09 aprile 2010

EX PATIO : UN SOGNO TRADITO DA UNA AMARA REALTA'



Nell’opuscolo che il sindaco ha fatto distribuire, in coincidenza con le elezioni regionali, per celebrare i suoi 1000 giorni di governo c’è di tutto, anche l’ovvio e l’inutile, ma ciò che dimostra ancora una volta come questa maggioranza abbia in dispregio il rispetto delle regole e la mancanza assoluta della trasparenza lo rileviamo a pagina 28 dove viene inserito come uno dei risultati della loro intensa (???) attività L’ACQUISIZIONE DI UFFICI AD USO COMUNALE PER IL COSTRUENDO EDIFICIO IN PIAZZA DEL PATIO.
Costruendo edificio per il quale il candidato Sindaco Eufemi dopo aver più volte dichiarato in campagna elettorale che uno dei suoi primi impegni sarebbe stato quello di acquisire l’ex ristorante “IL PATIO” da destinare a servizi amministrativi e sociali, con la sua abituale enfasi alla fine del 2007 annunciava che la Giunta comunale aveva approvato l’inizio della procedura che avrebbe portato alla proprietà pubblica dello stabile preannunciando anche l’iscrizione di questo provvedimento nel Piano delle opere pubbliche del 2008. Dichiarazione immediatamente disattesa dai fatti perché nel mese di maggio del 2008 lo stabile veniva abbattuto dai proprietari per costruire sulla base di una semplice DIA (dichiarazione inizio attività)un analogo manufatto in termini di cubatura e di superficie. Poiché invece i lavori dimostravano una difformità dalle norme il cantiere fu sottoposto a diversi mesi di fermo a seguito di sequestro giudiziario. Da alcune settimane i lavori, però, sono stati ripresi in virtù di una concessione edilizia (90E09 del 4/11/09) e conseguentemente appare nel vademecum del sindaco questa misteriosa acquisizione. Acquisizione che potrebbe avvenire in soli due modi o a titolo oneroso, la qual cosa sembra impossibile visto che ciò non risulta né in bilancio e neppure nel piano delle opere pubbliche (come peraltro a suo tempo preannunciato) oppure mediante apposita convenzione tra l’amministrazione ed il privato. In entrambe le ipotesi la competenza è esclusiva del Consiglio comunale che non sembra sia stato mai investito del problema.
Il sindaco ha ora l’obbligo di dare una risposta ai cittadini, di fare chiarimento sull’iter avvenuto e sui possibili provvedimenti adottati accertando eventuali responsabilità per verosimili violazioni di leggi e di regolamenti e non evitando gli incontri chiarificatori che da diversi mesi i partiti del centrosinistra hanno chiesto e che tuttora attendono.
Ardea, 9 aprile 2010
PARTITO DEMOCRATICO
ITALIA DEI VALORI
RIFONDAZIONE COMUNISTA
SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’
PARTITO SOCIALISTA ITALIANO

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