21 gennaio 2010

COMUNICATO STAMPA






Da un po’ di tempo si leggono sulla stampa locale dichiarazioni di presunti addetti stampa del PD di Ardea e alcune grossolane imprecisioni come quella secondo la quale Antonello Magliacca alle scorse elezioni comunali di Ardea sarebbe stato il candidato sindaco del PD. 
Bene, è ora di fare un po’ di chiarezza, non per una sterile polemica,  ma  per dovere di verità  e per contribuire a stabilire un clima di maggiore collaborazione e rispetto delle regole democratiche che sono inderogabili nel partito.
Dunque, nella mia qualità di Vice Coordinatore formale del PD di Ardea dichiaro e preciso quanto segue:
1)      Gli unici rappresentanti del PD di Ardea titolati a far sentire la voce del partito sono soltanto gli attuali componenti del Direttivo avallati dalla segreteria provinciale; ovvero la coordinatrice Giovannetti, il vice Lotierzo, il presidente Sarrecchia e il tesoriere Indugio. Nessun altro, ripeto nessun altro, fatta eccezione per il capogruppo PD in consiglio comunale, è titolato a parlare a nome del partito. Sfido chiunque a sostenere o dimostrare il contrario.
2)      Purtroppo la Giovannetti, assai inopportunamente e contrariamente alla nostra ferma  volontà di unire il partito e preservarne la coesione (come dimostra l’accettazione della sua nomina a coordinatrice), sta  operando, forse senza rendersene conto, per una preoccupante divisione e contrapposizione tra componenti. Non erano questi i patti e neanche le responsabilità assunte tra noi del Direttivo fin dal primo incontro. La coordinatrice, anzitutto, è colei che coordina e non quella che dispone e in ogni caso ha il compito precipuo di garantire tutti e non soltanto quelli a lei più vicini o quelli ancora indecisi tra il partito e le liste civiche. Inoltre, con le sue unilaterali iniziative di disconoscere il Direttivo, non contribuisce a creare le condizioni di condivisione  e   rispetto reciproco; ancor meno quando procede a nomine di addetti stampa mai concertate e, peraltro, incaricando persone non elette neanche alle primarie e comunque fortemente impegnate con le liste civiche o i comitati di quartiere. Dunque non ci  si può stupire se il capogruppo consiliare del PD non accetti e reagisca (vedi questione Banditella) che si deliberi nel Direttivo in una maniera e poi si sostenga pubblicamente il contrario, screditando rappresentanti politici e lo stesso partito.
3)      Antonello Magliacca non è stato affatto candidato sindaco del PD, anzitutto perché all’epoca non era stato costituito e poi perché era candidato di una lista civica che al ballottaggio appoggiò Eufemi ottenendo la presidenza della commissione trasparenza e la presidenza del consiglio comunale, poi scambiata per un assessorato.
4)      Quanto alla vicenda relativa alle presunte illegalità compiute da personalità dell’amministrazione, ormai tutte appartenenti al centrodestra, il PD di Ardea non esprime giudizi, ma ribadisce con convinzione il principio elementare che la giustizia deve fare il suo corso e che il partito ha assoluta e incondizionata fiducia nell’azione della magistratura di Velletri e in tutte le forze dell’ordine che vi partecipano.
Qualora i fatti adombrati fossero provati, appare evidente che il sindaco Eufemi ne dovrebbe trarre le logiche conclusioni e ridare la parola al popolo di Ardea che non merita ulteriori mortificazioni, come avviene da molti, troppi anni e sempre a cura del centrodestra.  
Ardea, li 21 gennaio 2010
                                                         Vice Coordinatore PD Ardea
                                           Michele Lotierzo

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