23 luglio 2010

Centrali nucleari Nel lazio? Siamo sicuri di volerle?





In periodo elettorale sono apparsi a Roma manifesti elettorali della Polverini con la scritta: "Sicuramente il nucleare. A Montalto di Castro e Latina (ma dopo le elezioni!)". Quasi contemporaneamente, l'allora candidata alla poltrona di "governatora" dichiarava a Greenpeace che il Lazio può fare sicuramente a meno del nucleare. Troppo comodo dire Sì al nucleare e poi dichiarare che la propria regione ne può fare a meno.

La Polverini non è l'unica a essere affetta dalla "sindrome dell'ipocrita nucleare" che ha colpito anche Zaia (Veneto) e Formigoni (Lombardia). Nel Lazio la situazione è ancora più grave perché i tecnici dell'EDF hanno già fatto sopralluoghi a Montalto di Castro, che appare un sito certo del ritorno italiano al nucleare.

Presto volgeranno l'attenzione alla dismessa centrale di Borgo Sabotino, per la quale già sono in cantiere una serie di "ammodernamenti" relativi alla canalizzazione delle acque di lavorazione mediante canali che i bene informati affermano dovrebbero sfociare in un nuovo porto turistico (!).

I cittadini hanno bisogno di risposte chiare sul nucleare e non meritano di essere presi in giro, né prima né dopo le elezioni.

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