02 gennaio 2010

SCIEGLIAMO DI ESSERE LIBERI !


Che cosa si può augurare , al giorno d'oggi, ad un bambino che viene al mondo?
Bellezza, o fortuna, o ricchezza o forza, tutte cose che indubbiamente aiutano ma che, si sa, prima o poi passano.
C'è una cosa, però, che può realmente semplificare la vita di un individuo, che può aiutare a vivere decisamente meglio: la libertà. Libertà di movimento, decisionale, caratteriale ma soprattutto libertà mentale.

Se ci guardiamo intorno identifichiamo immediatamente diversi tipi di "schiavi" in varie categorie: gli schiavi del lavoro, del telefonino o della tecnologia in generale, gli schiavi del sesso, sempre molto curiosi, quelli ossessionati dalla mamma, anche se hanno 50 anni, o quelli ossessionati dalla moglie o del marito, anche se hanno 30 anni e si sono appena sposati, esistono anche gli schiavi del sabato sera, più comunemente conosciuti come gli "amici dipendenti", assolutamente uscire, presenziare ad ogni tipo di avvenimento, anche il più noioso, andare in vacanza nelle località più in vista ed essere sempre brillanti, belli e simpatici, di conseguenza, risultano anche schiavi della moda, che si collegano agli schiavi della macchina, della casa e del pettegolezzo.
Ce ne sono di tutti i tipi insomma, e sono sempre di più.

Tutti noi abbiamo le nostre manie e finchè riusciamo a gestirle possono anche essere simpatiche e caratterizzanti, ma devono assolutamente rimanere marginali alla nostra vita, altrimenti rischiamo di fare certe scelte, o di non farne altre, solo per dover rispondere a certi canoni che involontariamente ci poniamo come punti di forza ma che, si scopriranno, solo limiti alla nostra vera personalità.
Quante volte prima di dire o fare una qualunque cosa ci interroghiamo su cosa farebbe, nella stessa situazione, qualcun altro, o prima di prenotare le vacanze, che probabilmente non facciamo da più di un anno, ci rompiamo la testa su tutto quello che abbiamo ancora da fare, su quello che penserà il nostro capo o il nostro compagno di vita se scegliamo proprio quella meta da noi tanto desiderata? Si rischia di non riuscire più ad ascoltare i nostri reali desideri, di non riuscire a vivere la vita nella nostra realtà, ma in quella che ci travolge in quel momento.

Non è cosa da sottovalutare perchè, a lungo andare, ci ritroviamo in una realtà che non ci appartiene più, e non ce ne rendiamo conto subito, lentamente, magari iniziamo a perdere i primi amici, iniziamo a non frequentare più quel corso che ci ha sempre appassionato, a non avere più tempo da dedicare realmente alle cose che ci piacciono e tutto per assecondare i desideri dettati dalle strane regole che questo mondo ci impone.
Ci ritroviamo a vivere in una realtà rarefatta, a girare per la città come dentro un film, a non ritrovarci più in niente e a non riconoscerci più in nessuno, continuiamo a fare le cose giuste con una frenesia decisamente irreale.
Ma come fare allora a ritornare liberi, a riprenderci la nostra vita? Bisognerebbe pensare egoisticamente più a noi stessi, a non badare a quello che tutti si aspettano da noi e a non farci travolgere da tutto quello che è d'obbligo fare per rispondere a tratti assolutamente generali.
La libertà non è cosa che si può imparare o ricevere in dono, è uno stile di vita non sempre facile da raggiungere, è un lavoro costante, una ricerca faticosa, che però ci permette di farci ritrovare in ogni cosa che stiamo vivendo, e solo se ci appartiene realmente possiamo godere appieno di tutto quello che la vita ci offre, buttandoci in avventure, in cambiamenti o in conoscenze che, giuste o sbagliate che siano, possono solo arricchire il nostro bagaglio, rendendolo vario e interessante, ricco di confronti e di diversità, cercando di non giudicare chi è così diverso da noi o da chi fa cose che noi non faremmo mai.
Lasciarsi vivere e soprattutto imparare a lasciare vivere, perchè "....non basta dire io sono libero, ma dare agli altri libertà "

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