22 maggio 2010

ALLARME FINANZIARIO


Le notizie che vengono diffuse su iniziative giudiziarie o amministrative che potrebbero comportare cospicui esborsi per le finanze comunali preoccupano non poco per gli effetti terribili che gli stessi potrebbero implicare, cioè un dissesto finanziario di enormi proporzioni che avrebbe conseguenze sulla cittadinanza sia in termini finanziari, per l’aumento delle tasse, sia in termini di servizi e di opere pubbliche.
Si rincorrono, infatti, voci su un possibile aumento dell’appalto sulla nettezza urbana, perché il contratto prevedrebbe la raccolta differenziata dei rifiuti urbani con il sistema del porta a porta solo per il centro storico, mentre la stessa è stata estesa a quasi tutto il territorio. Se così fosse l’aumento del costo sarebbe ineludibile se non si vuole percorrere la strada dei debiti fuori bilancio che la precedente esperienza della SPE ci ha tristemente insegnato. E’ illusoria l’ipotesi di far gravare questo aumento su una presunzione di rientro integrale degli 11 milioni di euro (contenzioso SPE) tenuto conto che la copertura finanziaria data al momento del prelievo coattivo, avvenne sull’avanzo di amministrazione, sugli oneri di urbanizzazione e su minori spese non di certo destinate alla raccolta dei RSU. Non rimarrebbe, allora, che aumentare la relativa tassa essendo ciò tassativamente stabilito dalla legge. Per quanto riguarda, poi, l’asserita richiesta di 5 milioni di euro da parte dell’Idrica con ricorso ad un lodo arbitrale, riteniamo che l’amministrazione debba sin d’ora fare una attenta ricognizione delle pratiche o delle iniziative della società concessionaria e se non preventivamente autorizzate, nel rispetto delle norme contrattuali, costituire in mora gli eventuali responsabili sia amministratori o funzionari.
Siamo in pieno allarme finanziario. Il centrodestra ha ridotto Ardea ad essere un comune disastrato sia come finanze che come programmazione e servizi. Il problema serio che Ardea continua ad avere è che col passare del tempo, non ci sono né progressi né crescita, non si riescono ad avviare politiche serie di programmazione e di sviluppo della città, sia dal punto di vista economico, ma anche, più decisive, per l’armonico sviluppo sociale e delle potenzialità.
Ardea , 20 maggio 2010

Franco Lo Reto – Portavoce del Partito Socialista Italiano

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