17 novembre 2009

IL 5 DICEMBRE A ROMA PER IL "NO BERLUSCONI DAY "

Il comitato “No Berlusconi Day”, nato su Facebook per iniziativa di un gruppo di blogger democratici, indice per il prossimo 5 dicembre, a Roma, una manifestazione no Berlusconi daynazio
Il comitato “No Berlusconi Day”, nato su Facebook per iniziativa di un gruppo di blogger democratici, indice per il prossimo 5 dicembre, a Roma, una manifestazione no Berlusconi daynazionale per chiedere le dimissioni del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
L'iniziativa è nata interamente in rete da un gruppo di blogger e sottolinea come la rete costituisca oggi un esempio di democrazia partecipativa, capace di raccogliere e mobilitare persone.
Hanno aderito associazioni e uomini di partitio come Di Pietro e Ferrero mentre c'è un imbarazzante assenza del Pd e del suo nuovo leader, contrariamente a tanti iscritti al Pd che hanno già dichiarato la loro presenza.
Anche Beppe Grillo ha aderito ed ha invitato i Meet Up ad aderire alla manifestazione.
Le ragioni per aderire alla manifestazione? Credo che basterebbero le ultime vicende per scongiurare i processi a suo carico, dal Lodo Alfano al processo breve, ma la lista è talmente lunga che il rischio è proprio quello di pensare che sia tutto normale, perchè sarebbe impossiibile pensarlo per qualsiasi altro Premier di un'altro paese .
nale per chiedere le dimissioni del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

L'iniziativa è nata interamente in rete da un gruppo di blogger e sottolinea come la rete costituisca oggi un esempio di democrazia partecipativa, capace di raccogliere e mobilitare persone.

Hanno aderito associazioni e uomini di partitio come Di Pietro e Ferrero mentre c'è un imbarazzante assenza del Pd e del suo nuovo leader, contrariamente a tanti iscritti al Pd che hanno già dichiarato la loro presenza.

Anche Beppe Grillo ha aderito ed ha invitato i Meet Up ad aderire alla manifestazione.

Le ragioni per aderire alla manifestazione? Credo che basterebbero le ultime vicende per scongiurare i processi a suo carico, dal Lodo Alfano al processo breve, ma la lista è talmente lunga che il rischio è proprio quello di pensare che sia tutto normale, perchè sarebbe impossiibile pensarlo per qualsiasi altro Premier di un'altro paese .

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