26 ottobre 2008

NON BASTA UN(A) ROCCAFIORITA...

COMITATO DI QUARTIERE CASTAGNOLA

L'Assessorato all'Ambiente del Comune di Ardea ha reso pubblico un comunicato col quale esorta la popolazione a non conferire in maniera caotica i rifiuti sul territorio.
In linea di principio è un'iniziativa più che lodevole.
Ma le esortazioni dell'assessore Roccafiorita sono destinate ad avere ben poco riscontro:
  1. Il ritiro al proprio domicilio degli ingombranti e dei rifiuti speciali da parte della GESAM non è a titolo gratuito: quanti saranno i cittadini che sborseranno di tasca propria dei soldi per sbarazzarsene? Sicuramente meno di quelli che continueranno ad abbandonarli per strada con un costo ben maggiore per le casse comunali (e quindi per le nostre tasche) che se non fosse reso gratuito il ritiro domiciliare.
  2. Depositare i rifiuti sempre dentro i cassonetti non è sempre possibile in quanto sono spesso stracolmi e il loro numero è sottodimensionato rispetto alle esigenze della popolazione soprattutto d'estate, quando la popolazione aumenta vertiginosamente e il numero dei cassonetti è sempre il medesimo.
  3. Per garantire il rispetto degli orari di conferimento bisognerebbe che le Forze dell'ordine effettuassero delle ronde per individuare i trasgressori, ma questo porterebbe alla "scoperta" che molti rifiuti gettati nei cassonetti sono in realtà scarti di attività che ben poco hanno a che fare con i rifiuti solidi urbani.
  4. I contenitori per la raccolta differenziata non vengono svuotati assiduamente dalla ditta preposta e sono spesso traboccanti, per cui l'unico modo per lasciare le buste piene di materiale riciclabile raccolto dagli scrupolosi cittadini è lasciarle presso le campane oppure gettarle nei cassonetti.
Caro Assessore, prima di chiedere ai cittadini di osservare scrupolosamente le norme in materia di rifiuti e di minacciare sanzioni amministrative e/o penali, dovrebbe premurarsi di fornire ai cittadini tutti i servizi necessari alla corretta condotta e solo dopo punire severamente gli inadempienti.
Che ne è stato dell'isola ecologica chiusa e mai più ripristinata?
E della campagna di raccolta differenziata domiciliare che doveva partire a settembre non si sa di quale anno?
Non è corretto scaricare la responsabilità dell'abbandono indiscriminato solo sulle spalle dei cittadini, la maggior parte dei quali è attenta e disciplinata, tacendo tartufescamente sulle reali responsabilità di un modo di "governare" veramente molto, molto discutibile.

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