15 gennaio 2010

FORSE A NASCONDERSI NON DOVREBBE ESSERE IL CITTADINO





Ardea 15 gennaio 2010 - La lotta all’evasione ed alla elusione fiscale non costituisce un merito per una amministrazione ma semplicemente un dovere. E’ chiaro che attraverso di essa si pongono le basi per una più equa distribuzione del carico fiscale ed anche la condizione o di una riduzione dello stesso o, viste le condizioni disastrose del territorio, di una maggiore possibilità di realizzare opere o servizi pubblici. L’annuncio che il Sindaco e l’Assessore alle Finanze, con la solita enfasi, hanno fatto in proposito riguarda uno specifico compito che spetta loro e che viene attuato con colpevole e notevole ritardo. Il vero problema è la mancanza di qualsiasi trasparenza atteso che non sono noti né i termini per accedere alle agevolazioni ipotizzate, né chi le abbia decise, tenuto conto che non risulta essere stata approvata alcuna delibera consiliare in proposito e nemmeno, in forma analitica, i singoli importi delle riduzioni delle sanzioni a cui va incontro chi si autodenuncia. E’ un cono d’ombra difficilmente individuabile che potrebbe nascondere ampi margini di discrezionalità. Ma ciò che più ci preoccupa sono le parole dell’assessore che annunciano il proposito di affidare ad un’azienda privata gli accertamenti e la riscossione in materia tributaria comunicando, addirittura, che è partita la gara d’appalto. Ciò è veramente incredibile. Non ha insegnato nulla la vicenda ASER che tanti disastri finanziari sta apportando ai vicini comuni di Aprilia, Nettuno e Pomezia, dalla quale solo per la caparbia opposizione del sottoscritto, allora consigliere comunale, Ardea, pur partecipando incautamente alla sottoscrizione del capitale sociale, si astenne tempestivamente ed opportunamente dal firmarne la convenzione per l’effettuazione del servizio. Come fa il Sindaco Eufemi a conciliare il suo atteggiamento di contrarietà alla vicenda ASER solidarizzando con i sindaci dei citati comuni e poi presentare, facendolo approvare dal consiglio comunale, un provvedimento relativo all’approvazione del bando di gara per l’esternalizzazione del servizio di accertamento e riscossione dell’ICI e della TARSU, nonché delle altre entrate tributarie, patrimoniali e sanzioni amministrative, riproducendo così una nuova ASER per il Comune di ARDEA? Ciò con l’aggravante che mentre l’ASER era una società con capitale misto e figurativamente maggioritario pubblico, atteso che il pubblico era costituito da un 17% per ciascuno dei comuni di Ardea, Pomezia ed Aprilia, quella che viene ora prevista dovrebbe essere solo a capitale privato. Andando poi nello specifico dello schema del bando di gara, senza soffermarsi troppo nel merito, due considerazioni sono da porre all’attenzione dell’opinione pubblica: la prima riguarda l’ammontare dell’aggio posto a base di gara che è determinato nella misura del 20% (iva esclusa) sui maggiori incassi che il comune realizzerà a seguito dell’attività di accertamento ICI e TARSU e nella misura del 9% (iva esclusa) a seguito dell’attività di riscossione coattiva; la seconda, e ben più importante che inficia la validità della delibera consiliare, è la illegittimità di tale percentuale. Il TAR del Lazio, in un caso analogo e con una recente sentenza, ha accolto un ricorso avanzato dal Movimento per la difesa del cittadino relativamente alla parte riguardante l’ammontare del corrispettivo da corrispondere all’aggiudicatario della gara, escludendo che possa essere posto a base d’asta un aggio nella misura superiore al 9%.
Sindaco, forse nessuno le avrà riferito che alla fine del 2003, il suo predecessore non rinnovando un analogo appalto venuto a scadenza, portò in aula un provvedimento, che venne approvato, di riassumere la gestione del servizio affidandolo agli uffici dell’amministrazione ed a tale scopo fu anche bandito un concorso per l’assunzione di personale, che ebbe poi luogo. Una domanda è d’obbligo nel programma triennale del fabbisogno del personale che dovrebbe essere stato annesso al bilancio 2010/12 recentemente approvato, questo personale che destinazione ha avuto, se n’è prevista la utilizzazione presso altri uffici o una malaugurata mobilità?
Franco Lo Reto – Portavoce del Partito Socialista Italiano

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