04 settembre 2007

ADOTTA TRE RANDAGI, LA MUNICIPALE LO DENUNCIA

Un fatto anomalo e paradossale, nonché inquietante per un Comune che tollera ogni tipo di abuso. La Polizia Municipale riprendendo un esposto anonimo, per loro stessa ammissione, spedisce due solerti vigilesse presso l'abitazione di un cittadino residente a Nuova Florida, le due tutrici dell'ordine fotografano i poveri trovatelli ed emettono ordinanza. A nulla sono valse le giustificazioni del malcapitato che nonostante la pronta regolarizzazione delle bestiole si è visto reiterare l'intimazione per il pagamento dell'ammenda, senza riduzioni come prevede la legge. Se nel Comune di Ardea valessero le regole di civile convivenza, tale notizia non farebbe scalpore. Però il fatto ci incuriosisce, nei prossimi giorni contatteremo le associazioni cinofile e segnaleremo al nuovo Prefetto di Roma questa situazione che si protrae da lunghi anni e getta dubbi ed ombre su probabili interessi speculativi nei confronti dei nostri amici animali.
Infatti, basterebbe sommare le cifre che l'Amministrazione Comunale ha erogato per il mantenimento dei randagi catturati in questi ultimi 7 anni per comprendere le enormi somme di denaro finite nelle casse di due canili convenzionati, peraltro risultati non del tutto idonei al mantenimento dei cani.
Ogni volta che in Comune si è affrontato questo argomento, un Consigliere Comunale vicinissimo al Sindaco ha reagito in maniera scomposta ed il problema è stato accantonato. Dopo l'intervento delle autorità preposte che finalmente hanno messo fine ad una speculazione fin troppo evidente, senza possibilità di verifiche e riscontri, il Comune di Ardea ha bandito una gara per il recupero ed il mantenimento dei cani randagi, tale gara fu vinta da una società proprietaria di un canile vicino Nola. Le associazioni cinofile insorsero ed si bloccò la "deportazione". Oggi, a distanza di due anni, ci troviamo di fronte ad una situazione che espone il Comune ad un contenzioso che la ditta aggiudicataria potrebbe avanzare e contemporaneamente l'unico canile sul territorio di Ardea che può ricevere animali non è in condizioni di poterlo fare perché al limite delle presenze. La stagione sta finendo e come ogni anno molti torneranno in città abbandonando cani e gatti che hanno allietato i giorni di ferie passati al mare, un fenomeno che si ripete nonostante gli appelli lanciati da media, enti ed associazioni. In tutta questa vicenda ci sono fatti che non trovano spiegazione, l'inquietudine e lo sconcerto derivano dal fatto che in questi ultimi periodi non si sono visti branchi di randagi girovagare per le strade di Ardea, è un segno di civiltà? Abbiamo imparato a rispettare il più fedele amico dell’uomo? O c’è un tacito accordo tra Amministrazione Comunale e "bracconieri", nel caso che fine fanno gli animali catturati da questi personaggi senza scrupoli? Perché la Polizia Municipale, settore ambiente, nonostante il grande lavoro (scarichi abusivi, lotti incolti, allacci non autorizzati ecc. ecc.) interviene tempestivamente su segnalazione anonima?
Il Sindaco Carlo Eufemi sarà chiamato a dare spiegazioni e speriamo che questa volta si assuma le responsabilità così come ha dichiarato in campagna elettorale.

Valtere Roviglioni