13 aprile 2010

FERMI AMMINISTRATIVI ILLECITI DELLA GERIT, LA DENUNCIA DELL'ITALIA DEI DIRITTI



Emiliano Varanini, viceresponsabile Tutela dei Consumatori del movimento: "I cittadini ingiustamente vessati devono agire per far valere il loro diritto al rimborso contro provvedimenti che sono palesemente illegali"

Roma, 13 aprile 2010 - "La Gerit, come reso noto dal recente orientamento della Cassazione che ha confermato l'atteggiamento persecutorio tenuto ai danni dei cittadini, ha avuto un comportamento del tutto arbitrario, illegittimo e illegale, e come tale passibile di sanzione". Così il Dipartimento Tutela dei Consumatori dell'Italia dei Diritti ha deciso di portare all'attenzione dei mass media la vicenda che ha visto contrapposti molti automobilisti capitolini alla Gerit, agente di riscossione a capitale pubblico delle multe stradali nelle province di Roma, Frosinone, Grosseto, L'Aquila, Latina, Livorno, Rieti, Siena e Viterbo. L'azienda avrebbe avviato una serie di costituzioni di ipoteche su beni immobili per cifre non corrisposte e derivanti da infrazioni del codice della strada. Secondo la giurisprudenza, tali provvedimenti non sarebbero possibili in casi del genere, bensì solo in situazioni in cui si configurino violazioni di leggi tributarie. "Come è noto - ha commentato Emiliano Varanini, esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro - negli ultimi due mesi molti romani sono sfilati negli uffici della società a seguito di una convocazione ufficiale per stipulare un pagamento definito 'agevolato' e neanche in quel caso le somme sono state ridotte. Neppure il comune di Roma, nella recente delibera del dicembre 2009, ha fatto menzione della nullità e non debenza del denaro da corrispondere. Credo che, come è accaduto per l'Iva sulla Tarsu, ci siano gli estremi per richiedere un rimborso".
Ufficio Stampa Italia dei Diritti

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