19 febbraio 2010

CON IL POPOLO VIOLA A DIFESA DELLA LIBERTA’


Dal 4 febbraio il Popolo Viola è davanti a Montecitorio con un presidio fisso, notte e giorno, a tutela della democrazia. E’ uno straordinario atto di passione il loro, cui va riconosciuto l’onore delle armi. Oggi ci siamo uniti a loro per testimoniare la nostra ammirazione ed il nostro sostegno alle loro battaglie, ma anche per dare un segnale forte e deciso di convergenza di passione e di idee dei parlamentari di Italia dei Valori alle istanze del popolo viola. Dentro il Parlamento, ogni giorno, in Aula e nelle commissioni, ci battiamo per gli stessi obiettivi perché questo Paese è in emergenza.Oggi, più che mai, è il momento di stringerci tutti insieme, società civile, parlamento, istituzioni, sindacati, liberi cittadini perché tutti i nodi stanno venendo al pettine ed il presidente del Consiglio Berlusconi sta affilando le sue armi per annegare la verità, per ricacciarla nel fondo melmoso e fangoso dell’ingiustizia.La magistratura, grazie al prezioso ed indispensabile strumento delle intercettazioni, sta facendo luce su quella odiosa e schifosa cricca di affari che ha riso e speculato sulle 300 vittime del terremoto dell’Aquila. Oggi c’era anche una rappresentanza di aquilani in piazza, insieme al popolo viola, e ci siamo stretti idealmente anche intorno a loro, ma nel silenzio, senza clamore o bandiere, perché il silenzio è la prima forma di rispetto che dobbiamo ad una città martoriata, derisa, vilipesa, umiliata e sbeffeggiata da potenti e affaristi senza scrupoli.Ora, più che mai, è tempo di stringerci tutti insieme perché il presidente del Consiglio proprio oggi che il sistema gelatinoso politico-affaristico sta venendo fuori, rilancia il decreto sulle intercettazioni per eliminarle definitivamente, perché chi ha fatto affari, chi ha speculato, chi sapeva ed è rimasto a guardare, possa continuare a farlo indisturbato. Perché nessun magistrato osi più fare indagini per scoprire chi ha truffato, mentito o rubato.Ora, più che mai, è tempo di stringerci tutti insieme perché la libertà di informazione sta scomparendo. Oggi che il popolo della rete urla per spezzare il silenzio e l’omertà di un’informazione compiacente e compiaciuta, il presidente del Consiglio emana un nuovo editto, con il quale stabilisce che, sulle televisioni di stato, quella pagata con i soldi dei cittadini, i soliti noti potranno parlare di politica tutte le volte che vorranno, tranne che in campagna elettorale.Per tutte queste ragioni, oggi, siamo usciti dall’aula del Parlamento, dove abbiamo riportato una doppia vittoria grazie alla nostra pressione ostruzionistica - l’eliminazione di protezione civile spa e dello scudo giudiziario per i commissari – per dare un segnale tangibile che tra dentro e fuori, tra il palazzo e la piazza, c’è un legame forte, da rinsaldare ogni giorno di più.
di Massimo Donati IDV

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