15 dicembre 2009

CARO PASTA, PERQUISIZIONI NELLE GRANDI AZIENDE





DAL 2007 I PREZZI SONO AUMENTATI TROPPO
LE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI DENUNCIANO: SOSPETTO CARTELLO
                                                                                                                                     
- Il nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza, su ordine della procura di Roma, ha perquisito oggi le sedi della Barilla a Parma, della De Cecco a Pescara e Roma, della Divella a Rutigliano (Bari), della Garofalo a Gragnano e della Amato a Salerno nell'ambito di un'inchiesta su manovre speculative che hanno determinato un rialzo del prezzo della pasta a partire dal settembre 2007. Anche la sede dell'Unire (Unione industriali pastai italiani) è stata sottoposta a perquisizione.

Il fascicolo, coordinato dal procuratore aggiunto Nello Rossi e dal pm Stefano Pesci, è stato aperto un paio di anni fa in seguito alla denuncia delle associazioni di consumatori. L'ipotesi degli investigatori è che possa esserci un accordo tra le grandi aziende produttrici di pasta per determinare il prezzo che nell'ultimo biennio è aumentato quasi del 50%. Al momento vi sarebbe un solo indagato ma gli accertamenti potrebbero estendersi ad altri soggetti se dalle perquisizioni dovessero emergere prove sufficienti.
Gli investigatori della Finanza sono, infatti, alla ricerca di mail, verbali di assemblea e altra documentazione relativa a questo accordo restrittivo della concorrenza. I magistrati procedono in base all'articolo 501 bis del codice penale che punisce le manovre speculative su merci.
ag

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