21 giugno 2010

NO COMMENT - «Caro Bersani basta con la parola 'compagno'...»


Caro segretario basta con il «compagni e compagne» e con le Feste de l’Unità. La richiesta a Pier Luigi Bersani arriva da cinque giovani dirigenti romani e pugliesi, quelli che «ex» non sono, che al riguardo gli hanno scritto una lettera, cogliendo un sentimento che è anche di qualche «ex» .

Caro segretario, scrivono Luca Candiano, Veronica Chirra, Matteo Cinalli, Sante Calefati e Mariano Ceci, «abbiamo l’età del Pd e vorremmo che anche la nostra tradizione politica fosse quella del Pd. Ti scriviamo perché vorremmo renderti cosciente del nostro disagio di fronte a parole e comportamenti che guardano in maniera ingiustificatamente romantica al passato. Vogliamo parlarti di come questo nostro disagio, di fronte a una nostalgia che acceca la nostra prospettiva del partito e del paese, si stia trasformando in delusione e di come questa delusione ci stia colpendo ai fianchi».

Per loro, spiegano, i «compagni» sono quelli di scuola, ragion per cui chiedono di essere chiamati «democratici». A Bersani chiedono anche di indicare una strada «giusta», e una tradizione «nuova» a cui in quanto «nativi» del Pd hanno diritto e lui «in quanto segretario del Pd il dovere di darci». Idem sentire Stefano Ceccanti, Gero Grassi e Francesco Merlo, a cui non è proprio andato giù quel «compagni e compagne» pronunciato da Gifuni e Bersani.
Fonte L'Unita'

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