13 gennaio 2010

ANCORA MORTI SUL LAVORO, " LA GUERRA " CONTINUA



ALESSANDRIA - Tragedia sul lavoro in un distributore di carburanti in disuso nell'alessandrino, sulla statale Lomellina che collega Sale a Tortona, dove sono morti, a causa di un flusso improvviso di gas, due operai impegnati in un'opera di bonifica. Le vittime sono due dipendenti di una ditta di Fidenza: uno di 41 anni, originario di Cagliari, l'altro, di 46, di Fidenza. Entrambi sono domiciliati nella cittadina emiliana. Secondo una ricostruzione degli investigatori, i due erano arrivati stamattina a Sale (Alessandria). Scesi in una sorta di deposito sotterraneo, composto da una stanzetta con i gruppi valvolari e la cisterna del gas, hanno aperto una delle valvole e, all'improvviso, sono stati investiti da un flusso di gas che li ha uccisi.

Nessuno ha sentito nulla. A scoprire i cadaveri è stato nel tardo pomeriggio di oggi, intorno alle 18.30, l'ex gestore dell'impianto che abita a Sale. Era stato interpellato dalla ditta di Fidenza che non riusciva a mettersi in contatto con i due tecnici. Quando l'uomo è andato a controllare, ha scoperto la tragedia ed ha dato l'allarme.
E' l'ennesima tragedia di questo tipo non solo in Piemonte ma in Italia. Soltanto due settimane fa, il 28 dicembre, un operaio di 45 anni di Villar San Costanzo (Cuneo) era morto a Barge (Cuneo) mentre lavorava all'interno di una cisterna interrata nel cortile della Casa di Riposo "Don Uberti". Tragedia sfiorata, invece, nello scorso ottobre, alla ditta di prodotti per l'edilizia 'Valloggia' di Suno, nel novarese: sei operai erano rimasti intossicati mentre pulivano una cisterna e uno di loro era stato ricoverato in condizioni disperate. Tra gli incidenti più gravi avvenuti negli ultimi anni, va ricordato quello del 26 maggio 2009, dove tre operai morirono per asfissia nello spazio di pochi minuti, l'uno per salvare l'altro, negli impianti della Saras di Sarroch, la raffineria di proprietà della famiglia Moratti, a 25 km da Cagliari.
note di ag.



L'anno prima, l'11 giugno 2008, ci furono sei morti a Mineo, in Sicilia. Le persone decedute pulivano una vasca del depuratore: quattro erano dipendenti comunali, altri due di un azienda privata. Sempre nel 2008, il 3 marzo, cinque persone morirono a Molfetta (Bari) per le esalazioni liberatesi durante la pulitura della cisterna di un camion. Nella cisterna persero la vita tre dipendenti e il titolare dell'azienda 'Truck center', calatisi successivamente nella cisterna nel tentativo di salvare i colleghi, mentre un altro lavoratore morì in ospedale il giorno seguente.

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