17 marzo 2011

CGIL CISL UIL DEGRADO NEGLI UFFICI COMUNALI

Non bastano i problemi causati dalle condizioni atmosferiche avverse che fanno crollare grossi massi dalla rupe mettendo a serio pericolo le case sovrastanti che potrebbero essere evacuate da un momento all’altro oltre che mettere in pericolo la circolazione viaria sottostante, gli allagamenti che impediscono l’ingresso a casa di tanti cittadini o i preoccupanti problemi legati alla vicenda dei settecento ettari demaniali di cui sembra se ne stia interessando addirittura la magistratura su segnalazioni della polizia giudiziaria specialmente in merito a presunti inquinamenti di falde idriche dovuti a scarichi fognari e a discariche di materiali inquinanti. Da ieri è sorto un altro e non meno preoccupante problema quello della sicurezza dei dipendenti comunali che lavorano in contrasto della legge 81/09 preoccupazione che i sindacati in una lettera aperta portano a conoscenza dei consiglieri comunali i sindacati della triplice, CGIL FP, CISL FP, UIL FPL, riportano lo stato in cui versano gli uffici comunali, uffici per i quali per molti di essi, il comune paga lauti affitti per un totale annuo di oltre un milione di euro, locali che spesso versano in condizioni fatiscenti. Basti pensare che proprio nei locali dell’ufficio urbanistica entra acqua dal terrazzo. I sindacati nella lettera aperta ai Consiglieri Comunali di Ardea scrivono accorati per il bene dei lavoratori: CGIL FP CISL UIL FPL vogliono portare all’attenzione dell’organo rappresentativo per eccellenza della comunità locale, lo stato di grande disagio in cui versano i dipendenti del Comune di Ardea costretti a lavorare e ricevere il pubblico in ambienti angusti e privi di requisiti degni per una Pubblica Amministrazione e per lo più in spazi frammentati e distanti tra loro. Il Comune di Ardea che supera i 40.000 abitanti ponendosi fra i comuni più significativi sul piano demografico della Provincia di Roma e soggetto a rilevanti incrementi stagionali in ragione della balneabilità del suo mare, diversamente dai Comuni limitrofi (Pomezia, Anzio, Nettuno) non ha uno spazio autorevole e confortevole dove dipendenti e cittadini possono lavorare ed incontrarsi per facilitare e migliorare le relazioni e la qualità del servizio. Nella programmazione dei lavori pubblici si pensa soltanto alla realizzazione dell’aula consiliare, edificio adibito ad uso e consumo esclusivo dei consiglieri comunali mentre non ci risulta alcun investimento per la realizzazione di uffici comunali idonei per i dipendenti, e soprattutto, per i cittadini che ne devono usufruire, i quali spesso sono costretti a un perenne gioco dell’oca tra i quartieri della città, tra uno sportello e l’altro. Attualmente gli uffici comunali sono sparpagliati per la città e costringono i cittadini ad intraprendere veri e propri tuor tra le diverse sedi per poter ottenere un certificato, un’autorizzazione o semplicemente per poter parlare con qualche amministratore comunale! Gli stessi assessori non hanno una sede precisa ma vagano tra la sede comunale principale, in Via Garibaldi, e le sedi distaccate. Sovente non hanno uffici propri, ma sono costretti a prendere in prestito uffici di dipendenti per ricevere il pubblico o organizzare riunioni. Presso la sede della Polizia locale e presso l’ufficio tecnico gli impiegati sono stivati in stanze di pochi metri quadri, mentre gran parte degli spazi al piano terra dell’ufficio tecnico sono stati ceduti ad aziende esterne che, oltretutto, ne usufruiscono soltanto per due giorni alla settimana lasciandoli pressoché deserti gli altri giorni. La sede della Polizia locale risulta sottodimensionata e fuori norma già da quando era adibita a stazione dei Carabinieri, i quali l’hanno lasciata perché non idonea. L’idea di un’autorevole sede unica non pare che sfiori la mente di qualche amministratore preoccupandosi di ulteriori smembramenti come quello dell’ufficio tecnico o dell’ ufficio ambiente presso un capannone attualmente adibito ad autoparco comunale, immobile peraltro privo di qualsiasi requisito di idoneità per uso ufficio posto a pochi metri da un corso d’acqua che, soprattutto d’estate, rilascia odori nauseabondi, animali striscianti e roditori di ogni genere. Si alimenta così ulteriormente il mercato degli “affitti” degli uffici comunali. Ma oggi quanto costano questi spazi affittati dal Comune, spesso non idonei, sottodimensionati e fuori norma? Il Comune di Ardea, per mezzo dell’ufficio tecnico, potrebbe costruire le sedi degli uffici comunali al prezzo di costo su propri terreni accendendo un mutuo per una degna sede comunale, oppure utilizzare i beni confiscati alla mafia. In occasione del 150 anniversario dell’Unità del 17 marzo p.v. questo sarebbe veramente l’evento che tutti i cittadini ed i lavoratori del Comune di Ardea ricorderebbero per sempre. Vi chiediamo di provvedere.


Ardea 14 marzo 2011


CGIL FP CISL FP UIL FPL

Ornella Di Angelo Antonio Matturro Bruno Galante

CGIL CISL ULI ESCONO DAL LETARGO

Dopo aver letto le dichiarazioni / richieste dei sindacati così detti della Triplice, siamo rimasti allibiti, non credevamo ai nostri occhi, invece CGIL CISL UIL danno segni di esistenza in vita nel comune di Ardea. Meglio tardi che mai. Sono più di venti anni che i locali affittati a parenti e conoscenti di amministratori comunali costano alle casse del Comune cifre esorbitanti. Locali per altro fatiscenti e non idonei per attività lavorative, evidentemente per non scontentare “o parente “ il centro destra che amministra da oltre 14 anni non ha mai manifestato interesse a costruire nuove strutture pubbliche. E' singolare oggi la posizione di CGIL CISL Uil che polemizzano sul degrado dei locali che ospitano dipendenti e cittadini utenti, mai una parola sulla pianta organica, mai una presa di posizione sulle azioni punitive nei confronti di dipendenti che non si piegano alle prepotenze degli amministratori, men che meno sulle dubbie assunzioni, sui concorsi e sull'uso indiscriminato degli interinali. Una Triplice, quella Ardeatina molto moderata e come si diceva una volta filo padronale, che si accontenta di qualche assunzione di figlioli o figliole, ma quando si accorge che ormai anche i muri ci cadono addosso allora denuncia le strutture fatiscenti. Pura demagogia che certo non onora la storia e le gloriose lotte di questi storici sindacati che ad Ardea dovrebbero recuperare trasparenza e democrazia, forse non gli farebbe male un minimo di lotta per i dipendenti e per i diritti dei cittadini.

Circolo IDV Ardea

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