27 novembre 2006

COMUNE AFFRANCATO O SORVEGLIATO SPECIALE?

A fine ottobre sindaco, e buona parte della stampa locale, hanno interpretato la richiesta della Prefettura di Roma di fornire, fino a febbraio 2007, notizia su tutti gli atti emessi dall'Amministrazione comunale, come un segnale di affrancamento dall'indagine tesa a scoprire se esistano infiltrazioni malavitose nella gestione delle attività del Comune di Ardea.

Tralasciando le solite comunicazioni ufficiali, che sanno di tentativo per nascondere la spazzatura sotto lo zerbino dell'ingresso di Via Garibaldi, vale invece la pena leggere il testo della nota inviata dalla Prefettura di Roma al sindaco. Di seguito ne riportiamo il testo, peraltro consultabile anche scaricandone la versione digitale.




Roma 30 ottobre 2006

Al Sindaco del Comune di Ardea

Oggetto: Comune di Ardea (Rm) - Procedimento ex art 141, comma 1 lett a) del D. L.vo 267/2000 -

Si fa riferimento alla precorsa corrispondenza relativa all'ipotesi di scioglimento per gravi e persistenti violazioni di legge, prevista dall'art. 141, comma 1, lett a), e alla preventiva diffida del 2.8.2006, volta ad impegnare codesto Ente a rimuovere specifiche illegittimità rilevate e ad assumere determinazioni e soluzioni idonee per ristabilire la legalità normativa e procedimentale.

Al riguardo, con riferimento alla nota di codesto Ente in data 21.9.2006, con protocollo n. 39907, avente ad oggetto: "Chiarimenti a fronte della nota prot. n. 49617 del 2 agoto 2006" che integra la documentazione precedentemente trasmessa con nota n. 36992 del 25 agosto 2006, si rileva che le iniziative promosse e le attività avviate, nel termine assegnato (30 giorni), non consentono ancora, nonostante il risanamento prospettato, di poter intravedere risultati idonei per ricondurre a completa legalità l'attività amministrativa di codesto Ente.

Pertanto si ritiene che l'Ente debba provvedere alla rimozione degli effetti delle violazioni contestate, tenendo conto anche del fatto che, provvedimenti a carattere sostanziale, sarebbero potuti certamente essere assunti nel tempo accordato e debba indirizzare maggiormente l'attività di controllo e di repressione nei settori in cui sono stati rilevati comportamenti di illegalità e/o irregolarità, provvedendo non solo a notiziare intenti ma soprattutto ad adottare concreti ed incisivi interventi.

In considerazione di quanto sopra si ritiene di dover monitorare la gestione dell'Ente per l'ulteriore periodo di tre mesi, al fine di consentire a codesta amministrazione di ricondurre a legalità l'attività amministrativa gravemente compromessa, come evidenziato dalle risultanze dell'azione ispettiva e rappresentate con la corrispondenza richiamata.

In tale periodo di tempo, codesto Ente dovrà, almeno ogni 30 giorni, fornire notizie sulle iniziative assunte e sull'attività svolta, nonché dei provvedimenti adottati per rimuovere gli effetti delle violazioni contestate e di tutte quelle riscontrate nelle precedenti attività ispettive.

Si resta in attesa di riscontro.

Il Prefetto
(Serra)

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