
Ma è il modo del lavoro la madre di tutte le nostre battaglie, a partire dal nostro territorio: la chiusura delle fabbriche sta portando disperazione, incertezza sul futuro, scarsa fiducia nelle istituzioni, povertà.
Il partito si propone di mettere in campo le proprie idee a sostegno di questa sofferenza, con iniziative nei vari Comuni ove si parlerà di lavoro, sanità e altri temi importanti.
Altro che le ostriche del PDL o altri temi che, pur se squallidi esempi di cosa sia stata effettivamente la Seconda Repubblica, portano lontano e servono a distrarre dal vero problema che invece sta colpendo troppe famiglie..
L’appello è rivolto a tutti: ai vecchi compagni che avranno la stessa nostra rabbia e grinta di far tornare la voce socialista dentro tutte le istituzioni, ma soprattutto ai giovani cui poco importa di una gloriosa storia e che invece cercano soluzioni e un futuro sereno. Perché anche in Italia non vi è sinistra di governo senza una forte voce socialista perché riformista, laica e garantista, come già in Europa e nel mondo, pena il perenne ruolo di opposizione.”

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