23 novembre 2009

IL GOVERNO PRIVATIZZA L'ACQUA


IL CASO ACQUALATINA INSEGNA: IL GRAVE CONFLITTO DI INTERESSE.


Dai commenti emergono alcuni aspetti chiari, ma se ne trascura uno:
1) Con l'nquinamento demografico della terra, l'acqua e' un bene sempre piu' prezioso e gli attuali prezzi di fornitura certo non ne rispecchiano il pregio (ammesso ma non concesso che debbano farlo).
2) C'e' spreco nella distribuzione, ma le perdite degli acquedotti tornano alle falde idriche, mentre quelli al consumo si perdono nelle fogne, e lo spreco piu' grave e' quello dell'INQUINAMENTO DELLE FALDE, SPESSO IRREVERSIBILE.
3) A fronte di questo problema mondiale servirebbe riprogettare reti di distribuzione e di riciclo dell'acqua, con una pianificazione che non puo' essere solo di comune o di azienda privata, e anche gli ambiti nazionali sono troppo ristretti: i conflitti sull'acqua fra popolazioni (come Sudan-Egitto, Turchia-Iran), possono sfociare in guerre.
4) C'e' chi accusa i ricchi d'acqua di essere colpevoli della sete dei poveri, come se gli islandesi e gli scandinavi fossero colpevoli della sete nel Sahel o in Sudan o in Namibia.
5) Queste idiozie (veicolate da mezzi di informazione e organizzazioni internazionali) nascondono il problema vero, che e' un problema di POTERE, perche' AFFIDARE LA DISTRIBUZIONE DELL'ACQUA A PRIVATI SIGNIFICA CONCENTRARE GROSSI E PREOCCUPANTI POTERI IN MANI PRIVATE, E QUINDI RENDERE IMPROBABILE CHE LE GROSSE SCELTE POSSANO AVVENIRE NELL'INTERESSE GENERALE. I potenti avranno modo di orientare le scelte a loro favore e i gestori privati privilegeranno chi paga o conta di piu', forse gli industriali invece che i contadini, certamente chi ha la piscina e non chi ha sete.
Il caso Acqualatina nel sud del Lazio rappresenta benissimo il CONFLITTO DI INTERESSI FRA GESTORE PRIVATO E POPOLAZIONE: con Acqualatina non e' migliorata la rete di distribuzione e molte abitazioni non sono state collegate all'acquedotto, cosicche' la gente deve bere acqua di pozzo inquinata o COMPRARE ACQUA MINERALE.
Infatti i privati di acqualatina non sono societa' di costruzione acquedotti, ma imbottigliatori e commercianti di acque minerali, che sono i primi a lucrare sui malfunzionamenti degli acquedotti. Fra l'altro, sono accaparratori ben collaudati di beni pubblici, perche' hanno gia' ottenuto dagli amministratori pubblici (soprattutto in Francia) a basso costo le licenze di sfruttamento delle sorgenti. Se le reti idriche funzionassero bene, per loro sarebbe una perdita grave!
Ed e' a loro che si affida il miglioramento del servizio!

DI  Geri Steve

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