15 marzo 2010

COMUNICATO STAMPA








In merito alle precisazioni fatte dal sindaco sul bando di gara relativo ai tributi si sottolinea che mai si è parlato di gestione dei tributi, ma in ogni occasione è stato riportato fedelmente il suo oggetto che si ritiene opportuno ripetere.
“”””””2. Oggetto della concessione
Il servizio da affidare riguarda la gestione delle attività connesse all’accertamento ed alla relativa
riscossione ordinaria e coattiva dell’ICI, della TaRSU, nonché le attività connesse alla riscossione
coattiva delle altre entrate tributarie, patrimoniali e delle sanzioni amministrative non pagate e non
prescritte, secondo le norme del capitolato d’oneri e nei limiti e nei termini previsti dallo stesso.”””””
In merito alla fase della riscossione dei tributi è da precisare che l’accertamento che viene dato in concessione, come giustamente riportato nel capitolato del bando (art. 2), riguarda la elaborazione dei dati contenuti nelle dichiarazioni, comunicazioni, successioni e nei relativi versamenti per gli anni di durata dell’appalto e per i precedenti non prescritti al fine di individuare i soggetti elusori ed evasori, per cui è implicito che il relativo recupero può avvenire soltanto tramite la loro riscossione sia ordinaria che coattiva, come, peraltro previsto dall’art. 7 del capitolato stesso che norma le “Modalità di riscossione e versamento” affidate al concessionario.
In aggiunta la nota del sindaco avrebbe dovuto chiarire anche i motivi per i quali tale attività non può ancora essere espletata dai dipendenti del servizio tributi, atteso che sinora hanno svolto un servizio eccezionale recuperando, secondo le dichiarazioni ufficiali, rilevanti somme. Esternalizzando in parte il servizio tributi viene, invece, preferito lasciare ai privati una fetta delle entrate fiscali, cioè dei nostri soldi, attribuendo agli aggiudicatari della gara addirittura un aggio del 20% sul riscosso, nonostante che il TAR del Lazio con la sentenza n.11238 del 2009, in un caso analogo, abbia stabilito che lo stesso non possa essere superiore al 9%.
Altrettanto strano che il sindaco nella risposta data non abbia anche fatto alcun accenno a questo rilievo, che renderebbe illegittimo il bando, sebbene lo stesso fosse stato fermamente evidenziato, nei diversi articoli riportati dagli organi di stampa.
Ardea, 15 marzo 2010
Franco Lo Reto – Portavoce del Partito Socialista

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